Prima battaglia fra marines e taleban di Maurizio Molinari

Prima battaglia fra marines e taleban AFIANCO DEIL'AM-EANZA DEL NORD NELL'AZIONE PER CONQUISTARE KANDAHAR Prima battaglia fra marines e taleban ilicotteri Cobra contro una colonna che attaccava la base Usa Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Battaglia fra marines a taleban pochi chilometri a Sud di Kan¬ dahar. Una colonna di tank e blindati afghani ha tentato di attaccare a sorpresa la base Usa creata attorno alla pista di aviazione di Dolangi ma sono stati individuati dagli aerei spia e fermati a distanza dagli elicotteri Cobra. Almeno cin¬ quecento marines avevano pre¬ so possesso della pista nella notte di domenica senza incon¬ trare una particolare resisten¬ za. Sarà questa la base terre¬ stre da dove l'esercito degli Stati Uniti darà la caccia al mullah dei taleban, Moham- med Omar, e al leader di Al Qaeda, Osama bin Laden. «Il compito dei marines è portare i terroristi davanti al tribunale», dice il presidente americano, George Bush. I taleban asserra- tó^JKaildal^U aspettano , ^inéSfi^SBmbattéremd fino all'ultimo», annuncia il mullah I marines del 15th Expeditio- nary Unit di Camp Pendlet^n e del 26th Expeditionary Unit di Camp Lejeune hanno raggiunto la pista di Dolangi in elicottero dalle navi «Uss Peleliu» e «Uss Bataan», ih navigazione nel Ma¬ re Arabico settentrionale. Assie¬ me a loro sono atterrati nume¬ rosi C-130 da tra¬ sporto carichi di supporto logisti¬ co e una quanti¬ tà impressionan¬ te di mezzi, ca¬ mion montacari¬ chi, blindati e jeep su cui sono state disegnate le effigi delle Tor¬ ri Gemelle di Manhattan ab¬ battute dai piloti kamikaze di Al Qaeda lo scorso 11 settembre. Su alcuni mezzi c'è anche bene in vi¬ sta il «911», il ninnerò delle chiamate di emergenza negli Stati Uniti. Con i marines sta arrivando, quanto serve per rendere opera¬ tiva e autosufficiente la base: cucine da campo, depuratori d'acqua, generatori di elettrici¬ tà, prefabbricati, sistemi di co¬ municazione. La macchina logi¬ stica dell'esercito americano la¬ vora a pieno regime per trasfor¬ mare in tempo record in un angolo d'America la pista d'avia¬ zione che l'aristocrazia di Ka¬ bul usava per andare a caccia di antilopi e Osama bin, Laden sequestro per i suoi commerci di armi e droga, trasformando¬ la in uno tortino della sua Brigata 55. Entro pochi giorni il numero.dei marines salirà a 1200-15Ò0, già ieri sera lo schie¬ ramento attorno alla pista veni¬ va definito da fonti militari «formidabile». Si tratta del maggiore contin¬ gente di terra finora impiegato dagli alleati in Afghanistan dall' inizio della gueira, lo scorso 7 ottobre. Ogni marine, oltre alle armi di competenza, ha nel proprio equipaggiamento sirin¬ ghe di atropina contro gli ag¬ gressivi chimici., bende, medici¬ ne, segnalatore gps per essere rintracciabile in ogni momen¬ to, ima borraccia .studiata ad hoc per il clima afghano, una copia della Bibbia (Nuovo e Vecchio Testamento) e una spD- la da balia: serve per salvare dal soffocamento un compagno svenuto legandogli la lingua al labbro inferiore. «I marines so¬ no arrivati non come una forza di occupazione - ha spiegato il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld - ma per creare una base di operazioni volta a impe¬ dire ai taleban e ad Al Qaeda di muoversi liberamente». La caccia al terrorista entra nella sua ultima fase. I marines si sostituiscono all'Alleanza del Nord e prendono le redini dell' offensiva di terra contro l'ulti¬ ma roccaforte dei taleban. Si annuncia uno scontro mihtare | duro e prolungato. L'impressio- ^ ne è che nessuna delle due parti desideri fare prigionieri. Il Paki¬ stan ha sigillato centinaia di chilometri di confine a Est di Kandahar per impedire fughe: toccherà ai marines stanare i «nemici dell'America». L'opera¬ zione è stata denominata dal Pentagono «Swift Freedom» - libertà rapida - ma non avrà tempi stretti. «La guerra contro il terrorismo durerà anni - dice il generale Richard Myers, ca¬ po degh Stati Maggiori Congiun¬ ti - e questa fase in Afghanistan richiederà tempo perché il mul¬ lah Mohammed Omar non è il tipo che si arrende facilmente, mentre Bin Laden vuole fuggi¬ re a tutti i costi per continuare la sua crociata del terrore con¬ tro la civiltà». Sono queste le due missioni dei marines: porre fine alla resistenza dei taleban nella roc¬ caforte di Kandahar e catturare «vivo o morto» il leader di Al Qaeda, responsabile degli attac¬ chi contro l'America, e i suoi principali collaboratori. «I ma¬ rines hanno il compito di porta¬ re i terroristi di fronte al tribu¬ nale, ma è una fase molto difficile perché - ammette il presidente americano George Bush - cresce la possibilità di subire perdite». Una volta ope¬ rativi sul terreno i marines dovranno vedersela con un ne¬ mico determinato a batterli e umiliarli, obbligandoli alla riti¬ rata come già avvenne in Liba¬ no a metà degli anni Ottanta e in Somalia dieci anni dopo. «Controlliamo sia la città sia l'aeroporto di Kandahar - man¬ da a dire il mullah Omar - e combatteremo fino all'ultimo respijo». I taleban e i guerriglieri ara¬ bi, pakistani e ceceni di Bin Laden sono convinti che sarà suffibiente infliggere perdite se¬ rie agli americani per allonta¬ narli dall'Afghanistan. Il Penta¬ gono ha messo in conto il ri¬ schio di attacchi suicidi e rapi¬ menti, mentre resta il dubbio se Al Qaeda sia in grado di lanciare aggressivi chimici. II primo assalto alla base dei marines è scattato ieri quando . una colonna di carri armati e mezzi blindati è uscita da Kan¬ dahar e ha tentato di raggiunge¬ re la base americana ma ha trovato sulla sua strada prima gh aerei spia della Cia e poi gh elicotteri Cobra. I combattimen¬ ti sono continuati per lunghe ore. I comandanti dei marines hanno dato ai loro uomini sui ponti della «Uss Bataan» e della «Uss Peleliu» ordini chiari: ((An¬ date a finire la guerra incomin¬ ciata con l'attacco all'America dell'I 1 settembre». Alcuni di loro si occuperanno di Bin La¬ den, affiancando i reparti delle truppe speciah più a Nord, nei pressi di Jalalabad, dove il leader di Al Qaeda si trovereb¬ be protetto da duemila fedelissi¬ mi a Bora Torà ,in un reticolo di karezi - grotte naturali - e bunker costruiti negh anni Ot¬ tanta anche grazie a consulen¬ ze e fondi occidentali. Alcuni di quei «consulenti» sono stati richiamati in servizio in gran fretta nella speranza che possa¬ no essere utili per identificare i punti deboli delle difese sotter¬ ranee. Bush guarda già alla prossi¬ ma sfida al terrorismo. «Chiun¬ que ospita o aiuta un terrorista è un terrorista», ha detto alla Casa Bianca, ammonendo chiunque a non accogliere tale¬ ban e terroristi in fuga dall'Af¬ ghanistan. La guardia è alta perché, come dice Donald Rum¬ sfeld, «l'America continua a' essere minacciata dal rischio di nuovi attacchi». Nel mirino c'è anche l'Iraq di Saddam Hus¬ sein, accusato da Washington di accumulare armi di distruzio¬ ni di massa. «Il regime di Ba¬ ghdad deve riammettere gh ispettori», ha chiesto il presi¬ dente, lasciando intendere che è imminente una nuova offensi¬ va diplomatica. Gli ispettori dell'Orni lasciarono Baghdad al¬ la fine del dicembre 1998 a seguito del braccio di ferro che portò Washington e Londra ad attaccare l'Iraq con l'operazio¬ ne mihtare «Desert Fox». Cinquecento militari americani hanno preso possesso dell'aeroporto di Dolangi, nella regione di Kandahar. Altri sorio in arrivo: già sbarcati dagli Hercules mezzi pesanti, installazioni logistiche/elettronica Una missione decisa per catturare Bin Laden e portare i terroristi di fronte al tribunale «Andate a finire la guerra cominciata l'I 1 settembre» Bush: «Chiunque aiuti un terrorista è un terrorista. L'Iraq deve riammettere gli ispettori» Rumsfeld: gli Usa an(Ma«igsiati- UZBEKISTAN TURKMENISTAN 7i ^f •t^m ÌW"- i' pHlQAi^-NAU heratsi IRAN SHr^DAND K^r.* wa^àrAe-shaTriip'ìÌo^ PUL-S-XHUiyiRI i AFGHANISTAN *4feJ' ^ /T' ^ TAGIKISTAN KUWbOap-M TAlOjJAN g KABUL ^* TOSA ÉÌORK»4J^^l^fiAft c(ÀRioEz;H:x''•-','' . :*'':.' KANDAHAft ^ ^ PAKISTAN SCONTRI H ROCCAFORTI TALEBAN M CONQUISTE DELL'ALLEANS ZONE CONTRm DALL'ALLEANO AEROPORTO bOLANGHFDSONO SCESII A TORÀ BORA DOVE NEI GIOSCORSI BIN LAE'STATO AVVA CAVALLO SCONTRI H ROCCAFORTI TALEBAN M CONQUISTE DELL'ALLEANZA S ZONE CONTROLLATE m DALL'ALLEANZA O AEROPORTO Di bOLANGHFDOVE SONO SCESII MARINES A TORÀ BORA DOVE NEI GIORNI SCORSI BIN LADEN E'STATO AVVISTATO A CAVALLO DIECI BRITANNICI FERITI Una decina di soldati inglesi delle forze speciali impegnate nella caccia a Osama bin Laden siòno rimasti feriti in scontri con gruppi di taleban e sono attualmente ricoverati in ospedali britannici. Ieri nel riferire in Parlaménto della missione dei soldati britannici in Afghanistan, il ministro della Difesa GeoffHoon ha ammesso che un numero «molto piccolo» di essi sono rimasti feriti in azione. «Le forze britanniche - ha detto - sono state attive sul terreno per qualche tempo all'interno dell'Afghanistan. Lavorando a stretto contatto con le forze Usa sono state impegnate in una gamma di compiti operativi in diverse parti del Paese» ,...l,:.. .,,,..,..v.,, .v;.v:.x.::. .^ Un gruppo di marines sale su un elicottero a bordo della portaerei «Uss Peleliu», per la missione che li ha portati nella regione di Kandahar. A sinistra, un soldato dei reparti spedali in azione in Afghanistan