Scoperto il serbatoio del Vesuvio

Scoperto il serbatoio del Vesuvio Scoperto il serbatoio del Vesuvio Magma per 400 Kmq. I geologi: siamo tranquilli Mariella Cirillo NAPOLI C'è un grande lago di mag¬ ma incandescente sotto il Vesuvio, un'enorme massa che si estende per 400 chilo¬ metri quadrati, ad una pro¬ fondità di poco meno di 8. Dal centro del golfo di Napo¬ li raggiunge i rilievi appenni¬ nici e dimostra, questa vol¬ ta anche visivamente, che il vulcano è attivo e che po¬ trebbe svegliarsi dal suo lungo sonno. La scoperta è frutto di studi eseguiti negli ultimi anni con il ricorso a tomo¬ grafie sismiche, ovvero bom- aardando il Vesuvio con onde telluriche che hanno consentito di disegnare i contomi della «camera mag¬ matica». Il lavoro, che offre agli esperti conoscenze ine¬ dite sul comportamento dei vulcani in generale, è stato pubblico dalla rivista «Scien¬ ce». Lo firmano tre vulcano¬ logi che da anni si occupano del Vesuvio, Jean Virieuxì Paolo Gasparino e Aldo Zol¬ lo. Ma sapere che sotto al vulcano ce quel gigantesco invaso di fuoco, paradossal¬ mente fornisce elementi giu¬ dicati tranquillizzanti dalla comunità scientifica, e so¬ prattutto in grado di rivelar¬ si utili per prevedere un'eru¬ zione. Lo dice chiaramente il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Giovanni Mace¬ donio, che passa la sua vita a spiare il gigante addormen¬ tato, ai cui piedi vivono oltre 600 mila persone. Una densità abitativa conseguen¬ za della folle corsa al cemen¬ to degli anni passati, difficil- mente gestibile nel caso di un brusco risveglio del Vesu¬ vio. Ma quali sono mai i motivi che inducono il vulca¬ nologo a ricavare valutazio¬ ni positive dalla scoperta? «Il primo - spiega Macedo¬ nio - è che per la prima volta abbiamo certezza che la massa magmatica di un vul¬ cano, in questo caso del Vesuvio, si estende per una superficie molto più ampia del suo cono. Il secondo importante elemento è che il prossimo step dello studio farà capire come avvengono le eruzioni, capire cioè il meccanismo che consente il distacco dalla massa di mag¬ ma sottostante di sue porzio¬ ni verso la superficie». Gli esperti si apprestano ora a concentrare la loro attenzione sulle «gocce», porzioni (batch) di materia¬ le incandescente che si stac¬ cano dalla massa magmati¬ ca, risalgono il cratere e determinano l'eruzione. «La scoperta dell'estensione e dell'esistenza di questa im¬ mensa camera magmatica - spiega il professor Macedo¬ nio - non mura lo scenario Vesuvio. Qualcuno ha scrit¬ to che c'è allarme e che c'è più pericolo. Non è vero. La situazione non è mutata: il Vesuvio è un vulcano attivo e quindi statisticamente un'eruzione è possibile. Ma conoscere i suoi segreti, ov¬ vero aver determinato con precisione l'esistenza di un mare di magma a 8 chilome¬ tri di profondità, può soltan¬ to aiutarci a fare una miglio¬ re previsione». «Insomma - puntualizza il direttore dell'osservato¬ rio - ora abbiamo elementi in più per capire come fun¬ zione una eruzione e sappia¬ mo dov'è il grosso del mag¬ ma. Questa scoperta spiega anche perché il Vesuvio è attivo: ha molto materiale incandescente a disposizio¬ ne per poter eruttare nei prossimi millenni». Quello scoperto dagli studiosi - è infatti il serbatoio di un'eventuale eruzione, dal quale si staccano porzioni che vanno in superficie, si raffreddano e possono sta¬ zionare anche per molto tempo. Per individuare la «came¬ ra magmatica» del Vesuvio, gli studiosi hanno bombar¬ dato dal 1994 al 1997 il vulcano con onde telluriche eseguendo una tomografia sismica sia sul suolo che dal mare. I dati relativi a circa 1800 esplosioni sono stati studiati e interpretati, ed hanno portato alla scoperta pubblicata da «Science». «La medesima indagine, con una topografia sismica - annuncia il professor Mace¬ donio - è in corso nei Campi Flegrei a Nord di Napoli, altra importante e attiva zona sismica campana. Ci aspettiamo anche qui di tro¬ vare una «camera magmati¬ ca» come quella del Vesu¬ vio. II vulcano Vesuvio, nella zona «rossa» ci sono 18 comuni con 800 mila persone

Persone citate: Aldo Zol, Giovanni Mace, Jean Virieuxì, Mace, Macedo, Mariella Cirillo, Napo, Paolo Gasparino, Vesuviano

Luoghi citati: Napoli