Prima assemblea cEpaceaBonn entro la settimana di Paolo Mastrolilli

Prima assemblea cEpaceaBonn entro la settimana Prima assemblea cEpaceaBonn entro la settimana Il segretario dell'Onu Annan all'Alleanza del Nord: «Non ripetete gli errori del passato, nessuna parte può controllare tutto il Paese» Oggi a Washington donatori riuniti per trovare 10 miliardi di dollari Paolo Mastrolilli NEW YORK «Non abbiamo ancora ima data e un luogo ufficiali, per il primo incontro tra le parti coinvolte nel conflitto dell'Af¬ ghanistan, ma contiamo di an¬ nunciarli presto. A giudicare dalle notizie che arrivano da Kabul, ci sono motivi di ottimi¬ smo». Cosi una portavoce del segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha descritto i pro¬ gressi della mediazione in cor¬ so, per costruire il futuro gover¬ no. Il ministro degli Interni dell'Alleanza del Nord ha detto che il primo appuntamento avverrà a Bonn, senza precisa¬ re i tempi, Il ministro (Égli Esteri pakistano Abdul Saltar ha aggiunto che la data più probabile è il prossimo fine settimana, in un luogo da sce¬ gliere tra Germania, Svizzera e Austria. A fine giornata l'invia¬ to americano James Dobbins ha detto l'ultima parola, rive¬ lando che «ci vedremo a Bonn entro il week-end». Annan ha affidato a Lakhdar Brahimi il compito di restituire una vita politica decente all'Af¬ ghanistan. Il 13 novembre il diplomatico algerino ha propo¬ sto un piano in cinque punti, che il Consiglio di sicurezza ha approvato all'unanimità. Il pri¬ mo punto è la riunione che dovrebbe avvenire entro il fine settimana, con i rappresentan¬ ti dell'Alleanza del Nord e quel¬ li delle altre etnie, raccolti nei cosiddetti «processi» di Roma e Cipro. Il secondo è la convoca¬ zione di un Consiglio provviso¬ rio, guidato da una figura sim¬ bolo dell'unità nazionale, accet¬ tabile da tutte le parti. Il terzo è la nascita di un'amministra¬ zione transitoria, con un pro¬ gramma biennale. Il quarto è la convocazione di una Loya Jir- ga, la tradizionale assemblea nazionale, per approvare l'am¬ ministrazione e darle l'autorità di scrivere le nuova costituzio¬ ne. Il quinto è la convocazione di una seconda Loya Jirga, che dovrà approvare la costituzio¬ ne e creare il governo. Finora l'ostacolo più diffici¬ le è stato proprio l'Alleanza del Nord, composta in prevalenza da uzbeki, tagiki e hazari, che dopo aver conquistato Kabul voleva tenere la prima riunio¬ ne nella capitale. Ma quella città è inaccettabile per l'etnia pashtun, che rappresenta la maggioranza nel Sud, per l'ex re Zahir Shah e per il governo jakistano, perché ora incarna a riconquista e il potere degh oppositori sull'Afghanistan. Do¬ menica la consigliera per la sicurezza nazionale americana Rice ha lanciato un messaggio chiaro, dicendo che «questo Paese non verrà governato solo da un gruppo, che al massimo rappresenta tra il 25 e 300Zo della popolazione». Su questo punto ha battuto anche Annan, rivolgendosi a Buhanuddin Rabbani, l'ex presidente di et¬ nia tagika tornato a Kabul con l'Alleanza del Nord: «Noi stia¬ mo cercando di mettere insie¬ me tutte le parti e speriamo che i leader comprendano la necessità di formare un gover¬ no di ampia base. Se non lo capiscono, e qualche gruppo cerca di controllare l'intero Paese, andremo incontro a pro¬ blemi. Spero che Rabbani sia cosciente di ciò, dato che cono¬ sce intimamente la storia del suo Paese». Per tutta la giornata di ieri Francese Vendrell, vice di Brahimi, avuto colloqui a Ka¬ bul, da cui sono uscite le voci sull'incontro del fine settima¬ na. Vendrell si è limitato a dire che spera di vedere elezioni in Afghanistan nel giro di «tre anni, ma i portavoce a New York sostengono che le pressio¬ ni intemazionali hanno prodot¬ to progressi. Gli unici punti ancora da limare riguardereb¬ bero le dimensioni delle delega¬ zioni e il ruolo degh stranieri nella forza di pace. L'Onu nello stesso tempo cerca di favorire la pace lavorando anche alla ricostruzione. Ieri Annan ha scelto Mark Malloch Brown, amministratore dello United Nations Development Program- me, per gestire l'intervento, che dovrebbe durare 5 anni e costare tra 7 e 10 miliardi di dollari. Oggi a Washington si terrà una riunione preliminare dei Paesi donatori, in vista di quella convocata per il 27 no¬ vembre a Islamabad da Banca mondiale, Undp e Asian Deve¬ lopment Bank. La struttura politica ed economica per la pace, insomma, sta prendendo forma, e ora tocca agli afghani darle sostanza. ■:?,-'::fS;t- ^■■■■': *," "K:^; ■; v: v. Guerra e pace: alle porte dì Kabul la vita riprende e un taxi giallo incrocy, al guado di un torrente, un carro armato dell'Alleanza d^l Nord