Il Fred dei miei 9 anni

Il Fred dei miei 9 anni Il Fred dei miei 9 anni «Fred», del torinese Pit Ferménto, viene proiettato alle 20 di giovedì 22 al Reposi 5, presente il regista. Lo stesso giorno, alle 18 in piazza Cln presenta- zionesdei libroy(ll..grande Fred. Busca¬ gliene una vita in musica» di Maurizio Temavasio; din l'autore, Ernesto De Pascale, EJena filippini, Pit Formertto, Luca Pelusi e Stefano Tealdt. E in serata festa^omaggio a Buscagiione ai «Diwan»div!aBaretti15. GINO Latilla, dal palco, incoraggiava un pubbli¬ co di settantenni in deli¬ rio a intonare con lui il coro di«Vecchio scarpone» e io, che me lo tenevo stretto di quinta nel view fìnder con lo scrupolo di un cecchino, mi accorgevo con stupore e anche un po' di commozione di quanto bella fosse la canzone. Non mi servi¬ va per il film ma mi è piaciuta, come altre di quella sera. Poi con Latilla abbiamo parlato di Fred e mentre lui raccontava io percepivo ancora una volta que¬ sta vocina che diceva: «Sta parlando di un tempo che ti è appartenuto, in cui i tuoi genito¬ ri erano molto più giovani di te adesso e tu eri un marmocchio, un gagno come si diceva allo¬ ra». Da bambino non percepivo con chiarezza che Fred recitas¬ se una parte. Ero pressoché convinto che fosse davvero co¬ sì. Col gessato e la 45 sotto la giacca, tutti i giorni. Solo che invece di fare il gangster faceva il cantante. Mi pareva normale. Mi piaceva. Per tutto il tèmpo della lavorazione e del montag¬ gio ho cercato di tener presente quel punto di vista. In Alsazia, con Fatima Robin's, che è so¬ pravvissuta persino al salto dal terzo piano di un albergo in fiamme, nel nido museal-gastro- nomico degli Amici di Fred a Rovereto, tra i logori, fruscianti 45 giri di Leo Chiosso e sua moglie Caterina, selezionando il repertorio di film e fotografie. con Arrigotti, Giacosa e Rovere - tre Astemovas - che sono musica anche se tacciono, con l'enciclopedico Maurizio Tema¬ vasio, con tutti gli altri, ovun¬ que, ho cercato di guardare come uno che osserva il mondo a 8/9 anni. E pensare che tra il 1987 e il 1991 ho tentato di realizzare un documentario su Fred Busca¬ giione almeno quattro volte. Prima con Ipotesi Cinema, dove il progetto si perse in un bailam¬ me di cineasti e aspiranti tali bivaccanti in quel di Bassano in attesa di agguantare un'occasio¬ ne. Quindi con TG1 7 che mi aveva commissionato un lavoro proprio su Ipotesi Cinema e poi acquistato un documentàrio gi¬ rato in Irlanda. Quando mi chie¬ sero se avevo altre proposte rispolverai il soggetto su Fred, ma non funzionò neppure in quell'occasione. E infine, prima di rinunciare, ci ho provato qui, nella sua città, con la Video- mark e il Gruppo Cooper, ma non se ne è fatto nulla. Conti¬ nuavo a chiedermi com'era che uno come Buscagiione non sug¬ gestionasse gli altri come sugge¬ stionava me, eppure non riceve¬ vo che rifiuti, mai categorici ma pur sempre accompagnati da quel velo di distratta degnazio¬ ne, di esile ma implacabile vo¬ lontà di sottovalutare la propo¬ sta che alla fine fanno vacillare anche la più agguerrita delle determinazioni (e io di agguerri¬ te ho sempre avuto solo le incertezze). Sono trascorsi così una decina d'anni. Poi è uscito il libro di Temavasio. Me lo leggo e non faccio in tempo a dire «Ma guarda un po'... » che mi telefona Stefano Tealdi e mi dice «Non è che a te per caso piace Buscagiione ? Perché dob¬ biamo farci un documentario e avremmo pensato a te e ci chiedevamo...». Ragazzi. Strana la vita eh? Pit Formento

Luoghi citati: Alsazia, Bassano, Irlanda, Rovereto