Ordigno abbandonato uccide cinque bambini alla periferia di Gaza di Aldo Baquis

Ordigno abbandonato uccide cinque bambini alla periferia di Gaza Ordigno abbandonato uccide cinque bambini alla periferia di Gaza La strage provocata da una granata inesplosa o da una mina Il Mossad ha sventato numerosi attentati in pochi giorni Aldo Baquis TEL AVIV Cinque bambini palestinesi sono rimasti dilaniati ieri da un ordi¬ gno israeliano mentre si recava¬ no a scuola nel povero rione di al-Rabwat, nel settore occidenta¬ le di Khan Yunes (Gaza)', in una zona che spesso negli ultimi mesi è stata teatro di duri scontri a fuoco fra militanti dell'Intifada e reparti mihtari israeliani disloca¬ ti in una vicina colonia. Quel tratto di terra, affermano gli abitanti di Khan Yunes, è come un grande campo minato, senza recinzioni né cartelli. Ieri uno dei bambini rimasti uccisi (tre fratelli e due cugini, tutti del clan familiare al-Astal) è inciam¬ pato in un proiettile inesploso sparato giorni prima da un carro armato israeliano, o in una mina antiuomo. Lo scoppio, molto potente, ha ghiacciato il sangue neUe vene agli allievi della vicina scuola Abdallah Siam dove gli scolari (fra i sei e i quattordici anni) erano diretti. Accanto a loro, due altri bambini sono rimasti feriti in modo grave. I medici del vici¬ no ospedale Nasser hanno ricom¬ posto a fatica i cadaveri che erano, hanno spiegato, «orrenda¬ mente ustionati e mutilati». La morte dei cinque membri della famiglia al-Astal: Akram (6 anni), Anis (11), Sultan (12), Muham- mad e Omar (14) ha gettato nel lutto l'intera popolazione della striscia di Gaza, offuscando il Ramadan. ' Del resto nella stessa zona si avverte da tempo un clima pesan¬ te. Ancora mercoledì, nella vicina città di Rafah, un palestinese malato di cuore (Sami Basala, 65) era deceduto a un posto di blocco israeliano, dove l'ambulanza su cui si trovava era stata fermata a lungo per accertamenti. Sempre a Rafah reparti israeliani aveva¬ no demohto 18 edifici ritenuti postazioni abituali di cecchini palestinesi. Ma in quelle case vivevano decine di famiglie che secondo la testimonianza di una delle abitanti, Nawal Abu Jazar, sono state sorprese nel sonno dai soldati israeliani e non hanno avuto nemmeno il tempo di pren¬ dere con sé il minimo necessario. «Non c'è dubbio - ha esclama¬ to Abdel Razeq Majaydeh, un responsabile della sicurezza a Gaza - che-siamo di fronte a un'ulteriore escalation mihtare israeliana», volta a far fallire la prossima missione dei diplomati¬ ci statunitensi William Bums e Anthony Zinni, incaricati di con¬ solidare il cessate-il-fuoco entro la prima settimana di dicembre. Secondo i servizi segreti israe¬ liani, sono piuttosto i palestinesi a cercare costantemente di ina¬ sprire la situazione. Nel Sud della striscia di- Gaza, affermano, è stato disinnescato ieri un ordigno di 20 chilogrammi deposto accan¬ to a una strada frequentata da coloni. Doveva esplodere, secon¬ do queste fonti, al passaggio di uno scuolabus. Negli ultimi giorni sono stati fortunosamente sventati ripetuti attentati palestinesi in territorio israeliano. «Se nelle nostre città non ci sono continui spargimenti di sangue » aggiungono le fonti - ciò è dovuto soltanto alla nostra opera di prevenzione. I servizi segreti di Arafat non fanno nien¬ te per combattere il terrorismo». Secondo recenti informazioni giunte in Israele, un gruppo di militanti di al-Fatah dislocato a Jenin (Cisgiordania) sta organiz¬ zando un nuovo gruppo clandesti¬ no, denominato Wahdat al- Istishad, i cui militanti hanno ordine di colpire in profondità neUe retrovie israeliane e di com¬ battere fino alla morte. «Su 91 israeliani morti in Cisgiordania durante l'Intifada - ha precisato ieri un responsabile israeliano - 47 sono stati uccisi da uomini di al-Fatah». Nei Territori c'è un'atmosfera di mobilitazione, come ha rileva¬ to un recente sondaggio di opinio¬ ne apparso ieri sulla stampa pale¬ stinese. Un palestinese su due non crede nella mediazione statu¬ nitense e si oppone, nella sostan¬ za, allo stesso processo di pace con Israele. Tre palestinesi su quattro condizionano qualsiasi futura intesa con Israele al rico¬ noscimento del diritto del ritomo di milioni -di profughi ai loro viUaggi di origine, e respingono l'ipotesi di risarcimenti a quanti decidessero di restare nella dia¬ spora. Proprio questi umori hanno indotto il generale israeliano Amos Ghilad, il coordinatore del¬ le attività nei Territori, a dire questa settimana in parlamento che allo stato attuale è impossibi¬ le qualsiasi accordo a lungo termi¬ ne fra Israele e l'Autorità palesti¬ nese: «Anche se accettassimo il ritiro alle linee del 1967 e lo smantellamento deUe colonie, le trattative naufragherebbero sul¬ la questione dei profughi». Dal sondaggio è comunque emerso, un elemento nuovo: t che quasi il 3096 dei palestinesi sono adesso disposti a prendere in considerazione' una- sospensione dell'intifada. E' uno spiraglio ap¬ pena, che tuttavia potrebbe esse¬ re sfruttato la settimana prossi¬ ma da Burns e Zinni. I piccoli stavano andando a scuola. Appartenevano tutti a un unico clan familiare. Altri due sono rimasti feriti L'esercito demolisce 18 edifici abitati «Erano basi di cecchini» Bambini palestinesi raccolgono sabbia macchiata del sangue delle cinque vittime di KhànYounis