Se la nordica Lucrezia perde la testa per il terrone Imparato

Se la nordica Lucrezia perde la testa per il terrone Imparato : :-.'-. : ■■- - DAL BRILLANTE SPETIAfeOLO TEATRALE SI GIRA UN FILM DIRETTO DA MASSIMO COSTA Se la nordica Lucrezia perde la testa per il terrone Imparato Il regista: «È un "Biade Runner alla pummarola", storia fantapolitica in cui dopo la secessione i meridionali vivono nelle riserve come Sioux» Raffaella Silipo TORINO UN futuro indefinito ma non troppo lontano in cui l'Italia pratica la secessione, secondo i desideri di certa base leghista e gli antichi piani di un Umberto Bossi non ancora diventato ministro. Una grottesca Repubblica del Nord dove i meridionah vivono nelle riserve come i Sioux d'Ameri¬ ca per evitare di contagiare con i loro costumi lassisti il civilissimo popolo nordista. E' questo il noc¬ ciolo di «Casa di frontiera», «Biade Runner alla pummarola», come lo definisce il suo autore e protagoni¬ sta Gianfehce Imparato. L'aveva messo in scena a teatro nel 1994, nei giorni del Berlusconi I e - ma lui giura che è un caso - lo ripropo¬ ne per il cinema nel 2001, anno primo del Berlusconi II. Le riprese sono cominciate da qualche gior¬ no a Torino, il film uscirà in primavera. «La trama segue le vicende emblematiche della famiglia Strummolo - spiegano Imparato e il regista Massimo Costa -. Il capo¬ famiglia, Gennaro, autentico figlio dell'immigrazione e dunque "più nordico dei nordici", ambisce a diventare "cittadino del Nord", sot¬ toponendo sé stesso e la recalci¬ trante sorella Addolorata (Anna Ammirati) a ima limga teoria di test ed esami imposti dall'ammini¬ strazione padana: lui si fa chiama¬ re Ghenny Strumm, millantando una lontana origine tedesca, e lei diventa Dolores». L'assistente sociale incaricata di seguire i progressi di civilizza¬ zione della famiglia Strummolo è la veneta Olga, ima Lucrezia Lan¬ te della Rovere in versione «nazi¬ sta», con i capelli corti tinti di biondo platino. «Olga viene colta, nonostante la superiorità di razza. da insana passione per il ruspante e meridionalissimo fidanzato del¬ la padrona di casa, Ciro Cacace (Vincenzo Peluso) - continuano Costa e Imparato -. Quest'evento scompiglia le illusorie speranze del protagonista». Il film, snodan¬ dosi attraverso situazioni grotte¬ sche, ciniche e tenere, conduce al finale, che si abbatte sui protagoni¬ sti con forza paradossale: «E' il saggio "professore" Aldo Giuffré a trovare una via d'uscita. Bisogna tornare nel Sud Italia, e l'unico modo è passare per l'Albania, arri¬ vandoci come profughi». Neli'ulti- ma scena, la prima che Costa e Imparato hanno girato, l'altro gior¬ no, in Liguria, i «profughi» Genna¬ ro, Ciro e Olga si inseguono nel mare cupo e tempestoso su scia¬ luppe di fortuna, con effetto indub¬ biamente comico ma non poco inquietante. Tranne la parentesi in riva al mare, il film è tutto girato a Torino e dintorni «soprattutto nei luoghi dell'archeologia indu¬ striale, come l'ex fabbrica della Superga. Un po' melanconico, ma ci permette di recuperare certi sapori e dare un'idea di futuro ipertecnologico e allo stesso tem¬ po scalcinato». In teatro «Casa di frontiera» ha avuto «ottimo suc¬ cesso a Napoh - ricorda Imparato - ma hanno riso persino a Valda- gno, profondo Nord Est leghista». D'altronde i toni sono quelli, irre- sistibih, della commedia all'italia¬ na di Totò, Poppino e Eduardo. Per cui si passa dal tricche trac- che agli Aspiranti Cavalieri del Sacro Po, dalle aUci in tortiera a un «Toma a Surriento» trasforma¬ to in «Toma sul Garda». H messaggio finale è che, come dice Luciano De Crescenzo, «ognu¬ no è meridionale per qualcun al¬ tro». «Milano-Napoli come Mila- no-Marrakech, o New York-Città del Messico - concludono Costa e Imparato -: d'altronde in una riser¬ va vicina a quella degli Strummo¬ lo, più brutta, stanno i maghrebmi e a un certo punto Dolores dice al fratello: "Ci trattano come palesti¬ nesi". "Manno - risponde pronto Gennaro - a noi non ci sparano mica"». L'etemo conflitto tra Nord e Sud, con un ingrandimento in quella tema di mezzo di chi ha lasciato il Sud ma non è accettato nel Nord e dunque non ha più una vera identità. Davvero non resta che ridere. I protagonisti di «Casa di Frontiera.) Anna Ammirati e Gianfelice Imparato