L'Hellas si «riprende» Verona: rimonta e batte l'illusione del Chievo

L'Hellas si «riprende» Verona: rimonta e batte l'illusione del Chievo IL PRIMO DERBY SCALIGERO E' STATO RICCO DI RETI ED EMOZIONI IN SERIE CON DUE RIGORI IN POCHI MINUTI CONCESSI DATRENTALANGE L'Hellas si «riprende» Verona: rimonta e batte l'illusione del Chievo Capolista in vantaggio di due gol e dominatrice nel primo tempo poi la reazione dei rivali che sfruttano l'espulsione di Marazzina e l'autogol di Lanna. Camoranesi mette la firma alla storica vittoria Giancarlo Laurenzi Inviato a VERONA Mauro German Camoranesi è un argentino focoso: gli piace imitare il mammifero baffuto e giocoliere, in¬ namorato della palla; ha carattere irascibile, rovente. Prima di comin¬ ciare il derby aveva dimenticato l'ispirazione nel piccolo armadietto sulla destra dello spogliatoio, appe¬ na dietro l'uscio. Mutu, lì davanti, non poteva far miracoli nonostante fosse il migliore di tutti, perché anche il terzo attaccante dell'aggres¬ sivo modulo 3-4-3 (Frick, dal li- chtenstein) dormiva come un ghiro. E se la pigrizia di Frick è rimasta intonsa fino alla tardiva sostituzio¬ ne, a cavallo dei due tempi Camora¬ nesi si è liberato della carta moschi¬ cida che l'aveva ridotto a insetto ubriaco, approfittando dell'interval¬ lo per recuperare dallo scrigno per¬ sonale forza, coraggio, intuito. I due episodi che hanno rovesciato la par¬ tita sono annodati al risveglio dell'ar¬ gentino nato a Tandil, 25 anni fa. Lui ha dipinto la vittoria del Verona e la seconda sconfitta del Chievo in campionato. Con gli ospiti sopra di un gol (1-2), Camoranesi ha fatto la pento¬ la, poi decorandola col coperchio. Tutto nella ripresa: si è mosso abile nel subire una tagliola di Marazzi¬ na, che Trentalange ha punito con l'espulsione, lasciando il Chievo in lOcontro 11; quindi, dopo il suicidio di Lanna (autogol dei più clamorosi, per il 2-2), Camoranesi ha seguito un lungo traversone da sinistra per appoggiare in rete la palla del tptón- fo. il Chievo, nohòstanteTihferiorità numerica, ha cercato di rimettere in equilibrio una partita che non dove¬ va perdere e che per un tempo meritava di vincere. Il Verona ne ha agevolato il coraggio, accorciandosi nella propria area in affanno ingiu¬ stificato, considerando la superiori¬ tà numerica e l'ingente spesa soste¬ nuta dal Chievo per resistere (quan¬ do era ancora in vantaggio) all'assal¬ to avversario. Ma dalle mischie nul¬ la è trapelato e al fischio finale Malesani si è liberato: dell'urlo di Tarzan, della maghetta, con imo spogliarello di cui nessuna nobildon- na locale sentiva la mancanza. Il Chievo ha peraltro confermato di non essere realtà virtuale: il suo cammino sarà pure ima sottile linea di confine tra il sogno e la realtà, ma su quel filo sospeso ad altissima quota ballano ancora seguendo il ritmo. Si trovano a occhi chiusi: sventaghate trasversali per i due estemi. Manfredinì è più costante, Eriberto ama le parodie circensi ma il primo gol (suo e della squadra, dopo un altro di Corradi annullato sullo 0-0) non è fumo negli occhi. SoUta colomba da sinistra verso destra, lunga e arcuata, da Corini al brasiliano che manda la dove Fer- ron non arriverebbe neppure gli prestassero le prolunghe dell'uomo ragno. Si divertono un mondo, quel¬ li del Chievo. Hanno due pregi: corrono di più e megho, raro che escano incerottati dal tackle. Osano, con la difesa rattoppata (mancano gli squalificati D'Angelo e Moro, sostituiti dall'ex Foglio e da Legrotta- glie) che non appena i geometri nemici infilano la palla in un corrido¬ io sale di 20 metri in avanti, con meccanismo oliato, rodato. Malesani aveva annusato la chia¬ ve della sfida: estemi contro ester¬ ni, Oddo e Serie con la museruola per Manfredini ed Eriberto. Trova¬ ta, la chiave, solo nel secondo tem¬ po. Nel primo, all'occorrenza, Oddo e Serie avrebbero dovuto creare superiorità sulle fasce, rovesciando la medaglia: da gendarmi a incurso¬ ri. Teoria che si stava sbriciolando come il tonno famoso infilzato dal grissino. Serie ha accusato la danza del rivale e si è reso responsabile anche del fallo di roano su cross del solito Eriberto, che ha causato il rigore trasformato da Corini, man¬ dando il Chievo sopra di 2 gol. Per un tempo, Ù primo, là partita è stata contrapposizione di una squadra (il Chievo) contro un gioca¬ tore (Mutu). Del romeno, reduce dal triste spareggio mondiale contro la Slovenia, Malesani non può' fare a meno. Rappresenta molto: ha tecni¬ ca, cuore, veleno. Offre profondità, salta l'uomo su ima piastrella. Se il Verona - subito il raddoppio - non è affondato (e poi ha ribaltato il derby) lo deve a lui. E' filato regolarmente oltre i difensori avversari in consue¬ ta risalita, ha atteso che Foglio (da dietro) e Lupatelli (davanti) entrasse¬ ro con lui in robusto contatto, ha lasciato a Oddo la trasformazione delrigoredeiri-2. La ripresa è stata altro, più furo¬ re, meno disciplina. Il Chievo ha perso la forza di ripartire, l'espulsio¬ ne di Marazzina e l'autogol di Lanna avrebbero abbattuto anche un bron¬ tosauro. Il Chievo non appartiene alla preistoria, però è andato per terra. Con dignità, pulizia, ordine. Non c'è rimasto, al tappeto, ma la riscossa è stata confusa. Non da Chievo, ecco. Dopo l'intervallo il Verona ha cambiato propellente e disposizione (in 11 contro 10, Male- sani ha spostato Mutu dietro le altre punte), ha sfondato dalle fasce, terre¬ no minato fino ad allora. Del Neri non ci pensi troppo. Il miracolo continua. Eriberto ha aperto le marcature con un pallonetto maligno Il romeno Mutu ha organizzato la riscossa cambiando la partita 3-4-3 J FERR0N 6 G0NNELIA 5.5 (21's.t.:Salvetti) 6 ZANCHI 6 CANNAVAR0P. 5.5 ODD0 6 ITALIANO 6 C0LUCCIL. 6 SERIC 5 CAM0RANESI 7 (41's.t.:Dossena) s.v. FR1CK 5 (31's.t.:Gilardino) s.v. MUTU 7 All. MALESANI 6 4-4-2 LUPATELU 6.5 F0GU0 5.5 LEGR0TTAGLIE 5.5 D'ANNA e IANNA 5 ERIBERT0 6.5 (21's.t.:Mayele) 5.5 PERR0TTA 6 C0RINI 6 MANFREDINIC. 6.5 (37's.t:Be<)hetto) s.v. CORRADI 6 (27's.t.:CossatoF.) s.v. MARA2ZINA 5 All. DEL NERI 6 Arbitro: TRENTALANGE 6 Reti: p.t.: 32' Eriberto; 37' Cerini (rig.); 40' Oddo (rig.); s.t.: 26' lanna (aut.); 29' Camoranesi. Ammoniti: Eriberto, Coiucci L, D'Anna, Serie, Corini, Italiano. Espulsi: 18's.t.: Marazzina. Fra Eriberto (a sinistra) e Serie un duello senza esclusione di colpi

Luoghi citati: Chievo, Slovenia, Verona