C'è l'Under gioco e gol assicurati di Stefano Mancini
C'è l'Under gioco e gol assicurati ALLE 21 (RAIS) CON LA POLONIA C'è l'Under gioco e gol assicurati Stefano Mancini inviato a REGGIO CALABRIA - . Claudio Gentile ha il pregio di riuscire a caricare gli azzurrini senza far loro scoppiare la testa di moduli tattici e isterismi. Usa uno schema in voga (3 a difendere, 4 a centrocampo, un fantasista e 2 punte), dà poche indicazioni fondamentali relati¬ ve alla partita e all'avversario, poi lascia «giocare». Il risultato è una Under 21 a tratti più spettacolare di quelle che han¬ no conquistato quattro delle ultime cinque edizioni del cam¬ pionato europeo con Cesare Maldini e Marco Tardelli. «Calma, non abbiamo ancora vinto nulla - frena Gentile -. Per ora non siamo neppure qualifi¬ cati alla fase finale». Ci sarà la Polonia, stasera alle 21, allo stadio Granillo. L'Italia si culla il vantaggio di 5-2 conquistato all'andata, «la più bella partita della mia gestione», giura il et. Che promette stesso spettacolo e nuova vittoria. «Se ci rilassia¬ mo, avremo tutto da perdere - dice -. Senza la determinazione mostrata a Varsavia andremmo incontro a una figuraccia, lo si è visto negli ultimi cinque minuti della gara di andata, quando abbiamo preso due gol. Ai ragaz¬ zi l'ho spiegato e sono sicuro che hanno capito. In campo manderò gli stessi undici, nel secondo tempo vedrò di fare qualche cambio». Chi passa ac¬ cederà alla fase finale, in pro¬ gramma a maggio nel paese di una delle otto qualificate (favo¬ rite sono Grecia e Francia). Il segreto di questa Under 21 è il gruppo, ripetono tutti, dal magazziniere al capo delegazio¬ ne. Un gruppo creato già da Tardelli e plasmato da Gentile, che ha il carisma da ex campio¬ ne del mondo e la grinta del difensore che fermò Maradona nell'indimenticabile Mondiale del 1982 in Spagna. Uno, soprat¬ tutto, che se gli chiedono venti volte della polemica con il gran¬ de escluso Cassano, venti volte replica educatamente che si as¬ sume la responsabilità delle pro¬ prie scelte e in futuro potrebbe cambiare idea. L'ultimo capito¬ lo della Cassaneide sono le rispo¬ ste a Capello e Trapattoni. Al tecnico della Roma, Gentile di¬ ce: «E' un amico, abbiamo pas¬ sato tre anni insieme nella Ju¬ ve. Sono sicuro che mi aiuterà a far capire al giocatore che biso¬ gna accettare la panchina». E al Trap: «Sono contento che abbia apprezzato le mie decisioni. Ho spiegato anche a lui che nessu¬ no deve sentirsi escluso dalla mia Under». Si diceva del gruppo. Parli con uno ed è come aver sentito tutti gli altri. L'obiettivo è la Nazionale maggiore? «No, ora penso a vincere con la Polonia», rispondono Maresca, Marchion- ni, Bonera, Bonazzoli... Cerca di aggiungerci qualcosa di suo Pir- lo, uno dei «vecchi»: «Sì, forse questa squadra gioca meglio perché tiene di più la palla, ma anche le altre avevano giocatori di qualità. Cercheremo di vince¬ re anche noi». Riserva nel Mi¬ lan, Pirlo giura di non voler più andare in provincia per cercare spazio: «Voglio affermarmi in una grande squadra. E' una sfida personale che intendo vin¬ cere». Il capitano vota il suo Pallone d'oro: «E' Raul, anche se il mio idolo è Saggio. Con Robi ho giocato un anno nell'In¬ ter e uno del Brescia. In allena¬ mento tiravamo assieme le pu¬ nizioni, ma non ho imparato da lui: ho una tecnica diversa». Raitre ore 21 Italia (3-4-1-2): 1 Rossi G.; 2 Bonera, 4 Ferrari, 5 Lucchini; 7 Marchionni, 6 Maresca, 8 Dona¬ ti, 3 Belimi; 10 Pirlo; 9 Maccaro- ne, 11 Bonazzoli. Ali. Gentile. Polonia (3-4-3): 1 Mielcarz, 2 Glowacki, 3 Nowak, 4 Bieniuk, 6 Kowalczyk, 5 Lewandowski, 8 Mazurkiewicz, 7 Szaucner, 9 Rasiak, 10 Smolarek, 11 Lawa. Ali. Cmikiewicz. Arbitro: Huy- ghe(Bel).
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