L'atletica rischia di perdere la sua credibilità Giustizia per Brugnetti solo dopo 27 mesi di Giorgio Barberis

L'atletica rischia di perdere la sua credibilità Giustizia per Brugnetti solo dopo 27 mesi SULLE SQUALIFICHE DI SOTOMAYOR E DEL MARCIATORE SKURYGIN PESANO INSPIEGABILI RITARDI L'atletica rischia di perdere la sua credibilità Giustizia per Brugnetti solo dopo 27 mesi il caso Giorgio Barberis VITTIMA della pochezza di chi attualmente vuole comandar¬ la, l'atletica mondiale -•com'è acca¬ duto già per quella italiana - vive una delle poche scelte di Primo Nebiolo che, alla distanza, si sono rivelate sbagliate: nella fattispecie di aver rinunciato a crearsi, prima alla Fidai poi alla laaf , un delfino in grado di raccoglierne la successione senza fare troppi danni. I risultati purtroppo si vedono, al punto che anche molti dei detrat¬ tori di ieri, oggi sono passati nella nua a mancare di idee e quelle poche che produce sono magari figlie di qualche dirigente del passa¬ to, la federazione mondiale sta ri¬ schiando di cadere nel grottesco, come nel caso di Skurygin squalifi¬ cato dopo 27 mesi. Gordon Skurygin ai Mondiah di Sivigha vinse l'oro nella marcia (50 km) davanti all'azzurro Ivano Bru¬ gnetti. E' dell'altro ieri, quasi nasco¬ sta nehe righe conclusive di un comunicato, la notizia che l'atleta russo in quell'occasione all'esame antidoping risultò positivo per hCG, una sostanza che serve a «coprire» l'uso di anabolizzanti. «Di questa possibile squalifica - racconta Antonio La Torre, il tecni¬ co che segue Brugnetti - sentimmo parlare per la prima volta lo scorso anno, in occasione deha Coppa Eu¬ ropa. Poi tutto cadde nel silenzio e, comunque, poco sarebbe cambiato: sono trascorsi due anni non facili, nei quah Ivano ha dovuto fare i conti con la sua crescita di indivi¬ duo. Non è più un ragazzo ma un uomo, adesso venticinquenne». Quella medaglia - allora d'argen¬ to e adesso d'oro -, arrivata tanto presto nella sua carriera di marcia¬ tore, ha rappresentato per Brugnet¬ ti un pesante pedaggio, frastoman- dolòSal punto dafarlo quasi scompa¬ rire'daìla scena: anonima la sua gartì ai Giochi di Sydney, anche peggio il 2001 con l'esclusione dalla squadra peri.Mondiali di Edmon- ton.. i i ■ I rimpianti sono comunque inuti- li. ProbabiÈnente è statò megho cosìrperchéh milanese alla fine ha trovato dentro di sé l'orgpglio per ripartire. «Rimane molto lavoro da fare - analizza al proposito La Torre - ma è tomata la voglia. E si vedono già i primi frutti negh allenamenti che sta sostenendo. Per esempio, l'idea di )misurarsi sui 20 km è accantonata: se tutto procede come speriamo l'appuntamento sulla 50 è per il 24 febbraio a Vittorio Veneto. Poi ci saranno gh Europei, a Mona¬ co. Occorre recuperare un pezzetto alla volta. E due gare vere sulla distanza, in una stagione, sono già più che sufficienti». Al di là dei problemi vissuti da Brugnetti resta comunque il com¬ portamento della laaf, pronta a chiudere un occhio per lungo tempo e «costretta» a ufficializzare alme¬ no qualche provvedimento dopo la denuncia del suo vice segretario generale, Tito Morale, die ben 258 atleti negh ultimi due anni si sono sottratti ai controlli a sorpresa sen¬ za incorrere in sanzioni. Denuncia che a Morale è costato il licenzia¬ mento in tronco: ieri mattina si è presentato al lavoro e non esisteva neppure più la sua scrivania. Oggi, infine, dovrebbe concluder¬ si anche la vicenda-Longo, l'ottocen¬ tista azzurro al quale in occasione del meeting di Torino del giugno scorso furono riscontrati valori ano- mali di testosterone. Pare che la causa del tutto sia un integratore autorizzato dal ministero della sani¬ tà, ma che dà positività al nandrolo¬ ne. Se è vero, Longo eviterà la squalifica che avrebbe potuto esse¬ re anche di quattro anni. La Commissione Giudicante del¬ la Fidai oggi esaminerà il fascicolo del medico federale Giuseppe Fi- schetto incaricato dalla stessa Com¬ missione di fare accertamenti come consulente tecnico. Il medico ha fatto testare diverse confezioni di un integratore a base di aminoacidi cpmmercializzato da una ditta ame- ricana e tra i più diffusi tra gh atleti. Il test si è avvalso anche di una cavia umana a culi medici haimo fatto ingerire due pasticche dell'in¬ tegratore sotto accusa e nehe ore successive lo hanno sottoposto al test dell'urina. La cavia è risultata dopata. Non solo, è stato accertato che tutte le confezioni del prodotto, anche se in misura non uguale, erano inquinate. Licenziato in tronco Morale che ha denunciato mancate sanzioni per 258 atleti Intanto oggi a Roma si decide sul caso Longo-nandrolone Ivano Brugnetti nella gara di Siviglia che gli ha dato, dopo 27 mesi, il titolo iridato

Luoghi citati: Roma, Siviglia, Sydney, Torino, Vittorio Veneto