Pensioni,la riforma si farà a tappe

Pensioni,la riforma si farà a tappe LUNEDI' LE RISPOSTE DEFINITIVE DEI, GOVERNO ALLE RICHIESTE DI CGIL, CISL E UIL COFFERATI: PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE Pensioni,la riforma si farà a tappe Nuovo scontro sulTfr. Marorii: non servirà per la cassa integrazione ROMA Prende corpo l'ipotesi di una riforma delle pensioni a tappe. Il ministero dell'Economia sareb¬ be infatti favorevole a considera¬ re nella delega per la riforma previdenziale anche una norma paracadute per garantire l'effica¬ cia delle correzioni già concorda- te'con i sindacati. Nel testo della delega, che il ministro del Welfa- re Roberto Maroni sta verifican¬ do con Giulio Tremonti, potreb¬ be esserci dunque un esplicito richiamo all'esigenza di una nuo¬ va verifica, premessa per nuove correzioni nel caso l'obiettivo di innalzamento dell'età pensiona¬ bile su base volontaria, grazie agli incentivi previsti, non do¬ vesse essere raggiunto. Sia Maro¬ ni che il ministero dell'Econo¬ mia hanno invece smentito che la parte del Tfr che non sarà destinata ai fondi pensione pos¬ sa essere utilizzata per il finan¬ ziamento degli ammortizzatori sociah. Maroni ha peraltro ga¬ rantito che i criteri per l'aumen¬ to delle pensioni minime ad un milione, da inserire nella Finan¬ ziaria con un emendamento, non saranno modificati rispetto a quanto annunciato. In attesa dell'incontro di lune¬ dì prossimo a Palazzo Chigi, dal quale i sindacati aspettano rispo¬ ste definitive dal governo sia sull'articolo 18, che su pensioni e fisco, l'ipotesi della riforma previdenziale in due tempi ha contribuito a surriscaldare il . frontp sindacale già agitato. Al ministro Antonio Marzano, deci¬ so ad andare avanti sull'articolo 18 se dall'incontro di lunedì fossero emersi solo «veti» sinda¬ cali, e allo stesso Maroni, indi¬ sponibile al ritiro della delega senza proposte alternative, ave¬ va risposto poco dopo il segreta¬ rio della Cgil, Sergio Cofferati, prefigurando uno sciopero gene¬ rale. «La fase due è un'incognita troppo pesante. Proprio per evi¬ tare questo pericolo restiamo contrari alla delega e favorevoli ad im maxi-emendamento sui cinque punti concordati della riforma», ha detto il responsabi¬ le per le politiche sociali della Cgil, Beniamino Lapadula. «Non vedo la necessità di un secondo tempo, né di riagitare ii fanta¬ sma di altri interventi», ha detto il segretario confederale della Gisl, Pierpaolo Baretta, mentre il numero due della Uil, Adriano Musi, ha sottolineato che «una nuova verifica a stretto giro di posta non avrebbe alcun senso. Noi còmimque siamo contrari». I sindacati, peraltro, avevano reagito malissimo alle indiscre¬ zioni sulla possibilità di utilizza¬ re parte del Tfr per finanziare gli ammortizzatori sociali; ipote¬ si smentita seccamente dal mini¬ stro Maroni. «Non' è scritto ih nessun documento deliTOiniste- ro di utilizzare il T^r.^ ;q[uesto scopo, la delega prevad^mdé'sti- nare una quota maggioritaria del Tfr per i fondi pensióne, mentre sulla parte restante deci¬ deranno le parti sociali» ha detto ieri Maroni. Il Tfr non sarà dunque una ciambella di salvataggio per chi perde il po¬ sto di lavoro, ma resta l'ipotesi, caldeggiata da Tremonti, di far¬ ne confluire una parte in busta paga per alimentare i consumi. Resta il forte dissenso della Confindustria: «senza una vera riforma delle pensioni -ha detto il direttore generale, Stefano Parisi - siamo contrari all'utiliz¬ zò del Tfr». I dettagli della delega dovrebbero essere definii ti nel fine settimana da Tremon¬ ti e'Maroni, che ieri ha spedito al suo collega la bozza della delega: «si tratta - ha détto - dì ipotesi già concordate nell'im¬ pianto e nei contenuti». Maroni ha ribadito, per sgom¬ brare il campo dalle indiscrezio¬ ni, che nel provvedimento il governo non prevede alcun tet¬ to per l'età pensionabile, per¬ ché «si tratterebbe allora solo di spostare il limite da un'età all'altra». «Il sistema delle pen¬ sioni di anzianità» ha aggiunto «resta quello della riforma Bi¬ ni». Maroni ha anche escluso che siano allo studio cambia¬ menti dei criteri per l'aumento delle pensioni minime a un milione. «I criteri restano quelli fi annunciati: l'aumento va ai pensionati invalidi totali che abbiano almeno 60 anni e per chi ne ha più di 70, con il bonus ' pari a un anno per ogni cinque di contributi versati» ha detto Maroni, smentendo anche l'ipo¬ tesi di modificare la sanatoria sugli aumenti indebitamente percepiti dall'Inps. lm. san.] Nella delega l'esecutivo pensa di introdurre una norma paracadute per garantire l'efficacia delle correzioni già concordate coi sindacati a cominciare dall'innalzamento volontario dell'età pensionabile

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