Ecco trampolini e pista di bob «L'ambiente sarà rispettato» di Claudio Giacchino

Ecco trampolini e pista di bob «L'ambiente sarà rispettato» Ecco trampolini e pista di bob «L'ambiente sarà rispettato» Presentati i primi studi per i Giochi del 2006 con gli impianti per Jouvenceaux e Pragelato Claudio Giacchino Pista di bob e trampolini per il salto: sono i progetti olimpici di maggior delicatezza, diciamo co¬ sì, ambientale, non realizzarli nel migliore dei modi significa devastare il paesaggio, creare mostri di cemento nel verde sopra Ulzio e a Pragelato. I progetti preliminari delle due opere sono stati consegnati dal¬ l'Agenzia alla Regione: saranno esaminati dai tecnici di ben venti uffici.. Dopo le eventuali correzioni, diventeranno defini¬ tivi e saranno indette le gare d'appalto per la costruzione. Con l'aiuto degli ingegneri Franco Pavan e Andrea Piani, i responsabili dei progetti del¬ l'Agenzia, guardiamo come sa¬ ranno la pista di bob e slittino e i trampolini. La premessa degli ingegneri: «S'è tenuto conto al massimo delle esigenze ambien¬ tali: a Pragelato dovranno esse¬ re tagliati molti alberi, però l'impegno è di piantarne di nuo¬ vi». Secondo Mimmo Arcidiaco¬ no, direttore dell'Agenzia, «per ogni pi' ou tolta ne metteremo da seti ^ a di ci». PISTA i. Ob. Sorgerà sulle pendi¬ ci che dalla frazione San Marco di Ulzio salgono a Jouvenceaux, sulla sinistra della provinciale 214 che conduce a,Salice. Del progetto si sono occupati due studi tedeschi: Deyle di Stoccar¬ da, per la parte architettonica, e Gurgel di Lipsia, per quella tec¬ nica. Figlie di questi esperti sono già le piste olimpiche di Nagano (Giochi del 1998), di Calgary (1988) e di Salt Lake City, dove a febbraio si svolge¬ ranno le Olimpiadi. La pista sarà lunga 1415 metri, la parten¬ za è proprio davanti al grande centro residenziale di Jouvence¬ aux affacciato sul vallone che scende ripido su San Marco. Qui si snoderà il serpentone largo circa un metro, con diciotto curve, dove bob e slittini rag¬ giungeranno quasi i 130 chilo¬ metri l'ora. Da valle, sarà perfet¬ tamente visibile, le curve para¬ boliche s'alzano sul terreno per tre metri e mezzo. Oltre al budello di 1415 me¬ tri, bisogna costruire alcuni fab¬ bricati: la Goal house, sul tra¬ guardo, con le apparecchiature per il cronometraggio, e poco più sotto, l'edificio per la pesatu¬ ra di bob, slittini e atleti. Sopra, in alto, alle partenze delle gare maschili e femminili, altre due case. Inoltre, a valle, è previsto il fabbricato dell'impianto per refrigerare la pista. Il costo complessivo della pista: 72 mi¬ liardi, ai prezzi attuali. TRAMPOLINI. Secondo il pro¬ getto, saranno cinque. Due per le Olimpiadi, e tre, più piccoli, per la scuola di salto che farà di Pragelato il centro nazionale del salto. I due olimpici saranno costruiti sulla destra del elùso¬ ne e a fianco della seggiovia di Clot de la Some. Della progetta¬ zione si sono occupati lo studio Pedrolli di Trento, il professor Napoli e gli architetti Mare, Seita e Zecco, tutti torinesi, e Wolfgang Happle, austriaco, •considerato il guru mondiale dei trampolini. I tre trampolini per la scuola saranno separati da quelli olimpici da ima fascia di alberi che oltre all'estetica, avrà anche questa funzione: proteg¬ gere dal vento i saltatori. I due trampolini teatro delle competi¬ zioni dei Giochi s'estenderanno sulla montagna per 300 metri (dal punto di partenza, lassù, in cima alle torri, all'arrivo, dove si conclude l'atterraggio degli atleti). Abbiamo parlato di torri perché le strutture di cemento sulle quali poggiano i trampoli¬ ni vi assomigliano. La più alta sporgerà dalla montagna per circa 10 metri. Oltre ai trampoli¬ ni, il progetto prevede altre strutture fisse: l'edificio dei giu¬ dici e il centro polifunzionale con hotel, sala conferenze, bar e ristorante. Come per il bob, tribune mobili, e alcune fisse, in calcestruzzo, ricavate sulla co¬ pertura del centro polifunziona¬ le. Costo preventivato dell'ope¬ ra, 40 miliardi. Ricordano gli ingegneri del¬ l'Agenzia, Pavan e Piani: «S'è badato a non costruire cattedra¬ li nel deserto, pista e trampolini devono avere una vita anche dopo le Olimpiadi. A esempio, i trampolini funzioneranno an¬ che d'estate, i saltatori scende¬ ranno su una superficie di cera¬ mica e spiccheranno il volo per atterrare su un materassino pla¬ stico. Per quanto concerne il bob, c'è la partenza, più in basso, per le discese turistiche, l'impianto diventerà il numero 1 per l'Italia». . :7-,, A sinistra, Franco Pavan davanti al progetto della pista per le gare di bob Sopra, Andrea Piani mostra la zona dove saranno costruiti i trampolini

Luoghi citati: Italia, Napoli, Pragelato, Salt Lake City, Trento