Fazio fa quadrato sulla vigilanza

Fazio fa quadrato sulla vigilanza Fazio fa quadrato sulla vigilanza E^critica i conti dell'Fmi: «Sono stati fatti da ragazzotti» - ,. v , ..: J, i rui ni, ih i I i inviato a OTTAWA «Ragazzotti» è un epiteto che il governatore della Banca d'Itaha Antonio Fazio ha ripetuto più eh una volta, l'altra notte a Ottawa. «Illusione da ragazzotti e non da professori» è secondo lui l'idea di centralizzare a Francoforte la vigi¬ lanza sulle aziende di credito di tutta l'area euro, specie da quando nell'area circolerà davvero una so¬ la moneta. L'ultimo a rilanciare quell'idea è stato, sul Corriere della sera di sabato, il professor France¬ sco Giavazzi, vicerettore dell'uni¬ versità Bocconi, uno degh economi¬ sti itahani più noti all'estero. Sono in molti a sostenerla dentro il Fondo monetario intemazionale; il confidenziale consigho della Fe¬ derai Reserve americana è che prima gli europei si muovono in quella direzione, meglio è. Anche gh altri banchieri centra- li nazionah del Sistema europeo che govema l'euro, come Fazio, preferiscono tenere la vigilanza nelle loro mani, quelli che ve la hanno (in alcuni Paesi si tratta di istituzioni separate); e finora la Banca centrale europea ha seguito il loro parere. Ma nella Eurotower di Francoforte molti, a cominciare dal presidente Wim Duisenberg, temono che il semplice coordina¬ mento di organismi nazionah in un'area ormai unificata rischi di percepire troppo tardi una crisi bancaria grave. Non ha stupito perciò l'indiscrezione, pubblicata una settimana fa dal Wall Street Journal, che la Bce abbia comincia¬ to «dietro le quinte» a cercare i consensi per potenziare il proprio comitato che coordina i vari organi¬ smi di vigilanza. «Non se ne parla proprio!» escla¬ ma Fazio con foga: «Come si può immaginare che la vigilanza su diecimila banche si possa fare man¬ dando gh ispettori da Francoforte? La Banca d'Itaha ha 15,0 ispettori con i quah riesce a visitare periodi¬ camente il sistema bancario». E' possibile che Francoforte stia muovendosi? Fazio resta fermo a «un convegno che il Sistema euro¬ peo ha fatto di recente, e nel documento è scritto con chiarezza che la vigilanza è incardinata del sistema nazionale». E l'opinione degh americani? "A quel convegno ha partecipato il vicepresidente della Federai Reserve Roger Fergu¬ son". Ancora, insiste, «l'idea è stata bocciata da tutti i ministri euro¬ pei». Il ministro dell'Economia Giu- ho Tremonti, che è accanto, si dice d'accordo con il governatore, e invoca il principio di sussidiarietà, secondo cui ciò che funziona bene a livello nazionale non deve essere centralizzato. Funziona davvero bene la vigi¬ lanza della Banca d'Itaha? Giavaz¬ zi contestava proprio questo, sulla base del recentissimo caso della Bipop-Carire, investita da una in¬ dagine della magistratura, con se¬ di perquisite e ipotesi di reati civili e penah. "Visto che sulla Bipop c'è una indagine in corso, non posso dire nulla» risponde Fazio, peral¬ tro convinto che «tutto si risolve¬ rà». La ^ipop "era già sotto osserva¬ zione»; rispetto alla cadenza usua¬ le delle ispezioni della Banca d'Ita¬ ha, era stata esaminata «nel 1996», quindi «più o meno» le sarebbe toccato di nuovo «nel 2002» ; «inve¬ ce siamo partiti in anticipo». «Ragazzotti», di nuovo si lascia sfuggire il governatore, sono an¬ che gh economisti del Fondo mone¬ tario che hanno previsto appena ri,20Zo di crescita per l'Italia l'anno prossimo. Ma il suo diretto collabo¬ ratore Giancarlo Morcaldo, diretto¬ re centrale per la ricerca economi¬ ca alla Banca d'Itaha, non ha in parte avvalorato quella cifra? «Ha avuto un momento di distrazione» è la risposta. [s. 1.] «L'idea di un controllo centralizzato da parte della Bce è sbagliata ed è stata già bocciata da tutti i ministri europei» Il Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Giancarlo Morcaldo, Giavazzi, Roger Fergu, Tremonti, Wim Duisenberg

Luoghi citati: Francoforte, Italia, Ottawa