Cuf faro: e adesso facciamo il grande «partito ci centro» di Amedeo La Mattina

Cuf faro: e adesso facciamo il grande «partito ci centro» Cuf faro: e adesso facciamo il grande «partito ci centro» Amedeo La Mattina - inviato a PALERMO Parlare con Totò Cuffaro è im¬ presa ardua. Telefonate, abbrac¬ ci, bacì - tantissimi - a sostenito¬ ri e questuanti, appunti e appun¬ tamenti, indicazioni ad assesso¬ ri e segretari, tutto contempora¬ neamente. E senza mai perdere il filo del discorso. Solo la figlia riesce a spezzare questo turbi¬ nio infernale: «Sì, stasera vengo a Telecolor ma l'intervista deve durare fino alle 9; poi, caschi il mondo, devo portare mia figlia, luce dei miei occhi, a mangiare la pizza». Altra telefonata: «Sì, sono contento del risultato di Palermo, e chi voleva mettermi contro Mìccichè è stato smenti¬ to. Cammarata ha preso gli stes¬ si voti che ho preso io a Paler¬ mo. Il voto al Cdu-Ccd dimostra che c'è voglia dì Democrazia Cristiana». Allora, presidente... «Allora, stavamo dicendo cbe diventa sempre più impellente dar vita in Italia al Partito popolare europeo. Deve finire questa ano¬ malia italiana. In tutta Europa c'è un solo partito dì centro, non è possibile che qui restiamo i figli della gallina bianca, divisi da Forza Italia. Allora io immagi¬ no che tra tre anni ci fondiamo con gli azzurri. E per comincia¬ re, tra qualche mese noi del Cdu con ^li amici del Ccd ci mettere¬ mo insieme e daremo vita al partito dei cristiano, democrati¬ ci cbe qui a Palermo ; Vàvéte notato no? -e ìli tutta la Sicilia abbiamo gli'siéssi voti di Fòrza Italia. Ecco, tra tre anni faremo un'unica cosa con Berlusconi. Il quale...». Il via vai al comitato elettora¬ le in festa per Diego Cammarata sembra non finire mai. Arriva, il ministro delle Regioni, La Log¬ gia, Cuffaro sì apparta per un attimo, ì due parlottano un po', «Enrico, ci sentiamo, ti vengo a trovare presto a Roma, ciao», baci a La Loggia e si continua. «Il quale Silvio Berlusconi ha il compito di guidare questo per¬ corso. Non c'è nessun altro in Italia che può mettere insieme tutti i veri Popolari italiani. E poi più in là non escludo che anche Alleanza Nazionale possa far parte del Ppe italiano». E il Ppi di Castagnettì? «Ma non esiste più». La Margherita? «Direi che è messa male». La sinistra? «E' messa malissimo. Poi in Sicilia non c'è più, si è squagliata come una medusa sulla spiaggia. Leoluca Orlando? Non so che fine abbia fatto. Se vuole venire nel Ppe a bello cuore, ma ne deve accettare fino in fondo prìncipi e valori. In politica non bisogna mai esclu¬ dere nessuno. Io non dico come fa luì cbe quelli dell'Ulivo sono l dei pigmei». Lei dice cbe in politica non bisogna escludere nessuno, ' e Musetto? «E' un principio che vale per tutti, anche per France¬ sco Musotto. Luì è presidente della; Provìncia, è parlamentare europeo, non capisco perché voleva fare pure il sindaco, non gli basta quello che ha? Anche io vorrei fare il Presidente del Consiglio, ma sono felice di fare il presidente della Sicilia, Il suo risultato? Non poteva fare di più. Avevo previsto ilT60z6 e ha preso il 18, gli è andato benone. Guardi, quando ì partiti funzio¬ nano...». Ultima interruzione, per annullare un appuntamen¬ to: «Non posso, non posso più venire. Devo andare a prendere il presidente del Senato, sì Pera oggi è a Palermo, oggi alle 5 partecipa ad un convegno con padre Pintacuda a Castel Ulti- veggìo». Presidente, eravamo. arrivati a quando i partiti funzionano, «appuntò, quando i partiti fun¬ zionano e hanno un contatto reale con la gente, allora i candi¬ dati cani sciolti e le liste civiche non hanno dove andare. Amici miei - Cuffaro guarda il nugolo dì persóne attorno clje annuisce - non c'è nessuno che può con¬ vincermi che c'è uno strumento njigliojg: gupdo fuiydpnagp^ t nsuftàtìsi'Wdono». Per Cuffaro c'è un punto ne¬ vràlgico: chi guiderà il futuro Ppe italiano. «I centristi, non dico per forza gli ex democristia¬ ni. Fino a quando c'è Berlusconi sarà lui il leader. Quando andrà al Quirinale, sì aprirà una di¬ scussione serena. Ci sono tanti uomini a disposizione... Casini, SCajola, Formigoni, Buttìglio- ne...». Tutti ex democristiani doc. Totò Cuffaro, presidente polista della Regione Sicilia