KUNDUZ La città degli orrori

KUNDUZ La città degli orrori AGGERCHIATA DALLE TRUPPE DELL'ALLEANZA KUNDUZ La città degli orrori reportage ni Cerniti inviato a QUETTA UN guerrigliero taleban va cu¬ rato prima degh altri, e se muore è colpa del dottore: al medico di Kunduz hanno sparato alla gola. I ragazzini non possono giocare a cricket nella città dell'as¬ sedio: ne hanno ammazzati sette, ridendo. E i taleban non possono andarsene, non posssono accetta¬ re l'amnistia del presidente Rab¬ bani: hanno provato in 150, scap¬ pati dalle trincee bombardate del fronte di Khanabad, a 20 chilome¬ tri dalla città. Sono circondati, i taleban. Non ce la faranno, o si arrendono o verranno massacrati. Come dice il Mullah Omar è me¬ gho morire, il peggio è tradire. Per i 150 che hanno provato, è bastato l'ordine del comandante Mirai Nasery, il taleban di Kandahar che si fa chiamare «il Generale» dagli assediati della città. Condan¬ na a morte. Li hanno presi alle spalle, bersagli troppo facili. Chi non è morto per le raffiche di kalashnikov l'hanno sgozzato. E mozzate le orecchie, tagliato di netto il naso, strappati i testicoli: è la legge del Mullah contro i traditori, l'ultimo sfregio per que¬ sti infedeli. Ahmed Khan ora rac¬ conta che ha visto tutto, che era fi, anche lui stava scappando da Kunduz. Ahmed è arrivato a piedi al campo di Banji, 30 chilometri dal fronte, il quartier generale del¬ l'Alleanza del Nord. Il generale Daud, quando lo ascolta, prende il cappello da tagiko, lo butta nella polvere e si sfoga. «Quelli sono criminali impazziti. Noi sia¬ mo ancora qui a trattare la loro resa, ma è inutile: noi li voghamo salvare e quelli vogliono solo morire». E' Daud che deye decide¬ re quando e come. "«Sentiamo solo racconti di brutalità». E la voglia di mettere fine all'assedio aumenta. Criminali impazziti, ri¬ pete il generale. Non si vogliono arrendere. Da ieri sulle colline attorno a Kunduz ci sono i carri armati dell'Alleanza del Nord. Basterebbe l'ordine e sarebbe la fine del generale Mirai e dei suoi invasati. Più di trenta mila, secon¬ do Daud: con sessanta carri arma¬ ti e 150 mitragliatrici pesanti. Ma hanno chiuso la città e almeno cinquanta mila afghani sono nel¬ la trappola: sarebbe un massacro di civili. Non resta che insistere, avanzare sulle trincee, stringere ancora eh più l'assedio. Il coman¬ dante Daud sa che nessuno si arrederà. E dal racconto di Ah¬ med sa che nessuno potrà più disertare. I taleban afghani, gh arabi, i ceceni, i pakistani. I guerrigheri afghani potrebbero nascondersi, fingersi vittime del generale Mi¬ rai, togliere il turbante, mimetiz¬ zarsi in città, accogliere l'Allean¬ za con feste e gioia: è già successo a Kabul, a Jalalabad, a Mazar-i- Sharif. Gli altri no, non possono. Per gh stranieri non c'è via di fuga: e se li prendono vale la stessa legge dei taleban: una pessima morte. Al campo di Banji raccontano l'ultima battagha sul¬ la trincea di Khanabad, dopo una giornata di bombe americane, una ogni cinque minuti da un B-52 e tre FI 6. I mujaheddin deh'Alleanza del Nord spiegano all'agenzia Associated Press che sessanta ceceni,. per evitare la cattura, dalla montagna si sono buttati nel fiume Amu. Suicidio collettivo. E venticinque afghani, sempre per evitare la cattura (e magari la tortura) si sono ammaz¬ zati l'uno con l'altro, ancora un suicidio coUettivo, come viene insegnato nei manuali di combat¬ timento di Al Qaeda e come pare abbia ordinato Osama bin Laden a chi gh sta più vicino. Chi muore da eroe va nel paradiso della Guerra Santa, dove lo aspettano le sette vergini. Anche Dar Zardad è sceso a piedi da Kunduz al campo di Banji. Ha cercato il comandante Daud, dopo Ahmed ha un' altra storia da raccontare. E' quasi la stessa. «I taleban girano per le case per controllare che nessuno sia scappato. Dicono "se ve ne andate voi bombarderanno tutta la città e non avrete più niente". Ci tengono in ostaggio, però stan¬ no arretrando dalle trincee e presto tutta Kunduz sarà una trincea. Venerdì ero per strada e mi hanno picchiato cpn un calcio di fucile, per niente, e so che mi è apdata bene. Ho visto anch'io quando hanno ammazzato i sette ragazzini che giocavano, e tutta la città sa come e perchè hanno ammazzato il dottore. Ci sono i taleban arrivati da Kandahar e molti arabi che usano gli interpre¬ ti locali. Quando me ne sono venuto via, sabato sera, dalle loro radioline si dicevano che stanno per lanciare la loro offensi¬ va e alla fine vinceranno. Non ci crede più nessuno in città». San¬ no che Kunduz, con Kandahar, è rimasta l'ultima città dei tale¬ ban. E che l'Alleanza del Nord, attorno alla città, può contare su 30 mila mujaheddin. Aspettano il generale Daud. Kunduz cadrà, resta da vedere come e quando. ((Arrendetevi, consegnate le vostre armi e tratta¬ te la resa con i rappresentanti deUe Nazicmi Unite che sono già a Kabul». L'ultima proposta è della delegazione di sei anziani capi tribù, arrivati da Peshawar, «pa- sthun» come i taleban. Dopo una giornata di attesa se ne sono tornati in Pakistan. Il Mullah Dadullah e Haji Omar Khan, go¬ vernatore di Kunduz, non hanno nemmeno' risposto e gli aerei americani hanno colpito come mai prima: fumo, fiamme, le colline che tremano. Possono bombardare solo le trincee, e ai taleban che arretrano provvedo¬ no i carri armati dell'Alleanza. Ma non possono bombardare la città, e su questo scommettono il comandante Mirai e la sua legio¬ ne straniera. Anche a Kandahar stanno trattando, a Kunduz no. L'unica città che non si arrende e dove la legione straniera combat¬ te davvero fino alla morte, o al suicidio. Il generale Daud aveva un sospetto: «Difendono Bin La¬ den nascosto in città». Ora ne ha un altro: «Più combattono e più si mette al sicuro, vicino a Kan¬ dahar». Dove un altro assedio sta per cominciare. I taleban asserragliati in città hanno ucciso il medico e hanno ammazzato sette ragazzini che giocavano a cricket. Chi cerca di arrendersi viene . sgozzato o fucilato I volontari ceceni per evitare la cattura si sono annegati nel fiume Amu. Venticinque afghani si sono sparati a vicenda per non cadere nelle mani dei mujaheddin Uomini dell'Alleanza del Nord trasportano II corpo di uno del loro, ucciso negli scontri con ì taleban per la conquista della città di Kunduz Combattenti dell'Alleanza guardano II bombardamento americano contro le postazioni taleban vicino a Kunduz

Luoghi citati: Kabul, Kandahar, Pakistan