Voglia di Opa, a caccia dei tesori della Borsa

Voglia di Opa, a caccia dei tesori della Borsa Voglia di Opa, a caccia dei tesori della Borsa Dopo le offerte su Lottomatica e Negri Bossi si cercano possibili prede Sara Bennewitz Non c'è che dire: i segnali di ripresa dell'attenzione per il mer¬ cato azionario si moltiplicano in questo finale d'armo. Prima c'è stata l'operazione di aumento Oli¬ vetti, baciata da un successo qua¬ si insperato. Poi si sono riaffaccia¬ te le Ipo, ovvero il collocamento di matricole al pubblico. E' così arri¬ vata Snam Rete Gas, operazione dall'esito scontato data la sua natura (quasi un'obbligazione, da¬ ta la prevedibilità e la consistenza degli incassi), e si chiuderà l'anno con l'operazione Juventus in pro¬ gramma dal 20 dicembre (ima possibilità di regalo quasi inedita per imo sportivo). In tutto, le matricole del 2001 saranno 18 : poche, se si pensa che nei 12 mesi precedenti ci furono 32 debutti solo sul Nuovo Mercato più 13 su quello principale. Ma conforta il fatto che, nella parte finale dell'an¬ no, la domanda sembra risvegliar¬ si dopo le delusioni dei colloca¬ menti di primavera ed estate, quando in parecchi casi il vendito¬ re si è dovuto accontentare di prezzi al di sotto della forchetta minima indicata dal collocatore. Infine, più significativa di tutte, ecco tornare la vogha d'Opa, ovve¬ ro offerta pubblica d'acquisto. Il «look» l'ha riscoperto De Ago¬ stini lanciando un'offerta su Lotto¬ matica, seguita poche ore dopo dal lancio dell'operazione di Sac¬ mi su Negri Bossi. Ma, a ben vedere, già nei mesi precedenti c'erano state le avvisaglie del nuo¬ vo clima; il «merger» tra Popolare di Verona e Novara, l'opa su Ro¬ tondi lanciata dal socio di maggio¬ ranza senza trascurare, ovvia¬ mente, l'opa su Montedison lancia¬ ta da Italenergia. Lo stesso acquisto di Bell da parte dell'accoppiata Pirelli-Be- netton entra di diritto nel capitolo del risveglio del mercato. «Le ulti¬ me operazioni importanti - spiega Marco Paolucci di Intesa-Bei - hanno una caratteristica in comu¬ ne: sono avvenute a prezzi supe¬ riori alle attese dei mercati». «Se riparte un'ondata di acquisizioni - incalza Filippo Casagrande di Dexia - vuol dire che i prezzi di alcuni titoh, se non di tutto il mercato, hanno toccato il fondo». L'importante, insomma, è chieder¬ si se si sono create sul mercato le premesse per una stagione di ope¬ razioni rese possibili dalle valuta¬ zioni di Borsa. Anche se il prezzo, in questi casi, non è tutto. «La rnia impressione - spiega Gianluca Ver- delli di Bnp Paribas - è che le valutazioni correnti possano esse¬ re più che interessanti per qual¬ che compratore. Ma, in genere, nel Ustino itahano l'offerta di tito- 11 meritevoli di un'Opa non è certo infinita». «E poi - aggiunge Giulio Baresani Varini di Banca Leonar¬ do - essere contendibili in teoria non equivale sempre a esserlo nei fatti. Basta il rifiuto 'li un azioni¬ sta che possiede il 2007o del capita¬ le per fare saltare un'operazione». Chi vuol individuare, con inten¬ ti speculativi, le possibili prede di un'Opa deve quindi badare innan¬ zitutto alla composizione del capi¬ tale azionario. Seconda condizio¬ ne, la valutazione di mercato del bersagho. Una società ben condot¬ ta e ben prezzata sul mercato difficilmente susciterà gh appetiti dei compratori. Un esempio può essere Tiscali: in teoria la società di Renato Soni (flottante in circo¬ lazione il 7396 del capitale) è più che scalabile, ma la valutazione è così alta da sconsigliare un assal¬ to a un settore dalle prospettive di reddito ancora tanto incerte. In altri casi, tipo Gandalf, uno scala- tore sarebbe probabilmente bene accetto, ma non sono in molti a voler tentare l'azzardo con una compagnia aerea di questi tempi. Diverso il caso di alcuni marchi: la cessione di Fendi a Lvmh da parte di Prada potrebbe sbloccare anche le cessioni della moda di Hdp, dato il prezzo spuntato da Patrizio Bertelh. Né dovrebbero mancare gh acquirenti per la Du¬ cati, uno dei marchi di maggior prestigio dell'Italia a due ruote. Altra leva che può favorire un'offerta pubblica d'acquisto, na¬ turalmente, sono le motivazioni industriali. Di fronte a un prezzo conveniente, un'impresa può deci¬ dere di acquistare aziende che possono integrarsi con quelle già nella propria orbita oppure allar¬ gare i mercati di sbocco. Basti pensare a Dataservice, i cui verti¬ ci hanno in più di un'occasione detto di non essere contrari a far da testa di ponte per l'ingresso di una multinazionale in Italia, oppu¬ re, più ancora, è il caso di Dalmine (leadership nei tubi senza saldatu¬ ra ma anche centrali elettriche) o Interpump, piuttosto che Prima Industrie (laser). Per i più pazien¬ ti, infine, non resta che vigilare sul guado delle opa «obbligate» o quasi. Si tratta di quei casi (vedi, ad esempio, il rapporto tra il Monte dei Paschi cfì Siena con la Banca Agricola Mantovana oppu¬ re Unicredito Rolo) in cui il socio di controllo potrebbe voler ritira¬ re dal mercato il titolo della con¬ trollata. «Si tratta di operazioni che prima o poi verranno messe in cantiere - spiega Casagrande - e chi si arma di pazienza può scom¬ metterci su. La controindicazione sta nel fatto che le performance di queste società, proprio perché le opa sono date per scontate, in genere sono deboli, con variazioni modeste nel tempo». Proprio l'op¬ posto di quel che cerca chi sogna il ritomo della febbre dell'Opa, con il suo corredo di occasioni specula¬ tive che possano accendere la ribalta della Borsa in vista di un Capodanno che potrebbe riserva¬ re sorprese tra i recmti virtuah di Piazza Affari. [borsa&finanza] Segnali di ripresa dopo il successo Olivetti Fa bingo il collocamento di Snam Rete Gas Soltanto 18 matricole nel 2001, ma si chiuderà in bellezza con la Ipo sulla Juventus I TITOLI SOTTO OPA... NEGRI BOSSI 2.85 LOTTOMATICA 2.80 2.75 Indice ..E DUE POSSIBILI PREDE ONBANCA ITALGAS Indice

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