Un Thanksgiving di guerra di Paolo Mastrolilli

Un Thanksgiving di guerra Un Thanksgiving di guerra Alla parata gli eroi di New York, Giuliani in testa Paolo Mastrolilli NEW YORK Stavolta le ragazze cheerlea- ders dei Miami Dolphins non hanno celebrato la Fe¬ sta del Ringraziamento bal¬ lando ai bordi di un campo da football. Invece hanno agitato i loro pompon sul ponte della portaerei Roose¬ velt, in mezzo al Mare Arabi¬ co, al suono della patriottica canzone «Living in Ameri¬ ca» di James Brown. Anche questi sono segni dei tempi, come quando in «Apocalyp- se Now» Playboy mandava le conigliette a intrattenere i soldati nella giungla del Viet¬ nam. E' stato un Thanksgiving di guerra, quello celebrato ieri sera nelle case degli americani, con un occhio al tacchino e uno al telegiorna¬ le. Nel tradizionale messag¬ gio per la festa, il presidente George Bush ha ricordato che l'America si fermò a ringraziare Dio anche nel 1621, quando la fame e il freddo avevano sterminato i pellegrini. E poi nel 1777, in piena guerra di indipenden¬ za, quando le truppe agli ordini di George Washin¬ gton si erano dovute ritirare a Valley Forge. E ancora durante la Guer¬ ra Civile, quando «il presi¬ dente Lincoln chiese al Si¬ gnore di guarire le ferite della nazione e di restituirla al pieno godimento della pace, l'armonia, la tranquilli¬ tà e l'Unione, appena possibi¬ le, secondo i propositi divi¬ ni». Se la tradizione fu rispet¬ tata allora, a maggior ragio¬ ne bisogna farlo adesso: «Mentre ci riprendiamo dal¬ le terribili tragedie dell'11 settembre, gli americani di ogni fede e cultura ringrazia¬ no Dio per le molte benedi¬ zioni che riceviamo, come una terra libera, fedele e giusta. Dobbiamo essere par¬ ticolarmente grati per il sa¬ crifìcio altruistico di coloro che hanno risposto agli at¬ tacchi servendo gli altri, mettendo da parte la loro sicurezza per soccorrere ì vicini. E in questo giorno dì ringraziamento, dobbiamo manifestare anche i nostri sentimenti nel sostegno com¬ passionevole dei concittadi¬ ni che piangono perdite inim¬ maginabili». Bush ha passa¬ to la festa a Camp David, con la famiglia e il padre George senior, dedicando un po' di tempo anche alle figlie Barbara e Jenna, che dome¬ nica compiono vent'anni. La mattinata di lavoro, dopo la solita corsa di venti minuti con gli agenti del Secret Service, è stata dedi¬ cata all'abituale vertice con i consiglieri per la Sicurezza nazionale. La Casa Bianca ha pubblicato un nuovo dos¬ sier, sulle violazioni dei di¬ ritti umani commesse da taleban e terroristi, per giu¬ stificare ancora la guerra e spiegare perché non si può fermare ai confini dell'Afgha¬ nistan. «Questi crimini - ha spiegato un portavoce - di¬ mostrano l'esistenza di una radicata abitudine all'abu¬ so, che poi è la cultura che i nostri nemici vorrebbero esportare in tutto il mondo». Almeno per qualche ora, comunque, gh abitanti di New York hanno cercato di dimenticare la guerra. Oppu¬ re di manifestare la determi¬ nazione a resistere e rinasce¬ re, continuando le tradizio¬ ni del passato. Centinaia di persone si sono accalcate ai bordi di Central Park e di Broadway, per guardare la settantacinquesima parata di Thanksgiving. Com'era già capitato per la maratona all'inizio di novembre, parec¬ chia gente è venuta proprio per via dell'11 settembre. «Quest'anno - ha detto Ran- dy Schiefer sventolando la bandiera - c'è parecchio pa¬ triottismo anche nei carri della parata. E ci vuole, considerato quanto è succes¬ so negli ultimi mesi». Un'enorme Statua della Libertà ha aperto la via, seguita dall'Empire State Bu¬ ilding e dal grattacielo Chry¬ sler, i simboli rimasti alla città. Dietro c'erano anche gli eroi dell'I 1 settembre in carne e ossa, dal sindaco Giuliani ai poliziotti e i pom¬ pieri, che stanno ancora sca¬ vando nelle macerie delle Torri Gemelle dove sono ri¬ masti i resti dei colleghi che ieri sera non hanno potuto sedersi a tavola. Shelley Veigh, una com¬ messa di Macy's incaricata di sfilare vestita da birillo da bowling, ha rivelato un piccolo segreto: parecchie maschere intorno a lei non erano veri caratteri della parata, ma poliziotti trave¬ stiti, che avevano infilato il costume solo per controllare che non capitasse nulla di strano e prevenire altri at¬ tentati. Robert De Niro e Billy Crystal si sono mascherati da pellegrino e da tacchino, ma non per la parata: l'han¬ no fatto in uno dei tanti spot televisivi, girati per far tor¬ nare i turisti a New York, perché l'America non accet¬ ta di farsi paralizzare dalla guerra o dalla paura. Uno dei tradizionali palloni sulla folla durante la parata del Thanksgiving Day a Broadway, una festa quest'anno diversa

Luoghi citati: America, Lincoln, New York