Tra quadri falsi s'annida il giallo di Giovanni Tesio

Tra quadri falsi s'annida il giallo ROMANZO Tra quadri falsi s'annida il giallo Torino e l'Olanda, il commercio d'arte ed «affaire» di cuore nel «Corniciaio di Amsterdam», ultimo intreccio di Cerasuolo 1 A Stampa come officina dì I giallisti è un po' dì più che ■un'ipotesi di lavoro. Da Scria a Neirottì, da Giacchino a Caroli, da Rossetti a Ventavolì, cambiano le scuderie (a Torino fanno gara soprattutto Fògola e Graphot), ma la razza c'è. Per questo siamo qui a parlare dell'ultimo giallo che Clau¬ dio Cerasuolo, alla sua terza usci¬ ta, ha pubblicato proprio da Graphot. Tìtolo: "Il corniciaio dì Amsterdam" (pp. 190, L. 22 mila- Euro 11,36). Luoghi: da Torino alla città dell'Amstel, dei diaman¬ ti, del commercio d'arte e di qual¬ cos'altro ancora. Personaggi: un uomo dì tentazioni e fughe, una pittrice eccezionalmente dotata in perfette copie d'autore, un traffi¬ cante di malaffari intemazionali con qualche altro personaggio che serve, invece, a fare atmosfera. Il personaggio più caratterizza¬ to dì tutti è. certo quello del protagonista-narratore, che si chiama Luca Gasco, che ha qua¬ rantaquattro anni, che è bell'uo¬ mo, che è un ex corriere dì roba fina, che ha fatto i suoi anni dì collegio alla Castiglia dì Saluzzo e che è fuggito nel paese dei tulipani 3er vìvere con la donna della vita a più regolare delle esistenze. Lui ama le belle donne e forse sempli¬ cemente le donne, tanto da poter contare a tre cifre l'impressionan¬ te catena seriale dei suoi "affaire" - va da sé più di letto che dì cuore - condotti in camera, Luca ha i tratti mitici del 'barrierante" dì Porta Pila e sembra uscito come Block la Jena, Beppe naviga o Francon, da una canzone dì Gipo come "Barrierante's night". E' usci¬ to dalle grinfie malefiche e viziose del boss Mager e lavora alla sua - si fa per dire - nuova verginità, preparando comici e tele alla compagna Edith, che interpreta il mestiere regolarissimo e redditi¬ zio di copiare quadri famosi ("d' après" dì Van Gogh, Magritte, Chagall, Picasso, Dalì), consenten¬ do alla famigliuola rallegrata dal¬ la nascita dì un pupo dì vivere in onesta opulenza. Se non fosse che - giusto per evitare i luoghi comuni - l'occasio¬ ne fa l'uomo ladro e il nostro Gasco sembrerebbe correre verso un nuovo precipìzio. Tutto, alme- no, indurrebbe a pensarlo e ovvia¬ mente non dirò dì più per non toghere sapore al menu, che lo chef presenta con buon garbo narrativo. Cerasuolo sa lavorare con pennelli dì zibellino traccian¬ do linee avvolgenti e caratteri di tocco breve, tra donne appetitose e appetenti, scagnozzi un po' da operetta, gallerie e musei un po' da cartolina, considerazioni dì sag¬ gezza un po' dubbia, ivi compren¬ dendo un'illuminante versione dì eterogenesi dei fini ("E' incredibi¬ le, ma anche dalle cattive azioni possono nascere dei risvolti positi¬ vi"), che messa in bocca all'io narrante vale come il più perfetto dei sigilli. Di che sia il lettore a immaginare. Giovanni Tesio

Luoghi citati: Amsterdam, Olanda, Saluzzo, Torino