«Basta con le merendine e gli snacks»

«Basta con le merendine e gli snacks» «Basta con le merendine e gli snacks» Come sono cambiate le nostre abitudini alimentari Se ne parla giovedì 22 novembre al Teatro Colosseo Giovedì 22 novembre, alle ore 17,45, al Teatro Colosseo di via Madama Cristina 71, it professor Carlo Cannella dell'Università La Sapienza di Roma terrà una conferenza dal tìtolo «Basta con le merendine», ovvero l'alimentaziorie come forma di conoscenza del nostro corpo. Cannella è anche direttore dell'Istituto di Scienza dell'Alimentazione e collabora con Piero Angela .alla trasmissione Superquark. L'incontro avviene nell'ambito della rassegna i GiovedìScienza organizzala da Extramuseum, dall'inserto Tst de La Stampa e dal T3 Leonardo. L'ingresso è libero. LE merendine sono per i bambini il simbolo del dolce già confezionato che piace tanto e non,sporca le mani. Per gli adulti sono, invece, il simbolo del cibo fast che può anche nutrire, in momenti in cui si è impossibili¬ tati ad un pasto completo. Siamo di fronte agli «anytime foods», i cibi per ogni momento e l'azienda dolciaria ha carpito il segreto di questa novità spingendo sull'acceleratore della produzione. Si chiamano prodotti da forno, ma sono noti più come merendine. Fanno bene o male alla salute? Possono essere utili, ma possono anche provocare danni. Il primo problema deriva dalla loro composizione, infatti ci sono delle merendine ben pro¬ dotte, ricche di cereali (fino a cinque) o di latte, ma la maggior parte è costituita soprattutto da grassi. Se fossero grassi da olio extravergine di oliva potrebbero anche far bene al ragazzo che le mangia, ma c'è un grave inganno alla base. Quale? Quello basato sull'uso di grassi che sono sulla carta di origine vegetale, cioè l'olio di cocco e quello di palma, ma in effetti si comportano come fossero di origine ani¬ male, e quindi a prevalenza di grassi saturi, che favoriscono l'insorgenza del¬ l'arteriosclerosi. Se si mangia solamente uno snack al giorno, essendo pari il suo peso medio pari a meno di 50 grammi, anche le calorie sono contenute (un etto ne contie¬ ne dalle 350 alle 500 kcal) ma variano a seconda degli ingredienti e dei condimen¬ ti grassi. Il colesterolo di una merendina è pari a 20 mg (il fabbisogno giornaliero è pari a 300 mg) per cui non è certo una merendina che può creare problemi alla salute. Purtroppo, però, i nostri bambini o i giovani e adulti golosi non ne fanno un uso così moderato; spesso ne mangiano anche tre-quattro al dì e quindi aumenta¬ no velocemente sia le calorie sia il contenuto di colesterolo, sia il tasso di grassi saturi aterogeni. Se riuscissimo a limitarne l'uso, le merendine già confezio¬ nate potrebbero essere una valida alterna¬ tiva alle grassissime brioche o agli unti croissants fatti a mano da alcuni pastic¬ cieri, che, per renderh gradevoli, li riem¬ piono di grassi e aggravano il lavoro del fegato. Moderazione, dunque, please! Giorgio Calabrese

Persone citate: Cannella, Carlo Cannella, Giorgio Calabrese, Piero Angela

Luoghi citati: Alimentazione, Roma