Burroughs: un fiero pasto nei nostri inferi di Claudio Gorlier

Burroughs: un fiero pasto nei nostri inferi Burroughs: un fiero pasto nei nostri inferi RECENSIONE Claudio Gorlier N EI primissimi Anni Ses¬ santa Elio Vittorini, gran¬ de cacciatme di teste lette¬ rarie non meno che scrit¬ tore, propose alla Mondadori il romanzo dell'americano William S. Burroughs, Naked Lunch, pub¬ blicato nel '59 dalla parigina Olym¬ pia Press, la stessa dei Tropici di ' Henry Miller, perché nessun edito¬ re americano se l'era sentita, a causa della irresistibile trasgressi¬ vità del libro. La Mondadori mi chiese dì tra¬ durlo, e io, prima dì farlo, avvertii che al momento buono si sarebbe tirata indietro.'Così fu, e Pasto nudo venne ceduto alla Sugar. Una volta liberatomene, e mentre sog¬ giornavo negli Stati Uniti, ricusai dì rielaborare le bozze, affidate a una giovane studiosa dì Burrou¬ ghs, poi prematuramente scompar¬ sa, Donatella Manganotti. D'accor¬ do con l'autore, l'editore tagliò alcune parti scottanti, spede per dò che riguardava il sesso e le in venzioni blasfeme, e, con il nome mìo e della Manganotti, la prima edizione uscì, seguita poi da una integrale. La Manganotti aveva operato alcuni cambiamenti, tra l'altro restituendo i nomi originah dei personaggi, alcuni dei quah io avevo reinventato, come ha briUan- temente fatto la traduttrice dì que¬ sta nuova edizione Adelphi, Fran¬ ca Cavagnoli. Posto nudo è uno dì quei libri che, aldilà del giudìdo critico che se ne può dare, soUedtano un aggettivo corrente, pur se non lo amo: epocale. Mi capita dì rado, ma dissento radicalmente dalla stroncatura che un amico, studio¬ so dì indubbia statura, Luigi Sam¬ pietro, ne ha fatto sul Sote-24 Ore del 4 novembre scorso. Scontato che, sul piano dell'invenzione di scrittura, Buiroughs si può lecita¬ mente considerare una estrema, pur se originale, propaggine del joycismo, sta dì fatto era Posto nudo insieme stravolge e innova la narrativa contemporanea come po¬ chi altri libri del secondo '900. Anche se d volesse, non lo d può raccontare. Mi sbrigo spiegan¬ do che il protagonista, Lee, un tossico - il Doppio dì Burroughs, spiega il risvolto dì copertina del¬ l'edizione italiana, fatto ovvio ma irrilevante - racconta in prima persona la sua discesa agh Inferi del quotidiano con paranoica lud- dità, se mi passate l'ossimoro. Ma questo è solo il filo rosso dì Pasto nudo. La novità del romanzo si trova nella sua singolare e travol¬ gente commistione di piani diver- d, dì montaggi, una tecnica descrit¬ ta con sottighezza in più occasioni dallo stesso autore e riassunta nella formula del «Cut Up Metbod», un metodo, in sostanza, fondato appunto sul «taglio» incro- dato. Come più di un critico ha sottolineato, Buiroughs costruisce un meccanismo complesso ma scat¬ tante, ripiegato e aperto, nel quale si fondono assurdo,- umor nero, iper-fmzione, realtà e suo trascen¬ dimento fantascientifico, parodìa, satira. Burroughs scompagina, al tem¬ po stesso, lo stato delle cose, grazie allo strumento visionario della dro¬ ga, e l'ordine costituito, l'autorità statuale e polìtica. Sotto questo aspetto, il personaggio cruciale si incamanel dottor Benway, diaboh- co medico che si avvale degh stru¬ menti pdcologid e psicana^ici per dominare, e diviene strombi. - dì potere, sorta dì sciamano post- orwelhano, inventore della Polìda del Sogno. Il suo assoluto capolavo¬ ro consiste forse nella tortura «im¬ piegata con profitto»: nel caso spe¬ cifico l'apphcadone dì trapani elet- trid d denti dei soggetti «che possono essere attivati in qualdad momento». Se il soggetto commet¬ te un errore, e dunque si sottrae ahe norme trasformandosi in dis- sendente, il trapano scatta per venti secondi e successivamente sempre più a lungo. Benway rap¬ presenta così un autentico dottor Mengele della società industride. La sua «macchina pensante» si configura come un perversò stru¬ mento di potere. Arruolato nella «beat genera¬ tion», in qudche modo Burroughs vi appartiene conservando però uno spazio proprio e inconfondibi¬ le. Tradurlo comporta una sfida, e devo confessare che le prime righe dì questa edizione mi sopo risuona¬ te troppo letterarie e - scusatemi - adelphiane. L'originde è «I can feele the beat closing in», ove «beat» è gergde americano per polizia, come nel titolo dì un film con Al Pacino e Robert De Niro: «Sento che la polìda mi sta addos¬ so». La traduzione: «Sentivo sul collo il fiato eddo della Legge». Leggendo oltre, mi sonq ravvedu¬ to. Grada pure alla collaborazione di quel drago di Riccardo Duranti, la traduttrice ha fatto miracoli, rivaleggiando con l'originale. La riluttanza ad apporre note masche¬ ra alcune caratteristiche giocate verbah. «Vedi, vedi dove scorre il sangue di Dio neho speimamento», a pagina 115, manipola il «dove scorre il sangue di Dio nel firma¬ mento», grido di Faust nel Doctor Poustus di Cristopher Marlowe, il grande trageda elisabettiano. Ma non d può avere tutto. Per una dolorosa circostanza, l'usdta di Posto nudo è coincisa con la morte dello scrittore ameri¬ cano Ken Kesey, il cui romanzo, ^'alcuno volò sul nido del cuculo, ayj,. :so nel '62, è altrettanto me- mor; bile e può essere letto specu- lai -"nte. Un motivo sicuramente .n locomuna: la represdone del dissenso grazie alla manipolazione pdchiatrica. Nel libro di Kesey, che d trova ancora nella rizzolìana Bur, il protagonista, McMurphy, per sottrarsi a una colonia pende finge la pazzia ma d trova rinchiu¬ so in una prigione ancora più inesorabile, una clinica per mdat- tie mentali, alla mercè di Big Nur¬ se, la spietata infermiera simbolo del potere affidato a un'icona del matriarcato americano. Il vecchio giocatore d'azzardo McMurphy tenta dì alimentare la ribellione reclutando i timidi, inno¬ centi padenti, inducendoh allo scherzo, d rifiuto di subire, ma perde la sua battaglia. Lo sottopor¬ ranno alla lobotomìa e lo ridurran¬ no alla passiva ragione. Ma un dtro personaggio resiste e si sdva: un vecchio capo indiano, che, fuggi¬ to, ritomerà tra i suoi, fiero e indomabile. Leshe Fiedler ha sottilmente visto nel romanzo di Kesey, porta¬ to poi sullo schermo ma direi castrato da Milos Forman, la di¬ sperata lotta; contro la fredda crudeltà,del potere ma anche la vittoria postuma dell'indiano (12 Vitomo delpeUerosse), che d pren¬ de una rivincita, per quanto, ama¬ ra, sui discendenti dì coloro che hanno distrutto la sua stirpe. L'America dì Burroughs e quella dì Kesey si danno la mano, a dimostrazione della vitalità di una cultura - e perché no? - dì un paese capace di produrre i suoi stesd contravveleni. RITORNA IL CAPOLAVORO SCOPERTO DA VITTORINI, ' UN ROMANZO EPOCALE. RIBELLE E CRUDELE. SPECULARE AL «NIDO DEL CUCULO» DI KESEY, APPENA SCOMPARSO William S. Burroughs pubblicò «Il pasto nudo» nel 1959 da Olympia Press William S. Burroughs II Pasto nudo trad. dì Franca Cavagnoli, Adelphi, pp. 270, L. 32.000 ROMAN Z O

Luoghi citati: America, Olympia, Stati Uniti