La Rai ricorre al Tar contro Gasparri di Maria Grazia Bruzzone

La Rai ricorre al Tar contro Gasparri La Rai ricorre al Tar contro Gasparri Contesta la decisione su RaiWay. Il ministro: denuncia infondata Maria Grazia Bruzzone ROMA Il conflitto fra la Rai di Zaccaria e il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri sulla vicenda RaiWay passa dal¬ le parole ai fatti. Il consiglio di amministra¬ zione ieri mattina ha infatti deliberato il ricorso al Tar contro la decisione del ministro, che aveva espresso un parere negativo sulla cessione del 49^0 della società che gestisce la rete di trasmissione Rai all'americana Crown Castle. Un voto non unanime. I consigheri Contri e Gama- leri si sono dissociati, dubbiosi sul succes¬ so di un ricorso che espone la Rai a un contenzioso costoso che esaspera la con¬ trapposizione tra azienda e ministero. Uno scontro già pesante. Tanto che Gasparri, sentita la delibera del cda, ha subito contrattaccato: «Zaccaria intende denunciarmi. Ma mi risulta che abbia chiesto' il parere dell'ufficio legale Rai e che gli sarebbe stato detto che non ci sono gli estremi per una denuncia, perché quella è una decisione che spetta al mini¬ stro e così diceva il contratto». Non è in effetti contro il ministro in quanto tale che il consiglio ha stabilito di ricoirere, ma «contro U limite posto dal ministero nei confronti dell'attività im¬ prenditoriale della Rai», come spiega Zac¬ caria all'uscita dall'audizione dei vertici Rai da parte della commissione parlamen¬ tare di Vigilanza. Un limite che il presiden¬ te della tv pubblica paragona adirittura a una sorta di «macigno» posto sul percorso industriale della Rai, le cui conseguenze peserebbero sul presente ma soprattutto sul futuro deh'azienda, «perché se domani un imprenditore viene in Itala a fare degh accordi, se quel limite non viene rimosso, la Rai non li potrà più fare. Insomma - conclude il presidente - avevamo in qual¬ che modo il dovere di agire in giudizio». Naturalmente Zaccaria, il direttore ge¬ nerale Cappon e i consigheri Emiliani e Balassone continuano a credere nella bon¬ tà dell'operazione a cui la Rai ha lavorato un anno e mezzo.. Tanto che la nota del cda, esaminate le motivazioni addotte dal ministro, parla di un «sostanziale frainten¬ dimento degh aspetti tecnici». La nota spiega anche che la decisione di ricorrere al Tar è stata presa dopo aver esaminato i pareri di «qualificati consulenti legali, a partire da coloro che hanno seguito l'accor¬ do». Che erano advisors come Merril Lindi, Arthur Andersen e Lazard. A scagliarsi contro Zaccaria e soci è praticamente tutta An,dal presidente dei senatori Domenico Nania (che mette in dubbio la competenza del Tar di esprimer¬ si sulla legittimità di comportamenti), al capogruppo alla Camera Ignazio La Russa («quella innescata da Zaccaria è una hte temeraria»), al responsabile Informazione Alessio Butti che ripropone la domanda sulla contrarietà dell'ufficio legale Rai. Italo Bocchino denuncia «l'immotivato hvore, personale e pohtico» del presidèn¬ te. Mentre Franco Servello, cambiando argomento, in un'interrogazione chiede addirittura se la Rai finanzi i gruppi terroristi di Bin Laden attraverso la socie¬ tà «Al Barkaat», che la tv pubblica usereb¬ be per distribuire al mondo Rai Internatio¬ nal (la Rai risponderà che della società «Dalla al Baraka» si tratta, che non risulta affatto indagata dagh Usa, e che la conven¬ zione risale al 1995. Dunque sotto la presidenza Moratti). Il clima di scontro si riflette in Vigilan¬ za. Dove Bonatesta,An, propone un'indagi¬ ne conoscitiva sull'attuale gestione econo¬ mica della Rai. «Facciamola sulla tv degh ultimi 25 anni, dal traliccio al sateUite», ribatte il Ds Giulietti. Mentre il democrati¬ co Paolo Gentiloni, a proposito del calo di pubblicità alla Rai, domanda «se è vero che importanti inserzionisti Rai, come Unilever e Telecom si sono spostati a Mediaset, con un dirottamento strategico di decine di miliardi: «Non vorrei che un'azienda di proprietà del capo del Gover¬ no esercitasse oggi un'attrazione fatale». Il presidente della Rai Roberto Zaccaria con il ministro Maurizio Gasparri

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