Otto schermi di buone visioni di Daniele Cavalla

Otto schermi di buone visioniOtto schermi di buone visioni Al Reposi e al Massimola rassegna più amata dai torinesi TRECENTOSETTANTASEI film per settecento ore di immagini, sedici sezioni, venticinque cinematografìe pre¬ senti, centocinquanta ospiti pro¬ venienti da tutto il mondo: sono i requisiti del «Torino Film Festi¬ val» in programma sino al 23 novembre nelle multisale Repo¬ si e Massimo (con un'appendice il 24 e 25 per la proiezione delle opere premiate). Un'edizione che si prefigge di raggiungere e se possibile superare i record di spettatori (più di 64 mila presen¬ ze) e di critica (1850 accreditati) dello scorso anno. Il «Festival per il pubbUco» alterna quindi sugli otto schermi a disposizione film in concorso, classici, rarità, documentari; inoltre, incontri con registi, attori, scrittori, per¬ sonaggi del mondo dello spetta¬ colo c'è Franco Battiato che parla di cinema, Fabio Fazzio che «accompagna» un film) e dello sport (il capitano del Toro Antonino Asta). Undici i lungometraggi in ga¬ ra (fra cui gli itahani «Benzina» di Monica Stambrini e «Giravol¬ te (storie romane)» di Carola Spadoni, entrambi di autrici esordienti e in seguito nelle sale in quanto distribuiti rispettiva¬ mente da Lipn Lantia e Fabio), diciassette i corti (fra cui «Bloc¬ co 101» di Daniele Gaglianone e «Una serata con il dottor Hoff- man» di Thorsten Kirchhoff), quindici le opere in concorso per «Spazio Italia Kataweb», dicias¬ sette i documentari itahani che si contendono il «Premio Doc 2001». Variegato il cartellone dei film Fuori Concorso: il maestro del cinema iraniano Abbas Kiaro- stami presenta «ABC Africa», l'attore statunitense Mark Wahl- berg, visto di recente ne «Il pianeta delle scimmie», è il mat¬ tatore del musicale «Rock Star», «Non c'è pace tra gli ulivi» di Giuseppe De Santis viene ripro¬ posto nella copia restaurata dal¬ la Cineteca Nazionale. In Oriz¬ zonte Europa si segnala invece l'esordio alla regia di Andrea Porporati, sceneggiatore di «La- merica» di Gianni Amelio e de «La piovra» televisiva: il film s'intitola «Sole negli occhi», fra gli interpreti Valerio Mastan- drea e Fabrizio Gifuni. La sezio¬ ne Americana, da anni fiore all'occhiello dell'ex «Cinema Gio¬ vani», assicura il consueto inte¬ ressante programma: innanzi¬ tutto il duplice Abel Ferrara con l'ultimo «X-Rmas» (nelle sale itahane dal 7 dicembre) e il film d'esordio, del '74, «Can this be love» che si vedrà per la prima volta in Italia; poi l'ode' a Los Angeles firmata David Lynch «Mulholland drive» scelta per la serata di premiazione, il raro «The Last Movie» girato trent'an¬ ni fa da Dennys Hopper dopo «Easy rider», l'anteprima del prò- vocatorio «Storytelling» di Todd Solondz («Fuga dalla scuola me¬ dia» e «Happiness»), la carrellata di western della coppia Anthony Mann frJimmy Stewart. Sull'on¬ da del successo dello scorso an¬ no (la sala 4 del Reposi a mezza¬ notte era sempre «tutta esauri¬ ta»), viene riproposto «Nipponi¬ ca»: cinque giovani registi descri¬ vono il Giappone in cui vivono. Il Festival rende omaggio a George A. Ròmero: vedremo tut¬ ti i film, cortometraggi, docu¬ mentari, spot, episodi per la serie televisiva «The Winners» girati a partire dagli anni Sessan¬ ta da uno dei maestri dell'horror contemporaneo, atteso in questi giorni in-città. Il cinema apolide di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet è al centro di un'altra personale che desta la curiosità dei cinefili. Infine, l'immane retrospettiva sul cinema egizia¬ no: cinquantadue film e quaran¬ ta fra corti, sport e cartoon realizzati tra il 1897 (opera del «Lumière» egiziano Mohammad Baiyyumì) ai nostri giorni dalla florida cinematografica de II Cairo. Come di consueto, in questo speciale di «TorìnoSette» trove¬ rete il programma completo del¬ le proiezioni, e numerosi articoli di approfondimento. Buona let¬ tura, e buone visioni. Daniele Cavalla Al Reposi e al Massimo la rassegna più amata dai torinesi Otto schermi di buone visioni

Luoghi citati: Africa, Cairo, Europa, Giappone, Italia, Los Angeles, Torino