Battesimo di sangue Der il cronista di nera

Battesimo di sangue Der il cronista di nera Battesimo di sangue Der il cronista di nera JAMESEllroyha figli innaturah sparsi un po' ovunque nel mondo. Normalmen¬ te sono copie sciatte e sbiadite del padre: torme di falsi affabu- latori. Affascinati da quella sua prosa bollente, da quella sua durezza interiore che, trasformandosi in un ges¬ setto stridente contro la lava¬ gna, provoca malessere, mal di stomaco e, in qualche caso, repulsione. Ma sono poi incapa¬ ci di tradurre i pugni in parole, limitandosi allo stereotipo sboc¬ cato e malparlante del duro, e della durezza, costruiti a tavoli¬ no. Bene, questo non è assoluta¬ mente il caso di David Peace, un corrosivo ed inquietante inglese dello Yorkshire che, dopo tanto girovagare, è infine approdato nell'East End di Tokyo, simbolo di una mai del tutto consumata irrequietezza interiore e di uno stile di vita anticonformista e vagamente brado. Tutto ciò si riflette d'istinto nel suo roman¬ zo d'esordio, «1974». Un hard boiled violento. Rabbioso. Con¬ vulso al punto tale che, spesso, l'orda dei sentimenti è così tem¬ pestosa da risultare fin troppo ansimante, a tratti oscura. Tut¬ tavia sempre, ed assolutamen¬ te, coinvolgente. Ed Dunford è un cantore di defitti. Che, a colpi di machete, sta tentando di aprirsi un diffici¬ le sentiero nella giungla cinica e RECEN SIONE traditrice del gioma- lismo investigativo che prospera sotto il cielo plumbeo di Lee- ds. Sullo sfondo pio¬ voso di un paesaggio irto di quel nuovo cemento che luccica torvo dal grovigho inestricabile di autostrade, dai grigi palazzoni delle new-town di periferia e dai cantieri che nascono come funghi già marci sulle macerie delle antiche mi¬ niere. E' appena stato nominato «corrispondente di, cronaca ne¬ ra per l'Inghilterra del Nord». E l'incarico diventa così inestrica¬ bile col suo essere da trasformar¬ lo definitivamente. In altre paro¬ le: la sua identità non può più limitarsi ad un banale nome e cognome. C'è stata una meta¬ morfosi e Ed sente il bisogno incessante di ribadire ad ogni istante la sua nuova qualifica. Una sorta di biglietto da visita mentale che ribadisce continua¬ mente quello status a lungo agognato e che dura quanto il «Il nostro corrispondente di cronaca nera per l'Inghilterra del Nord» assiste dunque con una dolorosa maschera di indif¬ ferenza al funerale del padre ed al dissolversi colpevole di un amore travolto da una indeside¬ rata paternità. Il suo cervello non ha infatti spazio per le cose sempUci e terribili di tutti i giorni. E' ossessionato dalla scomparsa di ima ragazzina e dal legame - che potrebbe signi¬ ficare lo scoop della sua vita - con altri tre casi simili accaduti in passato e che nessuno ha il tempo e la voglia di collegare. L'ingranaggio subdolo della co¬ noscenza e della verità finisce così per imprigionare la mente del giovane. E, di conseguenza a giustificarlo moralmente per qualsiasi atto si appresti a com¬ piere. Visto e considerato che l'imperativo morale è poi quello di alzare per sempre la pietra sotto la quale il nido di vermi si nasconde e si riproduce. Tesa, cattiva, psicotica, ama¬ ra e indigesta: gran buona lettura. RECENSIONE David Peace 1974 trad. di GiulianaZeuli. meridianozero, pp. 317, L 28.000 HARD BOILED

Persone citate: David Peace, Tesa

Luoghi citati: Inghilterra, Tokyo