Genetica per prevenire il cancro

Genetica per prevenire il cancro Genetica per prevenire il cancro Successo sui topi, dal 2002 test sull'uomo MILANO Passa dall'Italia la terapia genica per prevenire il can¬ cro. Dopo anni di ricerche sugli animali, all'inizio del 2002, per la prima volta al mondo, all'Istituto Tumori di Milano sarà sperimentata sull'uomo la tecnica messa a punto dal professor Carlo Croce, un italiano da tempo «emigrato» negli Usa e diret¬ tore del Rimmel Cancer Cen¬ ter di Philadelphia. Se i «trial» clinici confermeranno i risultati ottenuti sui topi, questa nuova arma potrebbe modificare radicalmente l'ap¬ proccio ai tumori che oggi fanno più paura, vale a dire quelli al polmone e all'esofa¬ go. Lo ha annunciato ieri a Venezia lo stesso Croce du¬ rante la presentazione del Congresso «Traslational rese- arch in cancer», promosso dall'International Cancer Center e in programma da oggi a Rovigo. La sperimentazione coin¬ volgerà malati colpiti da tu¬ more del polmone, «ormai - spiega l'oncologo - senza al¬ cuna speranza di cura: su di loro inietteremo un virus con il gene Fhit, un oncosop- pressore che manca nelle cel¬ lule precancerose, riconosci- bili proprio per l'assenza di questo gene». L'Fhit è stato recentemen¬ te clonato da Croce. «Siamo convinti di poter^ osservare un calo/.consis^eij^ della massa'tuih'oràlè,'sènza effet¬ ti collaterali. I risultati saran¬ no disponibili già entro l'an¬ no. Se avremo successo - sottolinea - si potrà utilizza¬ re la terapia genica non solo per curare, anche per preve¬ nire il cancro nelle persone a rischio». «Negli esperimenti sui to¬ pi - spiega Croce - abbiamo iniettato, usando un virus come vettore, il gene Fhit: ha distrutto tutte le cellule pre- cancerose, che ne sono prive, lasciando inalterate le cellu¬ le sane. Uccidendo queste cellule, si impedisce che "impazziscano" e si previene la formazione del tumore». Un'operazione riuscita sulle cavie con successo e senza effetti collaterali. La terapia genica non riesce a uccidere tutte le cellule neoplastiche e, quindi, a portare alla guari¬ gione. Ma per la prevenzione il discorso è diverso. «Am¬ mazzare il 950Zo delle cellule precancerose - sottolinea Croce - significa abbattere del 95*^ l'incidenza del tumo¬ re». Tutti i fumatori - ricorda l'oncologo - presentano lesio¬ ni «pericolose» ai bronchi e alla trachea: sono proprio gli italiani con il «vizio», una volta accertata l'assenza di tossicità di questa tecnica, i candidati ideali alla terapia genica preventiva, che po¬ trebbe essere somministrata con un aerosol. «Si potrà - si augura Croce - ridurre l'in¬ sorgenza dei tumori Fhit ne¬ gativi, cioè r800Zo di quelli del polmone, testa, collo, cervi¬ ce, il 4096 dei casi cancro del cplon retto e dal 200Zo al 600Zo di quelli al seno». Ogni giorno - dicono i dati - 720 italiani si ammalano di cancro, mentre 432 muoio¬ no, cioè 18 all'ora. Fra 10 anni, i casi nel nostro paese sembrano destinati a raddop¬ piare, toccando quota 410 mila ogni 12 mesi, più di 1000 al giorno. Il tumore del polmone si conferma la pri¬ ma causa di morte fra gli uomini e, dall'S?, anche fra le donne. A 10 anni dalla diagnosi, solo una persona su 10 è ancora viva. «Peccato che in Italia si faccia ancora troppo poco contro il fumo: è l'unico paese occidentale in cui continuano ad aumenta¬ re le fumatrici», bacchettano Croce e la professoressa Ma¬ ria Grazia Masucci, direttri¬ ce del Karolinska Institute di Stoccolma. [r. cri.] La sperimentazione a Milano, per la prima volta al mondo Coinvolgerà alcuni malati di tumore al polmone La terapia genetica per prevenire il cancro è stata scoperta in Italia

Persone citate: Carlo Croce, Masucci

Luoghi citati: Italia, Milano, Rovigo, Stoccolma, Usa, Venezia