Bruxelles frena sui 750 miliardi Alitalia

Bruxelles frena sui 750 miliardi Alitalia DE PALAGIO: MAI DATO IL VI A LIBERA. VEGAS: UN BOND PER LA RICAPITALIZZAZIONE. IL TITOLO VOLA IN BORSA Bruxelles frena sui 750 miliardi Alitalia ROMA Il piano industriale di Alitalia convince i mercati: il titolo comincia il suo rally di Borsa con un'impennata del 12,707o dopo una sospensione per eccesso di rialzo (fino a un virtuale 18,2007o) e finisce per chiudere con un guadagno del 5,3607o che sostiene il Midex. Agli investitori piacciono evidentemente le ipotesi di ritomo all'utile nel 2003, con il riassorbimento progressivo,'in due anni, di mille persone sui 3400 esuberi previsti dall'amministratore delegato Francesco Mengozzi. La via del risanamento, per la com¬ pagnia di bandiera, è però molto compli¬ cata. Da Bruxelles non arrivano buone notizie: la Commissione Uè ha invitato oggi a non considerare come già conces¬ sa l'autorizzazione all'utilizzo dei 750 miliardi di lire della passata ricapitaliz¬ zazione di Alitalia. «Non è in grado di pronunciarsi definitivamente su que¬ sto caso» ha fatto sapere la Commissa¬ ria ai Trasporti, Loyola De Palacio, che ha voluto frenare quanti il mese scorso avevano interpretato una sua frase come un definitivo «via libera». Alitalia non può fare a meno di quella «tranche» dell'aumento di capi¬ tale e gira la richiesta al governo, soprattutto al tesoro, tuttora azioni¬ sta di maggioranza con il 51% del capitale. Giuseppe Vegas, sottosegreta¬ rio all'Economia; non nasconde le difficoltà di reperire in questa momen¬ to i fondi. Poche anche le possibilità concrete di inserire provvedimenti nella Finanziaria. «Il meccanismo con cui si risolve il problema della ricapita- lizzaziohe - anticipa - sembra essere il bond convertibile». Il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano ha di nuovo escluso la possibilità di un intervento di Air France nel capitale di Alitalia perchè «non è l'ipotesi migliore». Marzano non sarebbe favorevole all'ipotesi e vorreb¬ be invece l'ingresso di capitali italiani, la soluzione preferita dal govemo. Sul tavolo c'è l'offerta di Alpi Eagles: 1200 miliardiperil3007o di Alitalia. Un'oavan- ce» già bocciata da Luigi Martini, depu¬ tato di An: la definisce «un'operazione sospetta, chiunque la faccia», visto che il valore di Borsa della compagnia «in questo momento è molto basso», ma in caso di vendita «quello che va valutato è il potenziale di sviluppo del vettore». In questo caso, dice Martini «il valore sarebbe ben più alto». Alitalia prevede il progressivo sgan¬ ciamento di due piccoli partner come Minerva e Azzurra. Altri ostacoli si profilano dalla Lombardia, dove la com¬ pagnia aveva assunto impegni precisi. Il presidente Roberto Formigoni ora chie¬ de il rispetto deipatti: il piano industria¬ le prevede un ridimensionamento di josizione e addetti negli aeroporti lom- jardi e si rischiano penalizzazioni sia per l'economia che per la mobilità dei cittadini. Se Alitalia continuerà a consi¬ derare Malpensa il suo scalo principale, avverte Formigoni, avrà l'appoggio del¬ la Regione, in caso contrario «sarebbe meglio liberalizzare le rotte e gli slot garantendo ai nostri cittadini un servi¬ zio completo», [r.e.s.]

Persone citate: Antonio Marzano, Formigoni, Francesco Mengozzi, Giuseppe Vegas, Loyola De Palacio, Luigi Martini, Marzano, Minerva, Roberto Formigoni

Luoghi citati: Bruxelles, Lombardia, Roma