Nello zoario di Cattabiani il gabbiano è il padre

Nello zoario di Cattabiani il gabbiano è il padre Nello zoario di Cattabiani il gabbiano è il padre RECENSIONE Ernesto Ferrerò DA anni Alfredo Cattabia¬ ni ci dehzia con le sue flàneries nel mondo del mito e delle culture popo¬ lari, intrecciando leggende, cre¬ denze, simboli e tradizioni legati alle religioni, al mondo vegetale e animale, ma anche al cosmo: da «Bestiario» del 1984, poi refuso nel «Bestiario segreto» del 1995, a «Lunario», da «Fiorarlo» a «Pla¬ netario» e al recente «Volarlo». Libri di piccoli portenti quotidia¬ ni, di apparizioni magiche, di delicati misteri che si rincorrono lungo le più svariate civiltà, che fanno capolino nelle etimologie, e ci porgono una sapienza che ha per sua misura i millenni. Questo nuovo libro si intitola con febee neologismo «Zoario», e ci consegna una ventina di scheg¬ ge autobiografiche che hanno per protagonisti altrettanti animali di cui scopriremo via via la com¬ plessa e magari contraddittoria carica simbohea, già stilizzata nelle poetiche acqueforti di Sigfri¬ do Bartolini che aprono ogni capi¬ tolo. Tra le lagune dell'Andalusia una donna sterile che ha soccor¬ so amorevolmente una cicogna ferita ritrova un'inspiegabile fer- tilità. In Abruzzo, un uomo che ha deciso di lasciarsi morire nella neve viene salvato da un lupo che prima gli si accuccia accanto, trasmettendogli il suo calore vita¬ le, poi lo guida a salvamento attraverso il bosco. Un cigno castigatore impedisce a un mari¬ to di consumare un'avventura extraconiugale. Una principessa romana alleva una maialina di rara sensibilità e intelligenza e pulizia, detta Lady Pink, che saprà difendere la propria virtù come un'antica vestale. Un super¬ bo gatto certosino, reincarnazio¬ ne del favoloso gatto con gli stivali, procura lavoro e amore al suo padrone in crisi. Ecco un merlo canterino che per manife¬ stare la sua gratitudine porta in dono corolle di clematide. O anco¬ ra il vecchio e dignitoso gabbiano del lago di Bolsena ih cui l'autore ravvede una reincarnazione del padre, musicista estroso e irre¬ quieto (ricordate Cardarelli? «Non so dove i gabbiani abbiano il nido j ove trovino pace...»). Perché, come spiega il personag¬ gio di un musicista tedesco che vive nel Grossetano in compa¬ gnia di sette simpatici asinelli, «ogni animale esprime un aspet¬ to del divino e la. sua voce non è mai casuale». Dunque gli ammali come «fine¬ stre sull'invisibile», messaggeri degh dèi, portatori di tutte le virtù che gli uomini non sanno più praticare: la lealtà, la gratitu¬ dine, la fedeltà. Tori, leoni, gab¬ biani, aironi, ma anche tafani (preziosi strumenti delle vendet- te di Zeus e di Era) e vermi (simbolo del Cristo nella sua spo¬ liazione totale, «nati a formar l'angelica farfalla» di cui parla Dante), aquile e api, lucertole e cicale care ai culti eleusini. E insieme a loro personaggi reali che Cattabiani ha incontrato, da un maestoso, ieratico Ezra Pound a Mircea Ehade, da Raffa¬ ello Brignetti al padre di Guido Ceronetti, artigiano d'alta scuola. Ne esce una trama di ricordi, incontri, sogni raccontati con leg¬ gerezza sorridente, con un garbo favolistico e appena trasognato, settecentesco. Se ne ricava un senso di armonioso mistero, in cui tutto si tiene, si chiama e si risponde lungo i millenni, in un fitto dialogo tra gli dèi e gli animali, di cui gli uomini riesco¬ no ad afferrare a fatica solo qualche raro brandello. Senza che l'autore abbia fatto alcunché per colpevolizzarlo, im¬ provvisamente U lettore si rende conto di avere dilapidato l'im¬ menso tesoro dei miti e delle culture popolari, con la loro sag¬ gezza così vicina aUe verità ulti¬ me, con la loro capacità di into¬ narsi sui ritmi profondi della Natura. Si ritrova a misurare la propria miseria spirituale, la lon¬ tananza dall'approdo di serenità che Cattabiam affida a due versi di Hugo von Hofinannsthal: «Con beve cuore, con bevi mani 1 la vita prendere, la vita lasciare». GLI ANIMALI COME FINESTRE SULL'INVISIBILE, MESSAGGERI DEGLI DÈI, PORTATORI DI TUTTE LE VIRTÙ CHE GLI UOMINI NON SANNO PIÙ PRATICARE: LEALTÀ. GRATITUDINE, FEDELTÀ . ..■r.m^-'tì Alfredo Cattabiani Zoario Mondadori, pp. 250. L 32.000 RACCONTI

Luoghi citati: Abruzzo, Andalusia