Bocciatura di Bush «La donazione umana deve essere bandita»

Bocciatura di Bush «La donazione umana deve essere bandita» Bocciatura di Bush «La donazione umana deve essere bandita» Contro anche Germania e Francia: negli Usa tentativi irresponsabili Torna l'ipotesi di una risoluzione dell'Onu per la proibizione dei test Maurizio Mollnarì corrispondente da NEW YORK «La clonazione deve essere messa al bando, puntoebasta».ll presiden¬ te americano, George Bush, reagisce duramente all'annuncio della npro- duzione di cellule in laboratorio da parte della Advanced Celi Technolo¬ gy (Act) del Massachussetts. «Quan¬ to avvenuto è moralmente sbaglia¬ to, non esiste una clonazione buona ed una cattiva - ha detto il presiden¬ te durante un breve incontro con la stampa alla Casa Bianca -, non si può far crescere la vita per poi distruggerla». Bush ritiene che la ricerca portata a termine dalla Act non avrebbe mai dovuto iniziare ed imputa ai ritardi del Senato il fatto che la clonazione non sia stata ancora messa al bando negli Stati Uniti, dopo la decisione in tal senso già presa dalla Camera dei Rappresentanti nella scorsa estate. «La messa al bando sarebbe una cosa saggia» ha sottolineato Bush, augurandosi che il Senato possa «pro¬ cedere speditamente» in tal senso. La presa di posizione della Casa Bianca riflette i pareri prevalenti sia,fra i TOP ri non ha celato la propria opposizio ne a ricerche simili a quella condot¬ ta dalTAct. Anche le organizzazioni religiose sono mobilitate, con i catto¬ lici in prima fila. «Quanto avvenuto non è un passo avanti della medici¬ na ma un passo indietro deDa mora¬ le» ha dichiarato Raymond Flynn, ex ambasciatore americano presso la Santa Sede. Robert Lanza, vice presidente della Act, respinge le accuse di voler creare tanti nuovi Flenkenstein e ribatte: «La nostra ricerca non ha mai avuto come scopo quella di clonare l'uomo, abbiamo solamente compiuto un passo avanti verso la riproduzione di cellule che potrebbe¬ ro aiutarci a combattere malattie finora considerate incurabili». Mi¬ chael West, presidente della Act, aggiunge: «Tutte queste critiche hanno ben poco a che vedere con la scienza». . lan Wilmut, lo scienziato che creò con la clonazione la pecora Dolly, è assai prudente sull'esperimento effet¬ tuato e getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Bisogna essere cauti, la riproduzione di cellule che hanno fatto in laboratorio è solo un tipo molto preliminare, trattandosi di un massimo di sei cellule su un minimo necessario di almeno sessanta». A pnsarla diversamente è Pa- nayotis Zavos, il medico americano- cipnqta del Kentucky, che guida as- , jsietftBfllKtafepo Sgyering Aptiporì il consorzio 111 ricercatori impegnati' nella ricerca sull^i clonazione, «^li studi stanno andando molto avanti, non potranno essere fermati da nes¬ suno - ha dichiarato Zavos - e noi riteniamo che sia giunto il momento del grande salto, di impiantare un embrione clonato dentro un utero femmile, per far nascere un essere umano». Zavos ritiene che questo momen¬ to sia «molto vicino». «Ci stiamo già lavorando - spiega - grazie a dieci coppie volontarie e due laboratori segreti in cui lavoriamo in almeno un Paese». «Il mondo verrà presto a conoscenza dei nostri risultati», assi¬ cura Zavos. Anche la setta dei raelia- ni afferma di essere lanciata verso la clonazione umana.' «Noi cloniamo embrioni ogni giorno» dice Brigitte Boisselier, direttrice di Clonaid La corsa verso la nascita del pri¬ mo essere umano donato desta pre¬ occupazione non solo negli Usa ma anche in Europa. Il ministro tedesco per la Ricerca Scientifica, Edilgarld Bulnahem, ha definito i tentativi in corso «irresponsabili» pronunciando¬ si in favore di un «divieto assoluto». Simile la posizione di Parigi che con il ministro per la Ricerca, Roger Ge¬ rard Schwanenbeig, ha invocato l'approvazione, da parte dell'Assem¬ blea Nazionale,. di una legge che chiuda ogni strada ai tentativi scienti¬ fici di duplicare gli esseri umani. Mobilitate anche le organizzazio¬ ni i^nfipye^tive:^@p^Qtóg|^ ripreso ripòtesìrlanciata nérgronii scorsi da Berlino e danari©, di affidare alle Nazioni Unite lo spinoso argomento, stabilendo regole ferree vaude ih ogni paese e, quindi, un divieto globale cu procedere verso la clonazione umana. li presidente Bush ha ribadito il suo no alla clonazione umana

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