«Sulle rogatorie ora il governo ci ripensi»

«Sulle rogatorie ora il governo ci ripensi» VOTO A LARGA MAGGIORANZA ALIMENTA LO SCONTRO FRA I POLI «Sulle rogatorie ora il governo ci ripensi» L'Ulivo attacca. Castelli replica: «Dalla sinistra bugie in stile sovietico» le reazioni Maria Teresa Meli ROMA SI riaccende la polemica tra maggioranza e opposizione sulla giustizia. Dopo i pronuncia¬ menti di ieri deU'Europarlamen- to è ripartito lo scontro su un tema che da sempre divide UUvo e Casa delle Libertà. E il centrosi¬ nistra, a questo punto, chiede al governo di fare un passo indietro e di modificare la legge sulle rogatorie intemazionah. A dare il la all'offensiva dell'opposizione è Francesco RutelU, da Bruxelles. «Il governo Berlusconi - afferma il leader deU'Ulivo - è stato messo in minoranza. L'Europarlamento ha espresso una posizione molto netta e sulla giustizia l'Italia non può essere il fanalino di coda. Siamo tutti impegnati in Europa nella lotta contro il crimine inter¬ nazionale ed è impensabile che il nostro Paese si tiri indietro». Quindi RuteUi insiste sulle roga¬ torie: «Si tratta di una legge contro cui noi ci siamo battuti - ricorda - perché non fosse appro¬ vata, e da Bruxelles è arrivata una critica fortissima a quella normativa». Duro, l'attacco sferrato da Ru¬ telU. E con il leader deU'UUvo si schierano tutti gh esponenti del¬ l'opposizione. In una dichiarazio¬ ne congiunta i capigruppo di Camera e Senato dei Ds, Luciano Violante e Gavino Angius chiedo¬ no che «dopo che il Parlamento europeo ha sconfessato il gover¬ no Berlusconi su rogatorie, Olaf e mandato di cattura, si pronunci adesso il parlamento itaUano». Sulla stessa lunghezza d'onda Armando Cossutta, secondo il quale l'esecutivo presieduto dal Cavaliere «non ha legittimità eu¬ ropea», e il leader verde Alfonso Pecoraro Scanio, che osserva: «DaUa Uè giunge un sostegno ai referendum suUa legalità propo¬ sti dall'opposizione». Insistono, i dirigenti deU'UUvo e fanno del voto di BruxeUes U loro cavallo di battagUa. Con loro c'è anche Di Pietro, che tuona: «BruxeUes ha bocciato Berlusconi». Ma la mag¬ gioranza contrattacca con toni altrettanto duri: l'UUvo conduce contro U centrodestra una campa¬ gna di strumentalizzazione e in¬ fanga il buon nome dell'ItaUa in Europa, è la repUca deUa Casa deUe Libertà. Per U centrodestra scendono in campo anche i mini¬ stri. Il GuardasigUU Roberto Ca¬ steUi difende la legge sulle rogato¬ rie: «La sinistra - afferma - si ostina a dire bugie, in perfetto stile sovietico». Quanto al manda¬ to di cattura intemazionale, il GuardasigUU osserva: «Quando è in gioco la libertà personale dei cittadini si deve procedere con i piedi di piombo. Dove sono finiti i principi garantisti deUa sinistra? Sono diventati tutti forcaioli?». E, al pari degh altri esponenti deUa Casa delle Libertà, CasteUi dà ima lettura poUtica di queUo che è successola suo avviso la sinistra europea, «preoccupata»' perché «sta perdendo pezzi» si è aUeata «per portare un duro attac¬ co in sede comunitaria a Berlusco¬ ni». Anche U ministro per i rappor¬ ti con U Parlamento Carlo Giova-" nardi interviene suUa vicenda del mandato di cattura intema¬ zionale accusando U centrosini¬ stra di voler mandare in galera cittadini imputati di reati non gravi che costituzionalmente so¬ no non colpevoU fino a che la condanna non sia passata in giu¬ dicato. E Umberto Bossi, suUo stesso argomento, ironizza così: «Se inseriamo anche la corruzio¬ ne tra i reati, finisce" che ci accusano di essere corrotti e a noi deUa Casa deUe Libertà ci sbatto¬ no tutti dentro». Ma è soprattutto Forza ItaUa a guidare la carica contro l'UUvo. Il capogruppo al Senato, Renato Schifani, se la prende con U leader deU'Ulivo e con U segreta¬ rio Ds Fassino. «RutelU - sostiene - deve essere veramente dispera¬ to. Fa solo propaganda di infimo UveUo, tentando di screditare U nostro Paese con menzogne inac¬ cettabili». Schifani punta poi l'in¬ dice direttamente contro Fassino per U caso Olaf: «Voleva infilare - vergognosamente e a tutti i costi - afferma - magistrati di sua fiducia anche dove dovevano an¬ dare investigatori altamente spe¬ cializzati». Immediata la repUca del segretario Ds: «Trovo sconcer¬ tante e grave - dice L leader della Quercia - che U presidente del gruppo di Forza ItaUa mi indiriz¬ zi accuse del tutto calunniose e infondate. Questo la dice lunga su come esponenti, anche autore- voU, deUa Casa delle Libertà in¬ tendano la battagUa polìtica». Ma non è il solo Schifani a scagliarsi contro Fassino. Pure U capogrup¬ po europeo di Forza ItaUa, Anto¬ nio Tayani accusa U segretario Ds: «Noi - sottolinea - diciamo "no" ai giudici raccomandati dal- l'aUora ministro deUa Giustizia Fassino». Tajani aUarga la polemi¬ ca a RutelU, che ((fa propaganda e nuoce aU'ItaUa». Mentre U presi¬ dente dei deputati di FI, EUo Vito, dichiara: «GU esponenti del . centrosinistra insistono negU at¬ tacchi strumentaU a Berlusconi utilizzando sedi istituzionali in¬ temazionali». NeUa polemica intervengono anche i magistrati. Il presidente deU'Anm Giuseppe Gennaro iro¬ nizza: «Spero che questo voto non significhi per qualcuno che tutta 1 Europa sia diventata co¬ munista». E U vicepresidente del Csm Giovanni Verde, a proposito deUa normativa suUe rogatorie, osserva: leggi come questa ci aUontanano dàU'Europa. Umberto Bossi: siamo contrari ad inserire la corruzione fra i reati perseguibili con il mandato di cattura europeo perché se no ci accusano di essere tutti corrotti e ci sbattono dentro Il capogruppo di Forza Italia al Senato Renato Schifani: Fassino voleva infilare vergognosamente magistrati di sua fiducia nell'Olaf, l'organismo antifrode. Per questo abbiamo detto no Francesco Rutelli: da Bruxelles è arrivata una critica fortissima a una norma alla quale noi ci siamo opposti e sulla quale proporremo un referendum Il leader dell'Ulivo Francesco Rutelli

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