MORETTI Oscar d'ITALIA di Fulvia Caprara

MORETTI Oscar d'ITALIA «LA STANZA DEL FIGLIO», DOPO LA VITTORIA AL FESTIVAL DI CANNES E' IL CANDIDATO AGLI ACADEMY AWARDS COME MIGLIOR FILM STRANIERO MORETTI Oscar d'ITALIA Fulvia Caprara ROMA La notizia gliel'ha data Angelo Bar- bagallo, produttore del film ma soprattutto amico paziente e in¬ stancabile, e adesso Nanni Moret¬ ti, appena promosso candidato ita¬ liano alla prossima edizione degli Oscar con «La stanza del figlio», è costretto a esporre per telefono, in viva voce, alla platea di giornalisti e addetti ai lavori riuniti all'Anica, i sentimenti legati al nuovo succes¬ so: «Sono contento, è la prima volta che questo accade a un mio film, ma quello di oggi è un piccolo passo, sono circa 50 i titoli non in lingua inglese candidati all'Oscar e quindi vedremo che cosa succede¬ rà». La linea telefonica cade spesso, ma Moretti oggi è di buonumore e riprende volentieri il filo del discor¬ so: «Ho appena incontrato a Lon¬ dra i giornalisti della stampa stra¬ niera a Hollywood e mi è parso che le loro reazioni al film fossero positive. Ho notato che spesso ten¬ tavano di mettere in relazione il lavoro del lutto che viene racconta¬ to nel mio film con quello che è successo negli Stati Uniti l'il set¬ tembre. Forse in questo momento "La stanza del figUo" può assumere un significato in più rispetto ad altre pellicole andate bene in Usa». Insomma, l'America in tempo di guerra potrebbe rivelarsi più sensi¬ bile nei confronti della stòria del film e i giurati dell'Academy po¬ trebbero restare colpiti dal modo con cui è trattato il tema centrale della pellicola. «Forse il dolore - osserva il regista - è rappresentato in genere in un modo più spettaco¬ larizzato; in questo caso, invece, è trattato con autenticità, non ho imposto le emozioni con soluzioni a effetto, ma ho cercato di condivi¬ derle con gli spettatori»- Doveroso sottolineare il gesto nobile di Ermanno Olmi che ha deciso di ritirare dalla corsa al¬ l'Oscar «Il mestiere delle armi» allo scopo di favorire il regista romano: «E' ima cosa che mi ha colpito, una cosa bella, gentile, elegante. Olmi è ima persona così e mi ha molto commosso». Designato attraverso una vota¬ zione che ha coinvolto 215 dei 374 giurati del David di Donatello, «La stanza del figlio», che in Italia ha incassato finora circa 12 miliardi, uscirà negli Stati Uniti il primo febbraio, distribuito dalla Mira- max, la stessa major che si occupa anche di un altro titolo favoritissi¬ mo nella corsa per la statuetta al mighor film straniero, il francese «Amelie Poulain»: «Forse "Amelie" è più commerciale - osserva Fabri¬ zio Lombardo, alla guida della Mi- ramax Italia -, ma l'impegno per Moretti sarà al massimo e 3 film, a mio parere, ha grandi possibilità». Soddisfatti per la designazione di Moretti sono Ferzan Ozpetek, regista delle «Fate ignoranti» an- che lui in lizza ma scartato; Marco Tullio Giordana candidato l'anno scorso (ma poi scartato) con i «Cen¬ to passi»; Gabriele Salvatores, Oscar con «Mediterraneo» nel '91; Giuliano Montaldo, presidente di Rai Cinema. E mentre il cineasta Silvano Agosti commenta secco «Moretti ha fatto un bel film da domenica pomeriggio», Giuliano Ferrara definisce la notizia «una tragedia nazionale» e Vittorio Sgar¬ bi, tra un distinguo e l'altro, am¬ mette che «l'eventuale vittoria di Moretti sarebbe certo molto lusin¬ ghiera' per l'Italia». Bisognerà aspettare il 12 febbraio per sapere se «La stanza del figlio» ce l'avrà fatta o meno a entrare nella rosa dei cinque candidati all'Oscar. Il regista: «È un piccolo passo d'inizio: per me è la prima vòlta Sono contento ma credo siano circa . cinquanta gli avversari. quindi vedremo che cosa succederà» A destra una scena dì «La stanza del figlio» con Nanni Moretti, Jasmine Trinca e Laura Morante A sinistra il regista al momento della vittoria al Festival di Cannes di quest'anno