«Un'avanguardia per l'Europa» di Cesare Martinetti

«Un'avanguardia per l'Europa» «Un'avanguardia per l'Europa» Ruggiero a Parigi presenta la sua proposta Cesare Martinetti corrispondente da PARIGI Un «peloton de tète», un gruppo avanzato, un'avanguardia di Pae¬ si, ì più interessati, quelli che hanno l'Europa nel patrimonio storico e genetico della loro poUtì¬ ca per fare avanzare in un quadro comunitario i grandi temi, esteri, difesa e sicurezza, per rafforzare l'Ue ed evitare che l'allaiBamento da 15 a 27 membri diventi un annacquamento. Con questa pro¬ posta il ministro degh Esteri Rena¬ to Ruggiero s'è presentato ieri, sera all'Assemblée Nationale, il parlamento francese, invitato dal¬ la Commissione Esteri presieduta dal socialista Frangois Loncle. ' Un gesto dì pace dopo il «mo¬ mento difficile» (come l'ha defini¬ to lo stesso ministro) di un mese fa, quando dall'Eliseo partì una convocazione a tre con Gran Bre¬ tagna e Germania - Italia esclusa - per discutere di Afghanistan e di guerra. Ruggiero ha risposto con serena cordialità aprendo il suo intervento con una citazione di Victor Hugo: «Quando la Francia parla, il resto del mondo ascolta». Dunque una esplicita e non forma¬ le dichiarazione dì amicìzia che sarà messa alla prova tra pochi giorni, martedì prossimo, a Peri- gueux, dove si svolgerà il vertice bilaterale che presenta alcune spi¬ ne. Da parte italiana resta in sospeso la partecipazione indu¬ striale all'Airbus militare (ma la questione su richiesta tedesca è rinviata a fine anno) cui i francesi attribuiscono una grande impor¬ tanza, non solo simbolica. Da par¬ te francese sì vedrà se Parigi vorrà appoggiare la candidatura di Giuliano Amato (che il presiden¬ te Berlusconi ha formahzzato in varie sedi) alla presidenza della Convenzione che deve preparare la riforma delle istituzioni euro¬ pee. Per intanto Ruggiero ha espo¬ sto le sue idee sulrEuropa che si sta costruendo riproponendo il modello di «Federazione di Stati Nazione» esposto dal presidente Ciampi qualche giorno fa a Berli¬ no. Secondo il nostro ministro degli Esteri si devono presto tra¬ sferire i trattati all'interno di una Costituzione europea, con la tra¬ sparenza e la legittimità democra¬ tica necessaria. La Costituzione dovrà incorporare la Carta dei diritti fondamentali approvata a Nizza, le disposizioni sulle istitu¬ zioni, gli obbiettivi e le competen¬ ze dell'Unione e dovrà essere fon¬ data sui principi fondamentali della solidarietà e della sussidia¬ rietà. Questa Costituzione dovrà inoltre fornire agli stati membri un codice etico, un'identità civile e materiale dell'Unione, fondata sul rispetto delle caratteristiche nazionali. All'argomento i francesi sono particolarmente sensibili avendo nel dna una difesa indiscutibile della loro «sovranità». E subito, infatti, Eduard Balladur, ex primo ministro, è intervenuto: «L'espres¬ sione Federazione di Stati Nazio¬ ne non è chiara. Che significa? Che una maggioranza di stati può decìdere contro una minoranza? Si può fare?». E Ruggiero ha rispo¬ sto: «Certo, nella pratica sarà diffi¬ cile. Ma sì devono accettare le regole della maggioranza e va escluso il diritto di veto». Il cuore della proposta Ruggie¬ ro è quella del «peloton», il ploto¬ ne di testa, composto da un nu¬ cleo di stati, certo quelh fondato¬ ri, ma non solo, che possono viag¬ giare a velocità più elevata degh altri nell'integrazione, evitando che i più deboli rallentino i più forti o i più pronti. «La storia dell'Europa ha proceduto così. Senza i plotoni dì testa non ci sarebbe stata la moneta unica, Schengen e la spinta verso l'allar¬ gamento». L'euro tra poco più dì un mese sarà la moneta unica per dodici dei quindici stati. La Gran Bretagna, per esempio, è fuori perché il suo sistema ha chiesto tempi più lunghi nell'integrazio¬ ne monetaria, ma questo non si¬ gnifica che la grande riforma di Maastricht non possa realizzarsi. E' successo per il sistema Schen¬ gen grazie al quale sono state abbattute le frontiere tra gli stati dell'Unione e dal quale, per esem¬ pio, l'Italia ha dovuto aspettare più degh altri prima dì essère accettata. L'Europa è un dovere e una necessità più ancora di quando c'era la guerra fredda, ha detto Ruggiero. La crisi intemazionale nata 1' 11 settembre può accelera¬ re alcuni processi. Per esempio quello sul mandato d'arresto co¬ mune. La Francia ha proposto che sìa il più lar^go possibile. E l'Italia? Il governo Berlusconi è per un'ipo¬ tesi più stretta. Qui a Parigi Rena¬ to Ruggiero ha dato la sua persona¬ le preferenza perché si realizzi per la maggior parte dei reati. Il ministro degli Esteri è intervenuto ieri sul tema dell'allargamento Uè all'Assemblée Nationale

Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Eduard Balladur, Giuliano Amato, Loncle, Nazio, Parigi Rena, Victor Hugo