LANTERNA ROSSA di Guido Ceronetti

LANTERNA ROSSA LANTERNA ROSSA Guido Ceronetti PERICOLOSO, e sempre incombente. Eppure, sem¬ bra inconcepibile un vivere moderno senza il gas. Ricordo, a Torino, una casa di tre o quattro piani completamente scardinata, squarciata da un'esplosione per grazia di un suicida occupato, nella sua decisione di finirla, esclusivamente di se stesso. Così ne trascinò via altri, e anche i muri, non fu una bella azione. Non ho obiezioni contro il suicidio, però quanto al genere che scegliamo bisogna aver cura di non farci enttare a forza dei non intenzionati a tanta misericordia. H gas detto misticamente illuminante è tanto pericolo¬ so quanto meraviglioso. Le città illuminate a gas (idea fantastica che germinò, mi pare, in Comovaglia alla fine del XVm) dovevano essere uno spettacolo quasi celeste, dimenticandosi di essere fogne. La Prostituzione, dice un verso di Baudelaire, si accende nelle strade all'ora dei lampioni a gas - le donne stesse sui marciapiedi sono gasZ^?it...Del poeta vittoriano James Thompsonèquesta visione metropolitana: «I lampioni ardono in mezzo a funeste tenebre - Tra immense solitudini senz'anima». La fiammella azzurra nella cucina è l'estremo. significativo legame che ci resta, nelle abitudini, col fuoco degli antenati umani del neohtico. Dove arriva la piastra elettrica, o il sinistro forno a microonde, una mano glaciale, quantunque ustionante, strangola il senso stesso della cucina. E' vero: un soffio, e quella fiamma di vita può diventare mortale, e la bombola maneggiata maldestramente trasformarsi in una bom¬ ba delle più ottuse: tuttavia, alzarsi al gallicinio e su quel fiore blu deporre un pentolino d'acqua per il tè, è luce per una giomata intera. Consiglio di cautela inutile: in una cucina dove c'è il gas, limitare al minimo la dipendenza elettrica. Tutto quel ronzare di elettrodomestici può suscitare l'oscura gelosia del gas. Nessun parlare comune è concepibile senza la parola GAS e le sue innumerevoli combinazioni. Zampillò per la prima volta nei Paesi Bassi, nel laboratorio del chimico Van Helmont, nel Seicento delle streghe -gas - e nelle lingue moderne penetrò in sogno, dai visceri profondi dell'essere. Per alcuni l'ètimo è il fiammingo geest o il tedescogeist; per altri è il greco e latino caos... e oggi c'inquieta tanto, per via di manipolatori da forca. Ambiguità delgas:carezzae pugnale nascosto.

Persone citate: Baudelaire, Lanterna, Van Helmont

Luoghi citati: Paesi Bassi, Torino