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Kalì, kubò e le donne Kalì, kubò e le donne Due spettacoli, il 24 e il 27 nella settimana dell'Espace D UE gli appuntamenti della settimana all'Espa- |ce di via Mantova 38. Sabato 24 novembre alle 21, per la quinta rassegna «Primavera Europa», quest'almo dedicata al tema «Vecchio continente, nuova cultura», andrà in scena uno spettacolo-perfor¬ mance dei gruppi New Heroes e Olocolors, intitolato «Kali - Djinea - Kubò». La C.S.D., la Compagnia Sperimentale Drammatica di Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco che da sempre organizza la manifestazio¬ ne, tenta ancora una volta di proporre uno spaccato di ciò che succede oggi nel mondo artistico dei giovani europei. In particolare, per questo lavoro i protagonisti arrivano da Dublino e Bilbao e si sono uniti ad attori torinesi, dando vita ad una sorta di «aperitivo sensoriale per attizzare quella fame che Platone avrebbe definito erotica», spiegano. Dicono che lo spettacolo nasce dalla necessità, primaria in ogni rappresentazione, di «ritualizzare l'incontro e lo scontro deUe forze emotive archetipe, per raggiunge¬ re una catarsi a livello individuale e collettivo». Figure centrah saranno allora Kalì, la dea femmina, creatrice, signora del caos e della vita, i Djin, i demoni che nella tradizione islamica rappresentano la pulsione dell'uomo al superamento di sé. Il kubò? Probabilmente «un tempo non sazio». A corollario della rassegna, il 27 novembre alle 10 all'Università di Torino in via Sant'Ottavio, Jean-Loup Rivière, direttore artistico della Comédie Frangaise, parlerà sul «Concetto del tempo in teatro». Prosegue intanto «Marginalia», la rassegna della C.S.D. all'Espace. Martedì 27 e mercoledì 28 novem¬ bre alle 21 toccherà al gruppo torinese II Barrito degli Angeli con «Il viaggio», sottotitolo «parole e immagi¬ ni per raccontare sei storie di donne», nato da interviste su diverse realtà femminili. I temi che ne nascono sono maternità, prostituzione, tossicodipen¬ denza, immigrazione e impegno sociale (tei. 011/23.86.067). [m.s.]