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Tagliatelle al coniglio e orzotto(un «risotto» fatto con l'orzo) Tagliatelle al coniglio e orzotto(un «risotto» fatto con l'orzo) RISTORANTE Caffi CASSINASCOWSTIl PUNTATE sul centro di Ca- nelli; fate la prima meta nella grande piazza principa¬ le della cittadina del Mosca¬ to ridotta, ahimè, ad un grande parcheggio, e prendete verso la peri¬ feria, verso la collina, verso il pas¬ saggio a livello dove si trovano alcune deUe case vitivinicole più importanti del nostro paese. La bella strada diritta è costeggiata da aziende che sono sinonimo di Mo¬ scato e di Spumante; oltre le sbarre della ferrovia la strada sale e voi lascerete la pianura alle vostre spal¬ le mentre davanti a voi si aprirà l'alta Langa. Fuori, sotto, potrà es¬ serci la nebbia che può coprire tutta la valle del Po ed arrivare fino alle prime pendici della montagna, ma la strada per I Caffi, ristorante e santuario, anche in caso di nebbia vi offrirà, in contrapposizione, cielo terso, panorama dei colli nelle belle giornate e le mille luci della laborio¬ sa coUina nelle notti serene. Insom¬ ma, un angolo di Piemonte apparta¬ to e tranquillo, dove beare la vista, in attesa di fare la stessa cosa con le papille gustative. Sono solo pochi minuti di macchina (attenti al ghiac¬ cio) di una comoda strada a curve che vi conduce in montagna: ad un certo punto (ma Canelli è solo sot¬ to), un cartello sulla destra vi farà deviare verso il santuario dei Caffi. La chiesa spunta nel verde e nel silenzio, in mezzo ad un grumo di antichi altissimi alberi; subito pri¬ ma, sulla vostra sinistra, segnalato da un grande comodo parcheggio a ghiaino, avrete il ristorante meta di questa settimana. La casa è "scoscesa", segue l'incli¬ nazione della strada, più alta ad una deUe due estremità, in un angolo raUegrato dalle calde intime luci che filtrano dall'interno verso il passaggio. Dentro, avrete un ingres¬ so rustico elegante di qualità e poi due sale, la principale sulla sinistra, l'altra appena appena sulla destra in direzione delle beUe toilette. Il papà in sala, in cucina moglie e fighe (che danno una mano anche tra i tavoli), per un posto di grande calore, dai pochi tavoli ben distanti, preparato con eleganza, professio¬ nalità e, anche, qualche tocco di vivacità, come certi centro tavola. Fino a qui l'ambiente, perché poi dobbiamo parlare del capitolo bere e di quello del mangiare, che sono allo stesso alto livello della cornice in cui pranzate; l'elenco di vini è monumentale, non porta le annate ma, in particolare quelli del Piemon¬ te, sono trattati con professionalità ednfferti con precisione. Io mi sono fatto portare un Barbera d'Alba di Elio Grasso (il Vigna Martina 1995; 55.000 lire) per accompagnare gli ottimi piatti della tradizione spruz¬ zati, qua e là, da un poco di fantasia. Crostone di paté di anatra servito con un calicino di dolce Loazzolo, poi insalata autunnale (castagne, uva americana, mele, funghi, ana¬ tra, insalata), poi ancora cotechino su letto di verze (con insalatina) e zabaione ah'Aceto balsamico Tradi- zioanale di Modena (adoperano quello dell'Acetaia Malpighi). Succu¬ lenta la carne cruda, stuzzicante la formaggetta di Roccaverano in pa¬ sta phillo con crema di sedano. Da manuale le tagliatelline al coniglio e l'orzotto (un risotto fatto con l'orzo) con funghi gialletti. Di provenienza locale anche il cinghiale al vino rosso ed i porcini fritti. Al dolce, mousse di marroni in crema di cachi, gelatina di mandarino con crema al Grand Marnier e, data la stagione, ghiottissime morbide, sag¬ giamente cotte caldarroste. 56,81- 61,98 euro (110-120.000 lire) che non rimpiangerete. Ultima prova: 29-10-2001 Dolci da ghiottoni: mousse di marroni in crema di cachi, gelatina di mandarino al Grand Marnier e morbide caldarroste CAFFI Cassinasco (Asti, reg. Caffi 248) Tel. 0141.826900, fax; 0141.826900 Aperto solo la sera (sab. e dom. a mezzogiorno). Chiuso domenica sera e mercoledì. Carte di credito; AE,BAVISA,CS,EUMC Voto; 14.5/20 l