Imputato scarcerato a Milano Nuovo scontro sulle rogatorie di Guido Ruotolo

Imputato scarcerato a Milano Nuovo scontro sulle rogatorie GIOVANNI POZZI E' ACCUSATO DI RICÌCLAGGIO. PER L'ULIVO E' IL PRIMO EFFETTO DELLA NUOVA LEGGE. IL POLO: NON E' VERO Imputato scarcerato a Milano Nuovo scontro sulle rogatorie Guido Ruotolo ROMA Una scarcerazione a Milano ed è subito polemica. Il capogruppo dei Ds alla Camera, Luciano Vio¬ lante, conversando coni giornali¬ sti in Transatlantico, denuncia: «Purtroppo è stato fin troppo facile vincere la scommessa con Fini e Frattini che ci avevano sfidati a dimostrare che la legge sulle rogatorie avrebbe portato alla scarcerazione di un solo ma¬ fioso...,». Insorge l'Ulivo che si rivolge - Francesco Bonito, Ds - al presidente della Camera, Pier Fer¬ dinando Casini, chiedendo che il governo venga in Aula a riferire immediatamente sulla vicenda giudiziaria di Giovanni Pozzi, ar¬ restato il 17 ottobre con l'accusa di essere un riciclatore della fami¬ glia Caruana di Siculiana e delle cosche della 'ndrangheta dei Pa- palià e Seigi, e scarcerato il 7 novembre, secondo gli esponenti dell'Ulivo, sulla base della nuova legge sulle rogatorie. . L'offensiva dell'Ulivo viene bol¬ lata dal Polo come «frutto di pate¬ tiche falsità». E' caustico il com¬ mento del capogruppo al Senato di Forza Italia, Renato Schifani: «La sinistra, ormai disperata, spe¬ rava di colpire il bersàglio grosso. La scarcerazione di Milano non è stata causata dalla nuova legge sulle rogatorie». Insiste il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa: «L'im¬ putato scarcerato a Milano - spie¬ ga - accusato di ricettazione aggra¬ vata e non di associazione a delin¬ quere, è tornato in libertà per mancanza di indizi determinata non tanto dalla inutilizzabilità degli atti provenienti dalla Svizze¬ ra quanto soprattutto dal fatto che, come si legge nel provvedi¬ mento del Riesame, Tautorità procedente non ha trasmesso i verbali degli interrogatori indica¬ ti nell'ordinanza di custodia cau¬ telare né i documenti relativi agli accertamenti bancari"». Alle rephebe del Polo risponde secco Luciano Violante: «Questa legge è un aiuto al crimine e va cancellata. Spiace che Ignazio La Russa sia incorso in un equivoco. Nell'ordinanza del Riesame dì Mi¬ lano è scritto chiaramente che la principale e assorbente ragione della scarcerazione è costituita dall'inutilizzabilità dei documen¬ ti sequestrati dall'autorità giudi¬ ziaria elvetica. E questa inutilizza¬ bilità è contemplata dalla legge Berlusconi». Dal Parlamento al Csm, altro fronte caldo in tema di rapporti tra politica e giustizia. Ieri, il Csm ha deliberato il distacco di 17 magistrati presso il ministero di Grazia e giustizia (la pratica per altri cinque magistrati sarà di¬ scussa oggi). Ma nel farlo ha ap¬ provato a maggioranza - voto contrario dei tre componenti laici del Polo e tre astensioni - un preambolo che ribadisce i princi¬ pi dell'immissione fuori ruolo dei magistrati: non può essere «smi¬ nuita o compromessa l'autono¬ mia professionale dei magistrati distaccati al ministero, il cui ap¬ porto non ha carattere servente». Il ministro della Giustizia Roberto Castelli

Luoghi citati: Milano, Roma, Siculiana