ORA BISOGNA FARE I CONTI CON PUTIN di Giulietto Chiesa

ORA BISOGNA FARE I CONTI CON PUTIN ORA BISOGNA FARE I CONTI CON PUTIN Giulietto Chiesa LA mossa di Vladimir Pu¬ tin richiama alla memoria quella dei generali russi che mandarono i loro marines a Pristina prima di inglesi, americani e francesi, nel 1999, durante la guerra del Kosovo. In realtà è molto più importante di quel, tutto sommato modesto, atto dimo¬ strativo. La Russia era allora fuori gioco. Qui, in Afghani¬ stan, è in gioco e, mandando i suoi uomini a Kabul, dimo¬ stra di voler giocare fino in fondo la partita. Non sappiamo, per ora, se il Presidente russo ha infor¬ mato George Bush in antici¬ po. Non si può escludere, tra le altre ipotesi, una mossa sottile, d'accordo con Washin¬ gton, per tenere sotto control¬ lo i tagiki di Rabbani. Anche perché i russi - come stanno dimostrando sul terreno - sono gli unici stranieri a poter arrivare a Kabul con il consenso dei mujaheddin ta¬ glici che la occupano attual¬ mente. Tra alleati ci si inten¬ de. Ma l'impressione prevalen¬ te è un'altra: che, cioè, i russi siano arrivati a Kabul per rafforzare e proteggere i loro alleati tagiki da eventuali colpi di mano. E, nello stesso tempo, per affermare la pro¬ pria presenza sul terreno e la propria determinazione a in¬ fluire con la massima decisio¬ ne sui futuri assetti in Afgha¬ nistan e nella regione. Convinto che una forza di interposizione non la si può mettere in piedi in tempo utile, Vladimir Putin ha deci¬ so di crearla lui stesso, a scanso di equivoci. Chi arri¬ vasse a Kabul dovrà comun¬ que fare i conti, adesso, con il Cremlino. BOMBE SULL'IRAQ Baghdad: no alle Ispezioni Onu Wolfowitz: Saddam stia attento Ibrahim Refat e Maurizio Molinari r- 'AGINA 7

Persone citate: George Bush, Ibrahim Refat, Maurizio Molinari, Rabbani, Vladimir Pu, Vladimir Putin, Wolfowitz

Luoghi citati: Baghdad, Kabul, Kosovo, Russia