Il Papa rilancia il dialogo di Giacomo Galeazzi

Il Papa rilancia il dialogo Il Papa rilancia il dialogo niziativa per sradicare la povertà Giacomo Galeazzi — ROMA Un gesto storico, carico di signi¬ ficati, per scongiurare lo scon¬ tro tra civiltà. Giovanni Paolo II rilancia solennemente il dialogo con le altre culture. Domani a mezzogiorno, secondo quanto si è appreso in Vaticano, il Papa farà conoscere la nuova iniziati¬ va mondiale della Chiesa a favo¬ re del confronto e contro la logica delle divisioni. Karol Wojtyla dedicherà il prossimo Angelus, infatti, ad un annuncio di grande rilievo, destinato a guidare l'azione dei cattolici in ima fase storica particolarmen¬ te dehcata che reclama la costru¬ zione di una coscienza democra¬ tica mondiale. Dopo le tensioni provocate nel mondo ecclesiale dalle opera¬ zioni militari in Afghanistan e le contrapposizioni tra l'episcopa¬ to occidentale e quello orienta¬ le, il Pontefice farà chiarezza sugli scenari e le procedure dei rapporti interreligiosi. In parti¬ colare verrà data notizia di un'importante presa di posizio- neufficiale della Santa Sede: un concreto «piano d'azione» conte¬ nuto in una vera e propria dichiarazione programmatica. Il Pontefice aveva già invocato i corridoi umanitari e la sohdarie- tà per i civili colpiti dalla guer¬ ra, ora la sorpresa di ima grande apertura in piazza San Pietro. Accoghendo le sollecitazioni del¬ la base e dei vescovi d'Oriente alla cooperazione intemaziona¬ le, verrà configurata una mobili¬ tazione ad ogni livello, per sradi¬ care la povertà e promuovere il pieno rispetto dei diritti umani. Appare superata", pertanto; la posizione intransigente della Conferenza episcopale america¬ na, giunta in Vaticano attraver- so l'arcivescovo di Houston, Jo¬ seph Fiorenza e incentrata sul¬ l'idea di guerra giusta, resa necessaria dalla legittima dife¬ sa. Dall' associazionismo e dagli episcopati del Terzo Mondo, so¬ prattutto in merito alle relazio¬ ni con i musulmani, sono arriva¬ ti, invece, appelli alla distensio¬ ne. L'iniziativa che verrà annun¬ ciata dotìi'àfti fara chisDrézatf sul¬ l'orientamento della 'Ghiesa e costituirà- una decisa accelera¬ zione in direzione déllk:'linea dialogante, sullo sfondo di un'auspicata govemance mon¬ diale, ispirata ai principi della pace, della giustizia e del perazione. ^ pace, della giustizia e della coo¬ perazione. In opposizione al silenzio di parte della gerarchia sui bom¬ bardamenti anglo-americani, in¬ fluenti gruppi ecclesiali e presu¬ li orientali hanno espresso,infat- ti, le loro perplessità sulla politi¬ ca filo-occidentale del muro con¬ tro muro. Stop, perciò, agli atteg- jiamenti tesi a contrapporre 'Occidente e l'Islam e a prefigu¬ rare l'incomunicabilità delle grandi religioni. La norma racco¬ mandata è «promuòvere l'incon¬ tro sin dalle comunità di base». E' espressione di questo diffuso stato d'animo il manifesto «L'odio non spegne l'odio», di¬ chiarazione delle conferenze epi¬ scopali asiatiche (Fabc), firmata dal suo segretario generale, l'ar¬ civescovo Oswald Gomis. Dal testo, infatti, affiora ima critica radicale al «placet» di alcuni ambienti cattolici all'uso delle armi per fronteggiare il terrori¬ smo. «Invochiamo Dio- afferma- mVtiimM d'Asia- ISffitìché'la 'sapienza dello Spirito ci Condu¬ ca ai*«)ellte degne della Mostra federsperknza e ainòfé."Wello spirito del Discorso della Monta¬ gna, diciamo "no" a qualsiasi risposta di vendetta nella logica dell'occhio per occhio, dente per dente. Come discepoli ài Gesù, rifiutiamo ogni violenza distrugge la vita e le persone, disumanizzando l'umanità». I vescovi asiatici, in particola¬ re denunciano come i semi del¬ l'intolleranza si nascondano nel¬ le numerose ingiustizie e nei sistemi iniqui del mondo indu- ^triàlìè'iató. «La viotètìè^ Softtì- lineanò- non può esséfe supera¬ ta dalla vendetta che'èi intrappo¬ la urùnà"'8pirale dTvidlénza. Mahatma Gandhi ammonì che la logica deU^occhio per occhio" rende il mondo cieco. L'odio non viene spento dall'odio ma dalla compassione e dall'amore». Tra i sostenitori dell'Ostpolitik ci sono pure il vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro, convinto che i cristiani non dovrebbero essere mai per la guerra, ma solo per la pace e quello di Rieti Delio Lucarelli, che lancia l'allarme guerra di religione e punta l'indi¬ ce 6ontro «iiflà'l!pa^nan8fi61fo néra della storia, per l'umanità eparil dialogp^inteitéUgjoso».^ Sulla stessa lunghezza d'on¬ da i Salesiani del Vis, secondo i quali, senza vera giustizia, non può esserci alcuna «libertà dura¬ tura» per tutti e il terrorismo non può essere sconfitto «finché ogni uomo sulla taira non avrà pari dignità». La Chiesa, poi, è esortata a distinguersi da quan¬ ti ritengono che soltanto le vitti¬ me occidentali meritino «una terribile giustizia immediata e tutte le altt-e siano solo effetti collaterali». «Pax Chriati», «Bea- ti; costìTicfòffdf ^abmnè' ^^i- sta» tìaettòho ih guardiailtìóló'h- dò" -' écClesiala;t'd^'svaitó;e'';'la strategia déll'ihtràhsig'ènza", rè- clamando la costruzione di un efficace progetto di armonizza¬ zione fra i popoli e le religioni. Domani a mezzogiorno, all'Angelus, il Pontefice farà conoscere il nuovo passo mondiale della Chiesa volto a guidare l'azione dei cattolici nel confronto mondiale Verrà data notizia di un'importante presa di posizione della Santa Sede: un piano d'azione contenuto in una dichiarazione programmatica Si attende per l'Angelus di domani una dichiarazione storica di Papa Giovanni Paolo II sul dialogo tra le religioni

Persone citate: Delio Lucarelli, Gesù, Giovanni Paolo Ii, Karol Wojtyla, Mahatma Gandhi, Oswald Gomis, Raffaele Nogaro

Luoghi citati: Afghanistan, Asia, Caserta, Houston, Rieti, Roma