Il caso Alitalia allarma il governo «Servono soldi, il tempo stringe»

Il caso Alitalia allarma il governo «Servono soldi, il tempo stringe» SI CERCANO 3.800 MILIARDI FRA I VINCOLI UE. MALPENSA RIDIMENSIONATA Il caso Alitalia allarma il governo «Servono soldi, il tempo stringe» Mario Sensini ROMA «Datemi idee, suggerimenti. Non lasciatemi solo ad affrontare que¬ sto dramma». Raccontano che il sottosegretario alla presidenza del GonsigUo, Gianni Letta, si sia rivol¬ to esattamente in questi termini ai colleghi di governo, ieri durante il Consiglio dei Ministri, illustrando la difficilissima situazione dell'Ali¬ talia. Già traballante prima dell'I 1 settembre, dopo l'attacco terroristi¬ co che ha messo in crisi il trasporto aereo di tutto il mondo, per l'Alita- lia è in gioco ormai la stessa soprav¬ vivenza. Così il salvataggio della compagnia di bandiera, controllata al 5307o dal Tesoro, si è trasformato in una corsa contro il tempo. Alla Camera, il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, non ne ha fatto mistero: «Il problema dell'Alitalia è oggetto della massima attenzione da parte del governo. Nel Consiglio dei ministri ne abbiamo parlato: è una situazione di emergenza, che va seguita giomo per giomo. Non si può più perdere tempo». Servono soldi, almeno 3.800 mi¬ liardi, per garantire l'operatività. Ma ci sono i vincoli europei, che impediscono gli aiuti di Stato, quin¬ di qualsiasi sostegno pubblico. Di quei 3.800 miliardi che servono, il governo potrebbe versame, anche subito, solo 750, perché erano stati già autorizzati da Bruxelles anni fa e mai utilizzati. H resto dovrà essere recuperato sul mercato. H nuovo piano industriale della socie¬ tà, accolto favorevolmente dal go¬ verno, e che sarà approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, prevede esplicitamente la possibili¬ tà di emettere un prestito obbliga¬ zionario convertibile in azioni. Lo dovrebbero sottoscrivere le ban¬ che con le quali sono già in corso contatti, per un importo di almeno 2 mila miliardi. Ma non basta. Per sopravvivere, infatti, l'Alitalia ha bisogno di aiuti per altri 700 miliar¬ di nei prossimi due anni e dovrà essere ulteriormente alleggerita, con la cessione di alcune controlla¬ te (Italiatour e la compagnia char¬ ter Eurofly), di immobili (la sede di Roma), tagli di rotte (che sacrifiche¬ rebbero soprattutto Malpensa) e con inevitàbili licenziamenti. Il piano messo a punto dall'am¬ ministratore delegato, Francesco Mengozzi, ne prevede 2.500: 1.600 per il personale di terra, 900 per quello navigante. Più altri 900 «eso¬ di incentivati», ed è anche qui che il govemo è chiamato ad offrire i suoi appoggi, stando attento a non susci¬ tare le ire di Bruxelles. Ieri a tarda sera Gianni Letta ha incontrato i sindacati per discutere della crisi del settore. Si è parlato, ovviamen¬ te, anche dei prepensionamenti Ali¬ talia: il sindacato, sembra di capi¬ re, è pronto a nuovi sacrifici, a patto che saltino fuori i soldi per consentire alla compagnia aerea di uscire dalla crisi attuale e di tirare avanti. Il Govemo, per fare la sua parte, pretende a sua volta dell'Ali¬ talia il rafforzamento delle allean¬ ze intemazionali (con Air France e Delta c'è per ora solo un accordo commerciale), e la garanzia di tor¬ nare presto in utile. Quest'anno si profilano perdite di gestione assai consistenti, «in forte peggioramento» rispetto ai 500 miliardi di rosso del 2000. Se tutte le tessere del puzzle andasse¬ ro a posto, però, Mengozzi è sicuro di ottenere una «drastica riduzione delle perdite nel 2002» fino ad arrivare al ((pareggio nel 2003». Per il futuro potrà sperare in un atteg¬ giamento più morbido della Uè. La Spagna, che dal prossimo gennaio avrà la presidenza di turno, non accetta che il govemo Usa aiuti con fondi pubblici le compagnie nazio- nali e che quelle europee restino a terra. «Non escludo che ci possano essere aiuti anche alle compagnie europee» ha detto ieri il ministro dei trasporti di Madrid in visita da Lunardi.

Persone citate: Francesco Mengozzi, Gianni Letta, Lunardi, Mario Sensini, Mengozzi, Pietro Lunardi

Luoghi citati: Bruxelles, Madrid, Roma, Spagna, Usa