Ferrara due, bella rivincita

Ferrara due, bella rivincita APPLAUSI PER DEL PIERO. CON LA MAGLIA BIANCONERA N. 200 SULLE SPALLE Ferrara due, bella rivincita «Dopo 16 anni di carriera, felice per il debutto» Aurelio Benigno TORINO E' stata la «sua» curva Scirea a chiamarlo e festeggiarlo. Ales¬ sandro Del Piero, dopo l'inno d'Italia, ha lasciato la squadra per ricevere l'ideale abbraccio dei suoi tifosi ma anche un loro prezioso regalo: la maglia bian¬ conera con il numero 200 sulle spalle. Le sue partite in serie A. Del Piero l'ha indossata con fierez¬ za portandola fino alla panchi¬ na e consegnandola poi a Ram- pulla. Poi un lungo applauso partito da tutti i settori della stadio che hanno voluto ringra¬ ziare il loro idolo per questo grande traguardo raggiunto con la maglia bianconera. E Alex non poteva che dedicare loro il gol che ha permesso alla Juven¬ tus di tornare in vantaggio e spianare la strada del successo finale. E a proposito di dediche ce n'è una particolare: quella che Ciro Ferrara vuole inviare a chi nutriva dubbi sulla difesa a tre scelta da Lippi per questa parti¬ ta, orfana di Tudor, Thuram e Monterò. Una vera e propria rivincita che Ferrara non vede¬ va l'ora di prendersi. Il suo attacco la dice tutta: «E così ho ridebuttato dopo 16 anni di onorata carriera. C'era scetticismo, timore e paure at¬ torno a questo mio secondo esordio. Perché c'era tanta pre¬ occupazione sul fatto che man¬ cassero i cosiddetti titolari e soprattutto c'era parecchio scet¬ ticismo sulle cosiddette riserve che, invece, sconfessando tutto e tutti, si sono molto ben com¬ portate. Io, Mark e Birindelli abbiamo dimostrato a tutti, ma proprio a tutti, che sappiamo ancora giocare. Adesso mi sono tolto un bel sassolino dalla scar¬ pa. Non vuole essere una pole¬ mica la mia, ma solo una bella rivincita. I destinatari lo sanno perfettamente». Non è soddisfatto Ciro Ferra¬ ra, ma di più ancora. E' felice a tal punto da non porre limiti al futuro: «Sono contento di quel¬ lo che ho fatto e di quello che potrò fare ancora fino a quando non deciderò di smettere. Io cerco di farmi trovare sempre pronto, questo è quello che devo fare e io cerco di farlo con grande professionalità. Non ri¬ vendico certo un posto in squa¬ dra, perché ve lo assicuro non mi cambia la vita disputare 450 partite o 449, che questo sia chiaro a tutti». Ma c'è anche chi non rilascia dediche o che si prende rivinci¬ te. Perchè David Trezeguet sta andando addirittura oltre a quello che lui stesso si poneva come traguardo. Lo scorso anno terminò il campionato con 14 gol complessivi e ad oggi ne ha già realizzati 12. E' felice, ma soprattutto con¬ sapevole che può essere lui l'uomo della svolta bianconera: «Aspettavamo da tempo questa vittoria. Finalmente è arrivata ed ora possiamo lavorare tutti con più serenità. Ma di positi¬ vo, più che la vittoria, c'è il fatto che abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il nostro allena¬ tore a livello di organizzazione di gioco». Una doppietta che lo lancia verso il titolo cannonieri e lui a questo punto lo vede come tra¬ guardo. «Eccome se ci penso al titolo. Con questa media e con questo ritmo posso sicuramen¬ te toghermi qualche bella soddi¬ sfazione. Dei due gol il più bello è stato senza dubbio il primo. Per due motivi sostanziali: per¬ ché era difficile come esecuzio¬ ne e perché arrivava in momen¬ to particolarmente decisivo per noi». E conclude: «Devo ringrazia¬ re lippi perché in questo modu¬ lo io sono il riferimento centra¬ le come lui ha voluto. Crede molto in me e questo mi serve da stimolo per migliorarmi. Adesso non dobbiamo che trova¬ re la continuità. Siamo più libe¬ ri psicologicamente e più felici, ma le conferme dovranno arri¬ vare mercoledì in coppa e saba¬ to contro la Lazio». Ciro si sfoga: c'erano molte paure, ma penso di essermi fatto trovare pronto anche stavolta Trezeguet: adesso possiamo lavorare tutti con maggiore tranquillità e io posso puntare al titolo dei cannonieri Devo ringraziare Lippi Le conferme dalla Coppa e sabato dalla Lazio Il fallo di Almeyda su Davids che ha provocato l'espulsione dell'argentino . . ^ ■nwf ni

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