Rete Gas mette il turbo a Piazza Affari

Rete Gas mette il turbo a Piazza Affari Rete Gas mette il turbo a Piazza Affari Prende il via a inizb dicembre il più importante collocamento in Europa Max Malandrà Sarà un'operazione da 4 miliardi di euro, la più rilevante in Euro¬ pa negli ultimi mesi. Ma la quota¬ zione di Rete Gas annunciata dai vertici dell'Eni ha, se possibile, un valore psicologico, anche mag¬ giore: sarà un test della fiducia del grande pubblico, dopo gli scossoni degli ultimi mesi; ma sarà anche un banco di prova per eventuali altre operazioni di col¬ locamento, prima fra tutte la cessione di una quota di minoran¬ za di Wind, la controllata telefo¬ nica dell'Enel. Per ora, però, l'of¬ ferta di Rete Gas potrebbe regala¬ re qualche brutta soipresa al gruppo guidato da Franco Tato : è probabUe che, per far spazio ai titoh della matricola, molti gesto¬ ri vendano pacchetti della socie¬ tà elettrica. Ma quali possibilità di succes¬ so ha l'offerta di Rete Gas? Il prezzo massimo dei titoh, punto di riferimento obbligato per un giudizio, verrà deciso solo il 25 novembre, mentre il prezzo defi¬ nito sarà reso noto solo il 2 dicembre. Per ora si sa solo che la forchetta coire tra 2,60 e 2,92 euro con un price eaming (il rapporto tra prezzo e utili) com¬ preso tra 12,9 e 14,5 volte e che è prevista la «green shoe»; un tito¬ lo ogni 10 per chi tiene in carica le azioni almeno 18 mesi. Per ora, tra gli analisti corrono due correnti di pensiero: chi sottoli¬ nea la sicurezza insita nel busi¬ ness, garantito dalla lenta ma costante crescita dei consumi del gas; chi, al contrario, sottolinea che i risparmiatori si dovranno accontentare di un rendimento attorno al 4,5-50Zo, lusinghiero ma esiguo di fronte a possibili rimbalzi del mercato. E' insom¬ ma, un titolo apprezzabile per chi predilige gestioni prudenti, ma, almeno per l'attuale «senti- ment» del mercato, giudicato ca¬ ro se l'Eni non si accontenterà della parte bassa della forchetta d'offerta. Di sicuro, la neonata del gruppo Eni, nata in attuazio¬ ne della direttiva comunitaria recepita in Itaha con il «decreto Letta», (che classifica di pubblico interesse e regolamentate tra¬ sporto e distribuzione del gas) avrà tra i suoi estimatori gli investitori di lungo periodo, i fondi pensione innanzitutto. Snam rete gas nasce a fine novembre 2000 avendo in dota¬ zione la rete di trasporto di gas 29.131 chilometri su complessivi 30.400. Il mercato italiano del gas naturale è stato nel 2000 il terzo in Europa per dimensioni e negh ultimi anni ha mostrato un trend positivo: fra il 1996 e il 2000 il tasso medio di crescita è stato del 5,707n. Il comparto è tuttavia regolamentato a livello tariffario dall'apposita Authority attraverso un sistema basato su «revenue cap» e «price cap»; ven¬ gono inoltre riconosciuti un rica¬ vo annuo legato agh investimen¬ ti di potenziamento ed estensio¬ ne della rete e un tasso di rendi¬ mento sul capitale investito net¬ to. La dipendenza da fornitori viene ritenuta praticamente nul¬ la dalla società, mentre sembra evidente quella rappresentata dal maggiore cliente, Snam, che nel 2000 ha immesso in rete circa 18696 del gas complessivo, mentre il secondo cliente, Enel, vale r8,60Zo e il terzo, Edison gas, il 2,90Zo. Tuttavia, anche in que¬ sto caso, secondo il prospetto informativo «le caratteristiche del mercato, le condizioni di accesso e la posizione di premi- nenza di Snam rete gas consento¬ no di ritenere che non sussista un significativo grado di dipen¬ denza nemmeno da clienti». L'esposizione finanziaria del neonato gruppo ammonta, al 10 luglio 2001 a 5991 milioni di euro, per il 910Zo verso il gruppo Eni, principalmente a causa del¬ la politica di ottimizzazione e centralizzazione della gestione finanziaria (sia tesoreria sia fonti di finanziamento), anche se lo standing della società le permet¬ terebbe comunque di avere ac¬ cesso a fonti di finanziamento alternative. Negli ultimi tre anni gli inve¬ stimenti di Snam rete gas hanno superato i 1.240 milioni di euro: nel 2000 il rapporto fra investi¬ menti per sviluppo e manutenzio¬ ne è stato 69-3107o (59-41 "/o nel '99 e 74-260Zo nel '98): la strategia è focalizzata sul core business di trasporto e rigassificazione di gas naturale, ma il meccanismo tariffario permette di mighorare la redditività del gruppo ottenen¬ do una remunerazione superiore del capitale investito. Nei proget¬ ti della società sono anche pro¬ grammi di riorganizzazione del¬ la struttura operativa e di ridu¬ zione dei costi, di un più efficien¬ te utilizzo dell'attuale capacità di trasporto del gas e di ulteriori investimenti per far fronte a un aumento della domanda. Un plus alla redditività di Snam rete gas può infine derivare da due altre attività complemen¬ tari al core business: il primo riguarda i servizi di compressione del gas (non assoggettato a regola¬ mentazione) ad Agip per lo stoc¬ caggio del gas, mentre il secondo comprende la progettazione e ma¬ nutenzione di gasdotti e l'attività di consulenza conto terzi. Oltre a questi, infine, il gruppo possiede oltre 10 mila chilometri di rete in cavi di rame e fibra ottica, attual¬ mente affìttati ad Albacom (con¬ tratto trentennale) per una cifra di 4 milioni di euro incrementata annualmente del 507o. [borsa&finanza] Bpnus share, alta redditività e un'attività a prova di imprevisti e di crisi della domada Gli analisti suggeriscono «Attenti al prezzo: titolo caro se l'Eni punterà al valore massimo» CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PRO FORMA RIC. DA TRASP0RT0 B^l RIC-DARIGASSIF. [ric.daatt.nonreg. 1 Jo 1 T0T.RICAV1 ACQ.EPREST.SERVI2I |pM COSTODELLAVORO MARG. OP. L0RD0 I524 ■ 1AMM0RTAMENTI 1 RISULT. 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Persone citate: Europa Max, Franco Tato

Luoghi citati: Albacom, Europa