La laurea con l'aiutino

La laurea con l'aiutino BUONGIORNO Simo Giamellini La laurea con l'aiutino R^^ROLLA uno degli ultimi con- ■^ fini fra il bene e il male, il JM^^ie universitario, e contem- ^plandone le macerie non sappia¬ mo se sentirci allegri o disorientati. Il sogno inseguito da intere generazio¬ ni di fuori corso è dunque diventato realtà. E non in un ateneo di provin¬ cia in cerca di facili iscrizioni, ma nel santuario del sapere tecnologico ita¬ liano: la Terza Facoltà del Politecni¬ co di Torino, quella che forma i maghi dei'computer e dei telefonini. In certi esami lo studente verrà promosso anche col 15, cioè con l'insufficienza, purché la media del suo libretto rimanga superiore al 18. E' come se la scuola gli concedesse un jolly, e magari è un controsenso di buonsenso, perché tante brillanti car- riere universitarie si sono arenate davanti allo scoglio dì una sola mate¬ ria: la bestia nera. Per accettare la rivoluzione, già attuata a Oxford e paragonabile al¬ l'abbattimento di un Muro, bisogna che ognuno di noi lotti con la parte più conservatrice di sé. Quella die ci fa disperare di una società che davan¬ ti a un ostacolo (pochi laureati rispet¬ to alle richieste del mercato) invece di rinforzare i muscoli degli atleti abbassa l'asticella da saltare. E' la legge dell' «aiutino», l'unica che ànco¬ ra si rispetti in queste lande popolate da concorrenti televisivi Chissà che per diminuire i divorzi qualcuno non pensi di abbonare un paio di tradi¬ menti, purché nella media i coniugi restino abbastanza fedeli.

Persone citate: Simo Giamellini

Luoghi citati: Oxford, Torino