Taormina resiste: non mi faccio cacciare di Ugo Magri

Taormina resiste: non mi faccio cacciare Taormina resiste: non mi faccio cacciare Berlusconi sdrammatizza e cerca una soluzione in extremis Ugo Magri ROMA Silvio Berlusconi s'è convinto che, comunque vada a finire il «caso Taormina», non cascherà il mondo. Certo, stando alle voci rimbalzate da Arcore, pre¬ ferirebbe di gran lunga un lieto fine, vale a dire le dimissioni spontanee del sottosegretario all'Interno prima del voto di domani pomeriggio in Senato. Per questo sta ancora adope¬ randosi per riciclarlo su una poltrona dove le sue esternazio¬ ni anti-magistrati non possano dare scandalo. L'ipotesi battu¬ ta dal premier resta quella (ci lavora da alcuni giorni) di affidargli in cambio la presi¬ denza di una commissione par¬ lamentare. Se necessario, Ber¬ lusconi è pronto a sfoderare domani in Senato una mozione anti-giudici che salverebbe la faccia a Taormina. Il presiden¬ te del Consiglio conta di qua¬ drare il cerchio entro stasera. Se invece la pista dovesse rivelarsi impraticabile - vuoi perché il sottosegretario non vuole far la*parte di chi viene cacciato e punta i piedi, vuoi perché gli alleati della maggio¬ ranza si rifiutano di metterlo alla testa di una commissione -l in questo caso Berlusconi non pare orientato a stracciar¬ si le vesti. Si arriva al voto in aula e Taormina viene sfiducia¬ to col concorso di An e Bianco¬ fiore? «Pazienza», sospirano i suoi. La maggioranza si divide e fa una figuraccia proprio sul tema della giustizia? Peccato, ma ci sarà tempo per ricupera¬ re... Sintomatica di questi umori è stata la domenica berlusco- niana, trascorsa nella villa do¬ mestica di Macherio. Al sotto-, segretario e portavoce. Paolo Bonaiuti, ha detto ieri sera di averla passata pressoché inte¬ ramente a studiarsi le carte delle deleghe legislative su fi¬ sco e previdenza. Inoltre s'è dedicato alla riforma dello Sta¬ tuto dei lavoratori, il famoso articolo 18. «Non l'ho sentito affatto preoccupato», racconta Bonaiuti, «sta trovando la solu¬ zione migliore alla vicenda in tutta tranquillità». Allo stato dell'arte, la possi¬ bilità che Taormina sopravvi¬ va al governo è assai scarsa. Se domani pomeriggio si arrivas¬ se a votare sulla mozione, di sfiducia prespntata dal centro¬ sinistra, per il sottosegretario non ci sarebbe scampo. Fini e Pollini ne hanno chiesto espres¬ samente la testa. Bossi, in un comizio, ha detto ieri che Taor¬ mina «nella sostanza potrebbe aver ragione, ma ha parlato da incazzato», e questo al leader della Lega non sta bene. Emble¬ matica del clima di Palazzo Madama la lettera che France¬ sco Cossiga ha mandato ieri a Berlusconi: «Io mi esprimerei a favore della richiesta al gover¬ no di esigere le dimissioni o, se costretto, di revocarlo dall'in¬ carico». In teoria, Berlusconi potreb¬ be traslocare Taormina su un'altra poltrona di governo. Sulla carta, gli basterebbe fir¬ mare un decreto. In pratica, la cosa è più complicata. Esem¬ pio: poiché Roberto Antonio- ne, sottosegretario agli Esteri, è diventato coordinatore nazio¬ nale di Forza Italia, una voce sostiene che sarebbe pronto a lasciare il posto proprio a Taor¬ mina. Ma Renato Ruggiero, il titolare della Farnesina, non vivrebbe bene lo scambio, ed è difficile che Berlusconi voglia aggiungere motivi di frizione col suo ministro degli Esteri. D'altra parte Taormina, che ha una sua ben avviata professio¬ ne di avvocato, non è disposto ad accontentarsi di un sottose¬ gretariato minore. Su questo è categorico. Ecco perché la strada meno impervia resta, per Berlusconi, quella di spedirlo (o perlomeno provarci) alla presidenza di una Commissione. A Monteci¬ torio Forza Italia ne ha sei, ma le uniche cui Taormina potreb¬ be fare un pensiero sono due: Giustizia e Affari costituziona¬ li. Scartata per ovvie ragioni la prima, resta la seconda. Il presidente. Donato Bruno, si era definito nei giorni scorsi «un soldato», se Berlusconi or¬ dina lui obbedisce. Ieri però ha reso noto che nessuno finora gli ha ancora chiesto ilsacrifi- cio. E ha fatto capire che, sul nome di Taormina, i commissa¬ ri di An e Biancofiore potrebbe¬ ro ribellarsi nel segreto dell'ur¬ na. Sempre più probabile l'ipotesi di un passaggio alla commissione Affari costituzionali: l'attuale presidente Donato Bruno fa capire che Biancofiore e An potrebbero opporsi Francesco Cossiga scrive al Cavaliere «Se al Senato si voterà io mi esprimerò a favore delle dimissioni offerte o forzate del sottosegretario» II sottosegretario agli interni Carlo Taormina (Forza Italia)