Camolese: assolvo Malesani anch'io ho esultato come lui

Camolese: assolvo Malesani anch'io ho esultato come lui IL TECNICO DEL TORO PREPARA LA SFIDA CON L'ALLENATORE CHE LAVEVA CRITICATO Camolese: assolvo Malesani anch'io ho esultato come lui Aurelio Benigno TORINO Forse Un po' d'invidia l'ha prova¬ ta, Giancarlo Camolese, domenica sera quando ha visto il collega Alberto Malesani sfogare una gio¬ ia irrefrenabile sotto la curva del Verona. Un derby è sempre un derby. Vale la pena denudarsi a braccia alzate davanti ai propri tifosi. Era una promessa e Malesa¬ ni l'ha mantenuta, sfidando dietro¬ logie e critiche. Camolese lo giustifica, in fin dei conti al cuore non si comanda: «Il calcio è bello perché c'è spazio anche per questi atteggiamenti goliardici. La sua è stata una reazione dettata da tanti fattori. Evidentemente sentiva parecchie cose dentro di sé e mi sembra che le abbia sfogate nella maniera giusta e soprattutto spiegate mol¬ to bene dopo la partita». A parte l'esultanza e la corsa sfrenata sotto la curva, Camolese (che è per natura un anti-mago) richiama però Malesani per i con¬ tenuti del suo sfogo e detta consi¬ gli a livello generale, senza riferi¬ menti diretti al collega veronese: «Non sta a me giudicare se ha fatto bene o male. Fosso solo dire una cosa: noi allenatori abbiamo obblighi precisi perché siamo per¬ sonaggi pubblici. Inoltre non sia¬ mo "tuttologi" quindi ci vuole prudenza, occorre ragionare pri¬ ma di dare giudizi. In quanto all'esultanza sotto la curva io non posso eccepire perché l'anno scor¬ so feci la stessa cosa a Pescara, quando vincemmo matematica¬ mente il campionato. Anche il mio fu uno sfogo. Urlai tutto quello che avevo dentro, in fondo fu un'impresa storica, conclusa con tanto di record». Tra Malesani e Camolese non c'è mai stato un grande rapporto, questo è risaputo. Non rancore, ma freddezza. Il granata non di¬ mentica la polemica che il collega fece dopo l'esonero dì Simoni («un Camolese non può sostituire la sua esperienza»). Un'amarezza che lo stesso Malesani provò a Parma. «Secondo me fu un eccesso di zelo nei confronti dì Simoni - minimizza Camolese - anche per¬ ché i risultati che ho poi ottenuto mi hanno dato ragione, smenten¬ do certe dichiarazioni. Sono con- vinto che non fosse un attacco diretto a me». Domenica al Delle Alpi, Camole- se e Malesani siederanno uno accanto all'altro. Il Verona arriva dalla vittoria ottenuta nel derby veronese, il Toro dal pareggio con recriminazioni strappato alla Fio¬ rentina. Camolese intravede spun¬ ti tecnici spettacolari: «Il Verona è una squadra molto ben organizza¬ ta. Ha giocatori dì grande corsa, veloci e di quabtà superiore. Inol¬ tre arrivano da un buon momen¬ to, sono in forma e vorranno dare continuità a questo periodo favo¬ revole. Proprio come noi. Abbia¬ mo battuto il Milan, potevamo battere la Fiorentina, anche se credo che i favori e ì torti alla fine si compensino, giochiamo bene, siamo psicologicamente in un otti¬ mo stato e possiamo contare sul¬ l'appoggio dei nostri splendidi tifo¬ si. Ci sono tutti i presupposti per una partita dai grandi toni agoni¬ stici e spettacolari». Con il rientro di Lucarelli in attacco si dovrebbe delineare la stessa formazione che ha sconfit¬ to il Milan. Compreso Comotto, che dopo Serginho dovrebbe pren¬ dersi cura del temibile argentino Camoranesi, forse il giocatore più in forma del Verona aie si presen¬ terà, proprio come il Milan, col tridente (Mutu, Frick e Camorane¬ si) in attacco. E Camolese ha già pronta la contromossa con il con- fermatissimo 5-3-2. ' 'W-Bm^m ^B '-■:";' La grinta di Giancarlo Camolese Il tecnico del Toro interviene sul caso Malesani giustificando le manifestazioni di gioia degli allenatori

Luoghi citati: Parma, Pescara, Torino