Film dell'eccesso

Film dell'eccesso Film dell'eccesso :uori concorso: Nietzsche a Torino bilie del rock, Kiarostami e l'Aids Ifilm fuori concorso, come è noto a chi. organizza festival cinematografici e come è evidente a chi scorra anche frettolosamente il programma, sono per loro natura disomoge¬ nei e difficilmente assimilabili. Eppure, leg¬ gendoli nel loro insieme, possono essere una cartina -di tornasole non indifferente per capire i criteri di fondo e i valori che ispirano il lavoro di chi li ha scelti. Prendiamo i film iscritti in questa categoria e analizziamoli uno a uno; «Rock Star» di Stephen Herek, interpre¬ tato da Mark Wahlberg, è un film fortemente segnato dagli eccessi: eccessi musicali (la musica heavy metal) ed eccessi melodrammati¬ ca (la discesa agli inferi e il riscatto del suo protagonista). E' un film di genere, pensato per il grande pubblico: tutto il contrario dell'estetica rock indipendente di «Gimmo Shelter», un film del 1971 che viene qui riproposto perché ne esiste una copia nuova rimasterizzata ma soprattutto perché è il documento cinematografico che meglio di ogni altro esprime la fine della spensieratezza degli Anni Sessanta e l'inizio di una nuova era. I fratelli Maysles, grandi documentaristi del nuove cinema americano, ripresero il concer¬ to dei Rolling Stones ad Altamont, segnato da incidenti con morti e dai temibili Hell's Angels presi a fare servizio d'ordine: altri eccessi, altra epoca ma un interesse ancora molto forte. Ed è eccessivo fin dal titolo «Amoréstremo», significativo esordio nel lungometraggio di una tra le migliori documenta¬ rista italiane, Maria Mar¬ tinelli (quella di «Gladiato¬ ri», forte reportage sul mondo del pomo). «Amo¬ réstremo» è un giallo am¬ bientato nel mondo del sadomasochismo e tra gli interpreti c'è Rocco Siffre¬ di, attore e regista oggi una vera icona dell'hard. Non è un film che strizza l'occhio, che cerca facili scandali: è come una di¬ scesa negli inferi che av¬ viene giorno dopo giorno, inquadratura dopo inqua¬ dratura, capace di lascia¬ re alla fine un prezioso senso di disagio. «Cecilia» è invece un lungometrag¬ gio nato dal successo di un cortometraggio che porta lo stesso titolo e che è stato premiato due anni fa proprio a Torino: come vedrete, l'eccesso è in questo caso figlio dello svolgersi paradossale di una storia surreale. In questa sezione sono poi presenti due registi che hanno già dato molto al cinema contempo¬ raneo. Abbas Kiarostami, che usa per la prima volta il digitale, racconta in «ABC Africa» la diffusione dell'AIDS nel continente nero. «ABC Africa», che come molti film citati sta per uscire in .gala, è un film duro, morale, scomodo: il suo regista si merita quindi a «Rock Staro di Stephen H maggior ragione.il riconoscimento che la città di Torino gli consegnerà durante il festival. Julio Bressane è uno dei nomi più importanti del cinema brasiliano e «I giorni di Nietzsche a Torino» (presentato a Venezia e girato in più riprese nella nostra città) è un film straordina¬ rio per cultura e per resa visiva. Come si vede, l'insieme di questi film è anche una chiave di lettura per un festival che ama gli eccessi e odia il cinema medio-mediocre. [s. d. e] «Rock Staro di Stephen Herek, interpretato da Mark Wahlberg, è presentato fuori concorso

Luoghi citati: Africa, Altamont, Torino, Venezia