Gioventù LINK@TA

Gioventù LINK@TA IN QUESTO NUMERO IMPARARE SULLA RETE: POTENZIALITÀ, APPLICAZIONI, RISCHI Gioventù LINK@TA studiare con Internet l Raffaello Masci SI può navigare, cbattare, cliccare, giocare e perdere tempo. Ma si può impara¬ re con Internet? Si può cioè utilizzare la massima prodezza tecnologica di largo consumo arrivata nelle nostre case, per studiare, ma studiare sul se¬ rio? «Mondoscuola» prova a dare una risposta a questa domanda, in pochi essenziali consìgli, con.l'aiuto dì Elena Zanno, una giovane professio¬ nista romana, titolare di una società di informatica, che co¬ nosce bene la scuola e la didat¬ tica al punto di aver scritto un libro intitolato «Studiare con Internet» (Armando editore, 20 mila lire). STRUMÉNTI A SENSO UNICO. Tutti noi abbiamo consuetudi¬ ne con strumenti dì documen¬ tazione e di ricerca cosiddetti «multimediali», costituiti cioè da compact disk, cd-rom, ma anche normalissimi libri, pure loro multimediali nel senso che «mixano» testi, immagini, grafica. Limite di tutti questi mezzi è quello di non consenti¬ re nessuna forma di interazio¬ ne: possiamo solo leggerli e consultarli. LA GRANDE RETE. Internet, ov¬ vero per essere più precisi, il Www (il World Wide Web, il sistema rpermediale per eccel¬ lenza) è formato da migliaia dì «pagine» web collegate tra loro mediante riferimenti o collega¬ menti . Queste pagine a loro volta contengono collegamenti multimediali di diverso tipo (testo, grafica, animazioni, mu¬ sica, video, ecc.) e cioè è reso possibile dal linguaggio che le caratterizza: rHyper Text Markup Language (l'Html, si¬ gla difficile, ma familiare a chiunque si sia mai affacciato sulla Rete). STUDIARE CON INTERNET. Stu¬ diare con questo prodigioso ma¬ gazzino di dati che è Internet si può ma, si badi bene, non in alternativa agli strumenti tradi¬ zionali. «Mi piace molto, a que¬ sto proposito - dice Elena Zari¬ ne - la metafora utilizzata da Umberto Eco del «banco a due piazze»: ogni studente del terzo millennio, dovrebbe poter acce¬ dere con immediatezza e natu¬ ralezza da una postazione cor¬ redata dalla strumentazione tradizionale (libri principal¬ mente) a una contigua caratte¬ rizzata principalmente dal com¬ puter e dalle sue periferiche multimediali ad integrazione, potenziamento e rinnovamen¬ to della didattica consueta». CHE FARE CON INTERNET. Già, quali sono le potenzialità offerte da Internet? Ecco, secondo Zari¬ ne, alcuni dei possibili usi dello strumento. I. Programmazione di un lavo¬ ro interdisciplinare. Perle carat¬ teristiche di fruibilità delle in¬ formazioni disponibili ih rete è possibile analizzare con più f aci- htà lo studio dì un particolare argomento attraverso l'ottica di più discipline, gli insegnanti potranno coordinarsi a questo fine individuando i nuclei tema¬ tici comuni. 2. Interazione con classi, istituti e realtà di Paesi lontani per scambi culturali. 3. Ampliamento delle risorse infor¬ mative. 4. La possibilità non solo di utilizzare la rete come strumento per il reperimento delle informazioni, ma anche come tramite di divulgazione, ad esempio con la pubblicazio¬ ne dì panne web e di interscam¬ bio mediante la partecipazione a forum o a liste di discussione. 5. Orientamento nel mercato globale e possibilità di interazio¬ ne tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. 6. Possibilità dì partecipare a corsi, frequenta¬ re scuole e assistere a lezioni universitarie in modo «virtua¬ le» con il sistema dell'educazio¬ ne a distanza. 7. Accedere in modo gratuito a una sterminata quantità dì software e di siste¬ mi informatici (ad esempio i portali tematici) per lo'studio e l'apprendimento. 8. Reperimen¬ to di notizie costantemente ag¬ giornate sui fatti dell'intero glo- x). 9. L'utilizzo e l'apprendi¬ mento delle lìngue straniere, soprattutto l'inglese, in modo non tradizionale e di sicuro più divertente. IL ROVESCIO DI INTERNET. Se la Rete delle Reti offre mille possi¬ bilità, ci sono anche alcune controindicazioni di cui convie¬ ne tener conto 1. La superficia¬ lità. «Credo - dice la signora Zarino - che il compito princi¬ pale della scuola sia quello di insegnare a non subire passiya- mente questi nuovi strumenti, ma di conoscerli e studiarli in modo critico e consapevole». 2. Il disorientamento. Per la vasti¬ tà e la disorganizzazione del¬ l'informazione l'utilizzo della rete potrebbe disorientare lo studente anziché aiutarlo. Da qui l'importanza della guida dell'insegnante. 3. L'accesso a informazioni inadatte a un pub¬ bhco molto giovane. Il proble¬ ma più eclatante, ma non uni¬ co e quello della pornografia. Oggi per le reti informatiche in ambito didattico sono stati in¬ trodotti dei sistemi informatici in grado di filtrare l'accesso a siti «pericolosi» o inadatti. 4. L'inaffidabihtà, dovuta princi¬ palmente alla facilità di pubbli¬ cazione e alla totale mancanza di controUi sulle informazioni pubblicate. Usare senza subire, insomma. Non rovesciamo il rapporto con quelli che all'inizio abbia¬ mo chiamato «strumenti a sen¬ so unico». Se il libro si può «soltanto» leggere, Internet po¬ trebbe anche sommergerci. Èli libro è uno strumento a senso unico Dà quello che ha, e nient'altro Il Web apre le porte ali'«interazione», si lascia interrogare alla ricerca di ciò che davvero si vuole Il computer integra ma non sostituisce Umberto Eco creò la metafora del «baoco a due piazze»: da una parte il futuro del video dall'altra la tradizione della carta stampata

Persone citate: Elena Zari, Raffaello Masci, Umberto Eco, Wide, Zari, Zarino