La bomba radioattiva l'ultimo timore della Cia

La bomba radioattiva l'ultimo timore della Cia MASSIMA ALLERTA NEI PAESI OCCIDENTALI NEL PERIODO DELLE FESTE DI FINE ANNO La bomba radioattiva l'ultimo timore della Cia Dagli interrogatori di prigionjeri a Kabul si sospetta che Al Qaeda sia in possesso, grazie all'aiuto dei guerriglieri ceceni, di un ordigno «sporco» in grado di contaminare una vasta area di una metropoli retroscena Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK DURANTE una riunione se¬ greta di Osama bin Laden con alcuni dei suoi più fedeli seguaci avvenuta nel corso del 2000 uno «scienziato» di Al Qaeda innalzò al cielo un'ampol¬ la contenente materiale radioat¬ tivo dichiarando ai presenti i progressi compiuti nei tentati¬ vi di dotarsi di un'arma atomi¬ ca. L'episodio è stato rivelato ad ufficiali deU'inteUigence Usa da alcuni membri di Al Qaeda catturati in Afghanistan e nu¬ merosi documenti e grafici ri¬ trovati in edifici di Kabul e basi di terroristi nei pressi di Jalala¬ bad hanno confermato i proget¬ ti atomici, sebbene ancora in una fase tecnica rudimentale. Cia ed Fbi ritengono che la sostanza contenuta nell'ampol¬ la mostrata a Bin Laden non sia sufficiente a costruire una bom¬ ba atomica vera e propria ma basti a confezionare una sua versione «sporca» ovvero un ordigno capace di contaminare con particeUe radioattive un' area geografica deUmitata, pari al quartiere di una grande città. A svelare U timore deU'Ammi- nistrazione Usa è stato. U «Washington Post» con l'ennesi¬ mo scoop di guerra firmato da Bob Woodward - uno dei due giornalisti che firmò U Waterga- te - ma è soprattutto un prece¬ dente a far ritienere «possibUe» all'intelligence americana un attacco radioattivo contro gli Stati Uniti. Nel 1995 la guerri¬ glia cecena depositò, come sini¬ stro ammonimento al Cremli¬ no, nel Parco Izmailovsky di Mosca un ordigno senza esplosi¬ vo ma contenente del cesio, simUe a quello usato in radiolo¬ gia: quella quantità di cesio sarebbe stata sufficiente per fabbricare una «bomba sporca» e i fondamentalisti ceceni han¬ no da tempo solidi legami con la rete di Al Qaeda. Potrebbero essere stati loro a fomirgUela. Ad aiutare Bin Laden nell'inten¬ to potrebbero essere stati an¬ che i due scienziati pakistani - Sultan Bashiruddin Mahmood e Abdul Majid - che si sono recati spesso in Afghanistan negh ultimi anni, giustificando i loro viaggi con l'impegno vo¬ lontario a favore di «operere caritatevoU». La possibiUtà che Bin Laden sia riuscito a fabbricarne una «bomba atomica sporca» è con¬ siderata «molto alta» daU'Istitu- to per il ControUo Nucleare di Washington, U cui presidente Paul Leventhal fa notare che «l'industria nucleare produce ogni anno tonneUate di materia¬ le radioattivo» mentre «per co¬ struire una bomba radioattiva ne basta qualche grammo». D'al¬ tra parte l'Agenzia intemazio¬ nale per l'energia atomica, con sede a Vienna, ha ammesso che dal 1993 sono stati documenta¬ ti 153 furti di materiale nuclea¬ re e 183 di altre sostanze radio¬ attive. I Paesi a maggior rischio di furti radioattivi sono conside¬ rati la Russia ed U Pakistan ma qualsiasi addetto ad una centra¬ le nucleare in Occidente potreb¬ be tentare di trafugare la quan¬ tità minima necessaria di mate¬ riale radioattivo. Mosca ha co¬ municato a Washington che nel mese di novembre per ben due volte sono state sventati tentati¬ vi di infiltrazioni nel super-pro¬ tetto deposito nucleare russo denominato «Rifugi-S». La «bomba sporca» tradizio¬ nale è composta di due elemen¬ ti: esplosivo (ad esempio dina¬ mite) e materiale radioattivo. La detonazione è di molto infe¬ riore a quella di un ordigno nucleare e può uccidere al mas¬ simo un migliaio di persone ma l'effetto più terribUe è la diffu¬ sione neU'aria deUe particeUe di radioattività, capaci di rende¬ re contaminata un'area vasta diversi chilometri quadrati per mesi interi e di diffondere il contagio di malattie tumorali per decenni. Le caratteristiche ne fanno un'arma adatta per gli obiettivi delle organizzazioni terroristiche. Cia ed Fbi lavora¬ no sull'ipotesi che Bin Laden sia già riuscito ad ottenere in qual¬ che maniere una «bomba spor¬ ca» e che la sua difficoltà sia in questo momento soprattutto queUa di riuscire a far a arriva¬ re sul territorio degli Stati Uniti o di altri Paesi dell'Occidente. Per questo nelle ultime setti¬ mane sono stati intensificati i controlh in porti, areoporti e lungo le frontiere al fine di intercettare materiale radioat¬ tivo. Particolari macchinari so¬ no stati installati non solo ai posti di frontiera degli Stati Uniti ma anche di altri Paesi occidentaU. Le forze di sicurez¬ za saudite ispezionano severa¬ mente ogni inviduo o bagaglio che transita la frontieia con lo Yemen, dove è noto che Bin Laden ha deUe basi. Il tentati¬ vo è quello di intercettare l'am- poUa radioattiva prima che riesca ad arrivare sul luogo dove Al Qaeda avrebbe previ¬ sto di farla esplodere. Proprio la minaccia di un attacco radio¬ attivo contro una grande città degli Stati Uniti avrebbe contri¬ buito alla decisione del mini¬ stro della Sicurezza intema, Tom Ridge, di decretare lo stato di «massima allerta» in tutto U Paese durante U perio¬ do deUle festività di fine anno. * Un marine armato ispeziona un * edificio crivellato di colpi vicino alla base Usa nel Sud dell'Afghanistan