Il nuovo premier a «stelle e strisce» di Mimmo Candito

Il nuovo premier a «stelle e strisce» HAMID KARZAI E' IL PRIMO MINISTRO DESIGNATO Il nuovo premier a «stelle e strisce» personaggio Mimmo Candito inviato a KABUl DI Hamid Karzai, l'uomo nuo¬ vo dell'Afghanistan, si può anche dire che sia un uomo fortu¬ nato, soprattutto dopo che, ieri, soltanto pochi centimetri pare lo abbiano salvato dall'essere il pri¬ mo capo di governo afghano fatto fuori dagli americani (finora a queste incombenze avevano prov¬ veduto gli inglesi, in tempi comun¬ que lontani e senza riportarne poi grandi soddisfazioni se, alla fine, avevano dovuto ritirarsi da que¬ ste montagne con una lunga colla¬ na di sconfitte). Ma Karzai è un uomo fortunato soprattutto per¬ ché, in questi ultimi mesi, la morte più volte è stata soltanto a un passo dell'acchiapparlo e però lui sempre è riuscito a tirarsene fuori, o da solo, oppure, in extre¬ mis, con l'aiuto provvidenziale dei suoi mentori americani. Per¬ ché Karzai, anche se una bomba a stelle e strisce ieri stava davvero per spedirlo nel paradiso dei mujaheddin, è senza dubbio l'uo¬ mo degli americani nel nuovo potere afghano; e ieri qui a Kabul, quando Abdallah ha comunicato ai giornalisti di mezzo mondo la conclusione del negoziato di Bonn, nessuno di quelli che conta¬ no ha manifestato il minimo dub¬ bio che Washington abbia piazza¬ to in questo crocevia strategico dell'Asia centrale una bandierina destinata a sventolare a lungo. Karzai è un uomo perfetto per il ruolo che la conclusione dell'ulti¬ ma guerra afghana gli sta asse¬ gnando. Ha una storia militare ineccepibile, essendo stato uno dei comandanti mujaheddin più prestigiosi, al tempo della guerra contro gli «shuravì» sovietici: non soltanto li sconfisse ripetutamen¬ te sul campo, con l'abile gestione della guerra di guerriglia nel terri¬ torio che lui megho conosce, quel¬ lo di Kandahar, ma riusci anche a liberare La città con un abile strata¬ gemma senza doverla conquista¬ re a costo d'un sanguinoso attacco diretto contro l'Armata Rossa. Ma ha anche una ineccepibile storia politica. Già viceministro degli Esteri al tempo del governo di Hekmatyar (fu allora che gli americani cominciarono ad ap¬ prezzarlo), era ora tornato in cam¬ po offrendosi come l'uomo capace di operare direttamente sul terre- no, nel progetto americano di guadagnare al re - e comunque a una soluzione moderata - l'appog¬ gio che le tribù pashtun del Sud dell'Afghanistan stavano invece dando ai taleban. Il progetto ave¬ va due teste: una era questa di Karzai, a Sud, l'altra era quella di Abdul Haq a Est, nella zona di Jalalabad e nella provincia di Nangahar. Abdul Haq, che, se fosse riuscito, sarebbe stato lui certamente il nuovo capo del pote¬ re afghano, se ne sta ora in un piccolo cimitero di campagna; Karzai, più fortunato, è riuscito a sfuggire alla cattura dei taleban e ora si offre al suo Paese come uomo di guerra e di pace. E in una terra dove da ventitré anni si fa la guerra senza riuscire a fare la pace, la fortuna di Karzai potreb¬ be essere anche capitalizzata co¬ me un patrimonio nazionale. Un uomo con una ineccepibile storia militare, essendo stato uno dei comandanti mujaheddin più prestigiosi, e anche una storia politica che lo rende adatto a gestire la transizione moderata Hamid Karzai, 46 anni

Luoghi citati: Afghanistan, Bonn, Kabul, Kandahar, Washington