«Astratta», un viaggio affascinante

«Astratta», un viaggio affascinante DAL 30 NOVEMBRE A PAL CAVOUR «Astratta», un viaggio affascinante Opere di Calderara e della sua ampia cerchia di amici e il fascino discreto di una vecchia villa sul lago d'Orta UNA collezione .d'artista a Palazzo Cavour. Dal 30 no¬ vembre, nei saloni dello sto¬ rico palazzo torinese, è aperta al pubblico la mostra «Astratta. Dal¬ la collezione Calderara». Promos¬ sa dall'Assessorato alla Cultura della Regione e curata da Marco Rosei, l'esposizione raccoglie 100 opere fra dipinti e sculture di proprietà della Fondazione Anto¬ nio Calderara voluta dall'artista e con sede nella sua casa di Vaccia- go, sulla sponda orientale del Lago d'Orta in provincia di Novara. Costituita, dopo la morte di Calde- rara, l'istituzione, nasce il 10 otto¬ bre 1979 su volontà del pittore e riunisce opere di artisti contempo¬ ranei, molti dei quali amici di uno dei protagonisti del panorama arti¬ stico itahano del dopoguerra: 327 opere di pittura e scultura contem¬ poranee, di cui 56 di Calderara stesso, opere di artisti europei ed extraeuropei "accomunati al mae¬ stro lombardo da rapporti di stima o da affinità di ricerca». Accanto al percorso artistico di Antonio Calderara, che si snoda da una prima fase figurativa sino alla successiva fase astrattoconcreta, la collezione testimonia le princi¬ pali ricerche estetiche degli anni Sessanta e Settanta: dall'astratti¬ smo geometrico al neoconcreti¬ smo, attraversando l'arte cineti¬ ca, la pop art e la poesìa visiva. Così a Torino sono esposte ope¬ re di autori storici come Albers, Prantl, Zaffiri, Sonia Delaunay, Max Bill, Osvaldo Licini, Arnaldo Pomodoro, Dorazio, Dangelo, Va¬ sarely é poi Fontana, Krist, Tadini, Dadamaino. Sono tutti artisti con i quali l'artista scambiava opere. E tra gli scultori d sono anche opere di Cascella, Azuma, Tilson, Le- blanc. Attraverso 1' allestimento, rea¬ lizzato dall'architetto Marisa Cop- piano, nella rassegna di Palazzo Cavour trova spazio una parte importante di questa collezione italiana accompagnata anche da .oggetti, arredi, fotografie e lettere appartenute aill'artista; infatti la mostra nasce con l'intento di ricre¬ are anche il contesto della roman¬ tica Villa di Vacciago, dove Calde- rara aveva appunto abitato, curan¬ done ogni particolare. Opere e documenti molto rac¬ contano di un momento felice dell'arte intemazionale del dopo¬ guerra vista con gli occhi di imo dei protagonisti. E' una collezione particolare della quale molto han¬ no scritto critici e giornalisti e che Gillo Dorfles descrive come una raccolta nella quale «molti dei dipinti e delle sculture presentano un'evidente "affinità" con le ope¬ re del loro proprietario: ima scelta dovuta al rapporto costante e af¬ fettuoso tra Caldera e i tantissimi artisti che approdavano al suo eremo e che spesso scambiavano le loro opere con queUe dell'amico e collega». Queste opere racconta¬ no dell'astrattismo e dello studio della geometria delle forme che Calderara, dopo una prima fase figurativa, aveva scelto e portanto avanti fino alla sua scomparsa il 28 giugno del 1978. Nell'ambito della mostra sono previste attività collaterali. . Lisa Parola Palazzo Cavour, via Cavour 8 Apertura al pubblico dal 30 /11 Mar/dom 10/19,30, gio 10/22 Chiuso il lunedì Ingressi 12 mila, ridotto Smila Ingresso gratuito: carta musei, pass 15, disabili, bambini fino ai 5 anni, speciale ingresso gratuito bambini dai 6 al 12 anni accompagnati da due adulti Fino al 3 marzo web www.regione.piemonte.it. Informazioni sulla Fondazione Calderara di Vacciago su www.fondazionecalderara.it oppure telefonando allo 0322/998192 ■ ■■ hi ■> ■ a ■inniniBfHHBiBB E' di Victor Vasarely questo «Vega-os» (inchiostro su carta) --« .. , ,. «Concetto spaziale. Attesa gialla», tipico lavoro di Lucio Fontana

Luoghi citati: Novara, Torino, Vacciago