Powell rilancia il dialoao in Medio Oriente di Maurizio Molinari

Powell rilancia il dialoao in Medio Oriente Powell rilancia il dialoao in Medio Oriente «Israele e Palestina, basta insediamenti e terrorismo» Maurizio Molinari inviato a WASHINGTON Israele e Palestina, due Stati sovra¬ ni ed in pace, uno a fianco dell'al¬ tro con frontiere sicure e ricono¬ sciute. E' questo l'obiettivo che rAmministrazione Bush si propo¬ ne e che il Segretario di Stato, Colin Powell, ha illustrato interve¬ nendo all'Università di Louisville, nel Kentucky. Powell ha scelto la data con cura, ieri era il 24" anniversario del viaggio a Gerusalemme del presidente egiziano Anwar Sadat, fu quello il primo passo verso la pace fra arabi ed israeliani. «Le scelte compiute da Sadat, dal pre¬ mier israeliano Yizhak Rabin e dal re Hussein di Giordania ci indica¬ no la strada da percorrere» ha detto il Segretario di Stato, ricor¬ dando anche che sono passati die¬ ci anni dalla Conferenza di pace di Madrid da cui scaturirono gh ac¬ cordi di Oslo. Il discorso pronunciato a Loui¬ sville illustra nei dettagli l'approc¬ cio dell'Amministrazione alla crisi del Medio Oriente. Due le premes¬ se: Osama bin Laden è «im terrori¬ sta che tenta di sfruttare la causa palestinese» per conduire la cro¬ ciata contro la molta ma a cui la «sorte dei palestinesi non interes¬ sa»; il rapporto fra Stati Uniti ed Israele è solido perché si basa «su valori e principi comuni» e l'impe¬ gno americano per garantire la sicurezza dello Stato Ebraico «risa¬ le al 1 948 e non verrà mai meno». Poi Powell ha descritto l'obietti¬ vo da raggiungere: «Israele e Pale¬ stina, due Stati fianco a fianco in pace, sicurezza e con pari dignità, uniti da tolleranza, sviluppo eco¬ nomico e rispetto per la sacralità dell'individuo, per lo Stato di Dirit¬ to, per l'educazione delle giovani generazioni». Non si tratta di ima meta facile di raggiungere, sono molti gli ostacoli che si frappongo¬ no ma l'Amministrazione Bush è determinata a «impegnarsi» per superarli. A tal fine Powell ha inviato in Medio Oriente il diplo¬ matico William Bumsed ha nomi¬ nato un inviato ad hoc nella perso¬ na dell'ex generale Anthony Zinni: entrambi tratteranno con i team negoziali che Ariel Sharon e Yas- ser Arafat designeranno per aprire un nuovo round di trattative. Zin¬ ni fu al fianco di Powell durante la Guerra del Golfo del 1991, è un esperto di questioni di sicurezza e resterà stabilmente in Medio Oriente per tentare di raggiungere la prima tappa: «n cessate il fuoco, la fine di ogni violenza - dice Powell - sulla base del piano Tenet e del rapporto Mitchell sostenuto da una coalizione per la pace che va dagh Stati Uniti all'Unione Europea, dalla Russia all'Onu, ad Egitto e Giordania». Il Segretario di Stato è stato esplicito nell'elencare i passi che Autorità Palestinese ed Israele sa¬ ranno chiamati a compiere nei prossimi mesi. Rivolgendosi ai pa¬ lestinesi Powell ha detto «per l'In- tifada la scelta del terrorismo è perdente, niente può giustificare la violenza contro gli israeliani né il linciaggio dei soldati a Ramallah né l'uccisione del ministro Reha- van Zeevi, l'odio e l'incitazione contro Israele sui mezzi di infor¬ mazione deve finire». «I palestine¬ si devono accettare la legittimità di Israele - ha aggiunto - perché il loro Stato nascerà a fianco di Israele non al posto di Israele». Rivolgendosi subito dopo a Israele il Segretario di Stato ha detto; «I palestinesi devono poter controlla¬ re le loro vite, avere un loro Stato e pari dignità, l'occupazione dura da tre decadi, posti di blocco, scuole violate, bambini feriti han¬ no creato un grande senso di umiliazione, tutto questo deve ces¬ sare come deve cessare la politica degli insediamenti». Affinché ai palestinesi sia garantita «pari di¬ gnità» la convivenza fra i due Stati deve.essere fondata sul rispetto delle risoluzioni dell'Onu 242 e 338 per «pace in cambio di terra» per poter così arrivare ad accordi «anche con Siria e Libano». Powell spera che Sharon ed Arafat raccol¬ gano il messaggio ed il negoziato possa iniziare presto affrontando anche le questioni più spinose: il futuro assetto di Gerusalemme e la questione dei profughi palestine¬ si. «Nella futura Gerusalemme tut¬ te le religioni devono avere pari dignità - dice Powell - e la questio¬ ne dei profughi deve avere una soluzione giusta e realistica». «L'America farà ogni sforzo - ha concluso Powell - ma alla fine dovranno essere le due parti a convivere». Il discorso di Louisville confer¬ ma che Washington è convinta che la guerra al terrorismo crei nuove opportunità di risoluzione dei conflitti. Medio Oriente inclu¬ so. A tal fine la Casa Bianca punta a coinvolgere i Paesi arabi per creare un'atmosfera favorevole: il fé giordano Abdallah ha annuncia¬ to da Londra un'iniziativa per «integrare Israele in Medio Orien¬ te» da un punto di vista pohtico, economico e di sicurezza. Il passo del sovrano di Aman è concordato con Washington e mira a far coinci¬ dere l'accordo israelo-palestinese sullo status finale con il riconosci¬ mento dello Stato Ebraico da parte dei 22 Paesi della Lega Araba (finora solo Giordania ed Egitto hanno rapporti diplomatici con Israele). Il segretario di Stato incarica un diplomatico e l'ex generale che lo affiancò nella guerra del Golfo di riaprire le trattative ì A sinistra, soldati israeliani impediscono a un gruppo di palestinesi il passaggio da Betlemme a Gerusalemme A destra, il segretario di Stato americano Colin Powell