GIi attacchi aerei Usa bersagliano Tors Bora il bunker di Bin Laden

GIi attacchi aerei Usa bersagliano Tors Bora il bunker di Bin Laden GIi attacchi aerei Usa bersagliano Tors Bora il bunker di Bin Laden Il Pentagono è convinto che il leader di Al Qaeda si nasconda a Sud-Ovest di Jalalabad. I marines pronti ad attaccare Kandahar In un rapporto dei servizi il legame tra Baghdad e i terroristi Maurizio Molìnari corrispondente da NEW YORK Gli attacchi aerei americani si concentrano sulla regione di Torà Bora, dove si troverebbe Osama bin Laden, mentre la roccaforte dei taleban a Kan¬ dahar resiste all'assedio delle tribù pashtun grazie ai guerri¬ glieri arabi e pakistani di Al Qaeda. Il comando di «Libertà Dura¬ tura» guida da Tampa, in Flori¬ da, i caccia bombardièri con¬ tro 1'possibili rifugi di Bin Laden e degli altri leader di Al Qiieda; Il Pentagono ha àpiega- to che gli attacchi si sono concentrati contro caverne, grotte e bunker fortificati'nel¬ la regione delle Montagne Bianche, vicino a Jalalabad e al confine fra Afghanistan e Pakistan, e soprattutto nella zona di Torà Bora, indicata dal vicepresidente Dick Che- ney come il luogo dove «proba¬ bilmente» Bin Laden si è nasco¬ sto, insieme a duemila fedelis¬ simi votati al suicidio pur di difenderlo. La tattica dei comandi ame¬ ricani sullo scacchiere delle Montagne Bianche è quella di lanciare bombe di precisione all'entrata di grotte e tunnel per bloccarne il passaggio e adoperare le GBU-28 anti¬ bunker per colpire in profondi¬ tà. «Stiamo progressivamente riducendo i luoghi dove i lea¬ der di Al Qaeda possono rifu¬ giarsi» spiegano fonti militari, aggiungendo che «è un tattica che comporta pazienza e meto¬ do, potremmo avere bisogno tempo». Mentre la morsa del genera¬ le Tommy Franks, comandan¬ te di «Libertà Duratura», si stringe attorno a Bin Laden, più a Sud è sotto assedio Kandahar, roccaforte dei tale¬ ban e del loro leader, il mullah Mohammed Omar. Gli aerei alleati hanno distrutto due ponti di accesso alla città, che resta ora con un sol accesso, via terra. Le forze delle tribù ribelli del Sud avanzano lenta¬ mente e nell'aeroporto si conti¬ nua a combattere. La maggio¬ re resistènza viene dai guerri¬ glieri non-afghani della Briga¬ ta 055 di Al Qaeda che, secon¬ do testimonianze di combat¬ tenti pashtun, impediscono ai taleban di arrendersi e si batto¬ no «fino alla morte». I marines di «Forza 58» continuano ad ammassare uo¬ mini e mezzi alle spalle delle prime linee delle tribù pashtun, in attesa di entrare in azione. Nella «Rhino base» creata dai marines a Sud- Ovest di Kandahar è arrivato militari negli altri Paesi che ospitano basi di Al Qaeda. Il «Washington Post» ritiene che gli obiettivi di questa «fase» siano le «cellule dormienti» di Al Qaeda in numerosi Paesi africani e asiatici. Cresce den¬ tro l'Amministrazione anche la pressione per un'azione con¬ tro l'Iraq di Saddam Hussein. Il quotidiano «Usa Today» ha pubblicato ieri un dettaglia¬ to rapporto dei servizi segreti che documenta i legami fra il regime di Baghdad e Al Qaeda. Secondo questi documenti, die¬ tro l'incontro avuto a Praga con agenti iracheni da Moham¬ med Atta - uno dei dirottatori kamikaze dell'I 1 settembre - c'è dell'altro: a metà degli Anni 90 l'Iraq aiutò Bin Laden a sviluppare in Sudan un pro¬ gramma destinato alla costru¬ zione di armi chimiche e, sempre in quel periodo. Al Qaeda svolse funzioni di uffi¬ ciale pagatore di Saddam Hus¬ sein, facendo giungere ingenti Sfondi al Gruppo armato islami¬ co algerino. L'ambasciatore iracheno ad Ankara, Farouk Hijazi, si sa¬ rebbe recato nel 1998 in Afgha¬ nistan nei campi di Al Qaeda per offrire rifugio a Bin Laden a Baghdad ma questi rifiutò, temendo di diventare ostaggio della politica di Saddam Hus¬ sein. «Hijazi voleva a tutti i costi che Bin Laden lo seguisse in Iraq - ha raccontato Vin¬ cent Cannistraro, ex capo del controterrorismo alla Cia - ma non ci riuscì». Due agenti iracheni recente¬ mente giunti in Occidente han¬ no inoltre rivelato ai servizi americani la presenza di cam¬ pi per addestramento di arabi non-iracheni a Salman Park, a Sud di Baghdad. ;*i* ieri un primo contingente di teste di cuoio australiane. Can¬ berra si è impegnata a inviare 1550 militari a fianco delle truppe speciali americane e britanniche. Combattimenti e bombardamenti dal cielo spin¬ gono alla fuga un grande nu¬ mero di civili dalla regione di Kandahar. Il portavoce dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati, Peter Kessler, ha reso noto che circa duemila persone lasciano ogni giorno là città assediata. Stre¬ mati e terrorizzati dalla pau¬ ra, ottomila sono già giunti in Pakistan, creando una situa¬ zione che preoccupa le autori¬ tà locali. A Mazar-i-Sharif i militari' americani hanno pre¬ so in consegna Abdul Hamid, il volontario taleban, coinvol¬ to nella sanguinosa rivolta della prigione, nato a Faifax, in California, e identificato dai suoi parenti come John Philip Walker Lindh, 20 anni. Il presidente americano, Ge¬ orge Bush, ha esaminato gli sviluppi militari in Afghani¬ stan durante una riunione con il Consiglio di sicurezza nazio¬ nale alla Casa Bianca. «Si è parlato dei due fronti della guerra al terrorismo», ha spie¬ gato il portavoce Ari Flei- scher. Il «secondo fronte» è quello che riguarda gli sforzi Preparativi per un giro di pattuglia dalla base Usa allestita nel Sud dell'Afghanistan: consultata la mappa, il marine l'arrotola