Il vortice di un altro aereo sotto accusa per l'Airbus di Paolo Mastrolilli

Il vortice di un altro aereo sotto accusa per l'Airbus Il vortice di un altro aereo sotto accusa per l'Airbus Paolo Mastrolilli NEW YORK La chiave del disastro aereo del Queens dovrebbe stare nella co¬ da dell'Airbus A-300 e nella tur¬ bolenza provocata da un Boeing 747 della Japan Airlines decolla¬ to poco prima. Ma l'Fbi tiene aperta un'inchiesta parallela, per¬ ché l'ipotesi del sabotaggio non è ancora svanita. Lunedì mattina il volo 587 dell'American Airlines era partito per Santo Domingo con 260 persone a bordo, subito dopo il Jumbo giapponese. L'au¬ torità che regola il traffico nei cieU richiede che tutti gli aerei non si trovino mai a una distan¬ za inferiore a due minuti di volo uno dall'altro, proprio per evita¬ re i problemi creati dalle scie. Le turbolenze provocate dallo spo¬ stamento d'aria, nel caso di gran¬ di apparecchi come il 747, posso¬ no essere molto forti, e se un altro jet ci finisce dentro i piloti rischiano di perdere il controllo. In un primo momento le auto¬ rità del traffìcatissimo aeroporto Kennedy avevano detto che il volo dell'American e quello della Japan si trovavano a una distan¬ za di due minuti e mezzo uno dall'altro, e quindi ampiamente dentro i limiti di sicurezza. Ieri però hanno studiato meglio la situazione, e hanno scoperto che l'Airbus era andato più veloce e aveva ridotto la distanza. Al mo¬ mento del disastro, i due aerei si trovavano solo a 90 secondi di volo uno dall'altro, e quindi la turbolenza provocata dal 747 potrebbe aver avuto un effetto distruttivo. Infatti l'ascolto della prima scatola nera, quella con le comunicazioni in cabina, ha rive¬ lato che il copilota del volo 587 aveva dato l'allarme per l'incon- tra di una scia, decidendo di reagire spingendo i motori alla massima potenza. Ora il proble¬ ma è capire quali effetti ha avuto la turbolenza sulla struttura dell' Airbus, già provato da un proble¬ ma simile nel 1994, quando vo¬ lando dall'isola Barbados a Porto Rico aveva subito un forte colpo per l'incontro di una scia che aveva ferito 47 passeggeri. Gli investigatori del National Transportation Safety Board a questo punto pensano che l'aereo sia caduto perché ha perso lo stabUizzatore e il timone di coda, che servono a far volare diritto l'apparecchio e a farlo virare. Questo pezzo infatti si è staccato per primo, cadendo nel mare di Jamaica Bay a mezzo miglio di distanza dal resto della fusohera e dai motori, senza segni di bru¬ ciature. Fino ad oggi, però, gli specialisti del Ntsb non avevano mai visto un incidente del gene¬ re. Oltre un anno fa un aereo dell'Alaska Airlines era precipita¬ to nel mare della California pro¬ prio perché il timone di coda si era rotto, ma la causa stava nel cattivo funzionamento della grande vite su cui girava. Gli investigatori stanno analizzando Io stabihzzatore ripescato dal mare per vedere se i materiali si erano corrosi, ma non riescono a spiegarsi la rottura netta dell'in¬ tera coda. Se non ci sono tracce d'esplosi¬ vo, l'ipotesi di una bomba a bordo deve essere esqlusa.Quin- di restano solo due possibilità: o la perdita della coda è Btata provocata dall'impatto con la tur¬ bolenza, magari perché era mon¬ tata male, oppure c'è stato un sabotaggio. L'Fbi tiene in piedi questa ipotesi, continuando la sua indagine parallela, ma gli inquirenti civili del Ntsb restano convinti dell'incidente. Al momento, sembrano sicura¬ mente escluse tre possibilità: l'esplosione dei motori, l'aspira¬ zione di uccelli nei due reattori, e la bomba a bordo. La prima ipotesi non regge perché i motori caduti a terra sono relativamenr, te integri; la seconda perché den¬ tro non ci sono resti degli uccelli ; - - la terza perché le analisi della polizia non hanno trovato tracce di esplosivo. Quindi resta in pie¬ di soprattutto la rottura della coda, o per un malfunzionamen¬ to, o per la turbolenza, o per un sabotaggio. Alcune informazioni preziose per risolvere il rebus sono conte¬ nute nella seconda scatola nera, ritrovata martedì, che ha regi¬ strato, i dati del volo. Purtroppo, però è stata danneggiata nella caduta, e quindi gli specialisti detNtsbinon sono ^ncora riusciti . a recuperare tutto il materiale di cui avrebbero bisogno. Ieri la scatola è stata spedita da Washin¬ gton a Sarasota, in Florida, dove si trova l'azienda L-3 Communi¬ cations che Iha prodotta. Gli specialisti che l'hanno costruita la stanno studiando, e quando avranno finito il loro lavoro po¬ trebbero spiegare perché 260 per¬ sone, più' le cinque vittime a terra, hanno.perso la. vita. In un , messaggio di cordoglio a Bush, il presidente Ciampi ha scritto: «Questatragedianondevesuscir t tare nuove insicurezze, deve an¬ zi rafforzare la determinazione a ricreare un clima di stabilità e di fiducia nel mondo». Secondo gli inquirenti il volo 587 è decollato a soli novanta secondi di distanza da un Jumbo giapponese contro i 120 prescritti: la scia di turbolenza può avere squassato la struttura L'Fbi mantiene però un'indagine parallela sull'ipotesi di un sabotaggio: quella di una bomba è comunque esclusa. Ciampi invia un messaggio di cordoglio a Bush Uno dei motori dell'Airbus dell'American Airlines caduto a New York viene portato via dopo il recupero

Persone citate: Bush, Ciampi, Kennedy, Porto Rico

Luoghi citati: Barbados, California, Florida, Jamaica, New York, Santo Domingo