«L'Occidente non si comporti come Bin Laden» di Maurizio Lupo

«L'Occidente non si comporti come Bin Laden» «L'Occidente non si comporti come Bin Laden» ntellettuali islàmici: la maggioranza dei musulmani dice no all'integralismo Maurizio Lupo TORINO Torino propone al mondo una tri¬ buna die dia voce adi spiriti illumi¬ nati di tutte le fedi religiose, per favorire il dialogo fia i popoli. E' lo scopo con il quale è nato u «Centro di studi religiosi comparati Edoar¬ do Agnelli», che ieri ha esordito con il pruno convegno internazionale, dedicato a «Dignità umana e liber¬ tà di scelta religiosa». All'appuntamento, che prose¬ gue anche oggi alla Fondazione Giovanni Agnelli, partecipano acca¬ demici e teologi cristiani, islamici, ebrei e induisti che - come ha detto U senatore Giovanni Agnelli, pre¬ sente con la moglie Marella - «sono chiamati a discutere un problema di grande attualità, che oltre ad essere un problema spirituale ha Ora anche valenza politica». All'avvio dei lavori, introdotti dal direttore del centro Andrea Pacini, ha preso la parola il senato¬ re Luigi Campagna, che ha letto un messaggio del Presidente del Sena¬ to Marcello Pera. Erano presenti l'onorevole Marcello Pacini e Mar¬ co Demarie, rispettivamente ex ed attuale direttore della Fondazione. Il punto di vista cristiano sul tema è stato trattato dai professori Roberto Mancini, Romeo Astoni e Francesco Compagnoni, delle Uni¬ versità di Macerata, Cattolica di Milano e Pontificia «San Tomma¬ so» di Roma, ma l'attualità della guerra in Afghanistan ha concen¬ trato grande interesse sui relatori islamici: H'mida Ennaifer dell'Uni¬ versità di Tunisi, Mohamed Tozy dell'ateneo di Casablanca e Abdul- lahi Ahmed An-Na'im, docente su¬ danese all'Università «Emery» di Atlanta. Ad An-Na'im è stato chiesto com'«è possibile ipotizzare una so¬ cietà pluralista nei paesi islamici, dove è limitata la libertà di religio¬ ne e sono vietate e punite le conver¬ sioni ad altre fedi». «E' vero - ha risposto - esiste la dottrina dell'apo¬ stasia» che persegue chi abbando¬ na l'Islam «ma vi è anche coesisten¬ za religiosa, accettazione delle di¬ versità. E' necessario promuovere il cambiamento teologico per raf¬ forzare il pluralismo che già esi¬ ste». Il fondamentalismo sembra però essere l'unica forza che muo¬ ve le masse musulmane. «L'integra¬ lismo - spiega An-Na'im - ha Una sua attrattiva perché dà risposte molto semplici. La gente non deve meditarle troppo. Basta dire che Dio dà la risposta e che la risposta di ogni problema è l'Islam. Per cui non si accettano le proprie respon¬ sabilità. In secondo luogo in molti paesi islamici c'è mancanza di una vera democrazia, acausadel passa¬ to coloniale. Per cui il fondamenta¬ lismo è visto dalle masse come un'opposizione politica unificante. Ma non è questa l'opinione della maggioranza dei musulmani, che in gran parte s'oppongono all'inte¬ gralismo. Questo fa più notizia solo perché più organizzato». Gh intellettuali dovrebbero gri¬ darlo più forte. «Sono qui per farlo, ma bisogna rendersi conto che il discorso mtemo alle società islami¬ che è influenzato da quello che accade nel panorama intemaziona¬ le. Prima c'è stato il colonialismo, ora l'egemonia occidentale, specie degli Usa, che induce i musulmani a un atteggiamento difensivo. Così, anche se noi siamo critici, le nostre voci non si sentono. La gente è preoccupata delle conseguenze che possono esserci nel pronunciarsi». Ma secondo Mohamed Mozy qualche cosa muta: «In alcuni pae¬ si la società si secolarizza, s'inco¬ mincia a separare diritto religioso e quello profano. Anche se c'è ancora tendenza ad utilizzare la religione come strumento politico». Che cosa dire allora di Bin Laden? «Condan¬ no quello che ha fatto», dice An- Na'im. «Bisogna però capire come reagire, secondo principi di giusti¬ zia. Non possiamo comportarci co¬ me lui, uccidere innocenti. Non bisogna punire il popolo dell'Afgha¬ nistan». Che cosa avrebbero dovu¬ to fare gli Stati Uniti? E che cosa avrebbe fatto uno stato islamico attaccato come New York? «Gh Usa i nota Mozy - avrebbero dovu¬ to ricorrere agh stìumenti del tribu¬ nale penale internazionale e del¬ l'Orni. Non so invece che cosa avrebbe potuto fare un altro paese. Gh Stati Uniti sono gli unid in grado di vibrare una risposta così forte come quella data». Due giorni di convegno alla Fondazione Agnelli «Il fondamentalismo ha una sua attrattiva perché dà risposte molto semplici E' un errore punire tutto il popolo afghano» Giovanni Agnelli e la móglie Marella al convegno